Recensione Gran Turismo 6: il trionfo della quantità sulla qualità
Kazunori Yamauchi ci riprova e porta la sua prestigiosa serie automobilista a un nuovo livello, affinando alcuni elementi di gioco e puntando fortemente sul bagaglio tecnologico che è stato ingrossato nel corso degli anni. Dal punto di vista commerciale, certamente, Sony intende puntare sull'ormai immensa base installata di PS3.
di Rosario Grasso pubblicato il 11 Dicembre 2013 nel canale VideogamesSony
Conclusioni
Come abbiamo visto, la logica di Gran Turismo rimane quella di portare avanti un'impalcatura creata anni fa senza rimuovere tutto quello che può risultare obsoleto, per creare proprio quella quantità a cui più volte abbiamo fatto riferimento nel corso dell'articolo. Al di là di un modello di guida antiquato, ciò rende la progressione nella carriera fin troppo blanda e poco articolata, mentre in Forza 5 tutto ha sempre un significato, con un'esperienza costantemente adrenalinica e ritmata, dove salire a bordo di una nuova auto si traduce in un'esperienza completamente differente, quasi come se fosse un gioco diverso dal precedente.
E la metodologia di sviluppo di GT6, così come era successo con GT5, dimostra di essere farraginosa, con piani poco precisi. Il gioco offre una base interessante nella simulazione di alcune cose, come il trasferimento di peso e l'alternarsi del giorno con la notte durante le gare, ma alterna elementi di alta qualità con elementi di bassa o bassissima qualità. E il peggio è che si tratta del principale difetto anche del suo predecessore, il che non è molto incoraggiante per un utente che deve decidere se comprare o meno il gioco.
E poi è old-gen. Quando tutti siamo presissimi dalla next-gen ed entusiasti di iniziare a giocare con le nuove console, ecco che Sony ci riporta indietro nel tempo. E questo si traduce in grafica non al passo con i tempi e nel mancato supporto ad alcuni elementi molto importanti della next-gen, come un gamepad nettamente migliore rispetto al precedente. Purtroppo, diventa inevitabile pensare che Sony stia troppo marcatamente ragionando in termini commerciali con GT6, e voglia sfruttare la grossa base installata di PS3, senza oltretutto dedicarsi a risolvere i limiti storici della serie.
Tra i miglioramenti più evidenti abbiamo la nuova interfaccia utente. Lascio a voi il giudizio sul fatto che in una simulazione di guida sia positivo o meno che uno dei miglioramenti più evidenti riguardi la UI. Fatto sta che adesso la navigazione è più fluida e veloce, mentre i menù del gioco precedente erano incredibilmente pachidermici. Tuttavia, come abbiamo visto nel corso dell'articolo, andare avanti in GT6 non è un'esperienza sempre gratificante e variegata, anzi molto spesso si ha la sensazione di affrontare un gioco già vissuto in passato, con auto e circuiti mutuati senza rifiniture dai giochi precedenti.
E giocare con le auto standard, che in certi casi possono essere acquistate tramite micro-transazioni, non è proprio il massimo, visto che non sono dotate di cockpit fedelmente riprodotto e hanno forme spigolose, con modelli poligonali che risalgono addirittura alla PS2. Certo, Polyphony pensa alla quantità, ma è un approccio che svilisce fin troppo il fattore qualità, preso a punto di riferimento unico dalle produzioni occidentali, che non si permettono di avere degli sbalzi così importanti tra contenuti ben fatti e contenuti improvvisati o non rifiniti.
A proposito di micro-transazioni, invece, bisogna dire che sono meno presenti che nel rivale Forza 5. Però, la carriera di GT6 è lunga e difficile e, in considerazione del fatto che produce molta frustrazione, potrebbe spingere nel lungo periodo il giocatore a decidere di spendere di nuovo oltre al costo iniziale del gioco. Molte competizioni richiedono auto ben precise, senza dare suggerimenti al giocatore su cosa scegliere, obbligandolo a consultare pagine e pagine dell'ampio catalogo messo a disposizione.
Certo, ci sono tanti difetti, ma Gran Turismo rimane quell'esperienza rilassante e carica di passione per la guida. Ci sono gare molto lunghe e padroneggiare certe auto, soprattutto nell'ottica di non degradare i pneumatici, rimane una sfida importante, che richiede tante ore di dedizione. C'è una componente strategica più marcata rispetto ad altri giochi simili, e ovviamente una carriera praticamente sterminata che offre tantissime ore di gioco.
Nonostante tutto, quindi, per via del fatto che la guida di alcune vetture è comunque godibile, per la mole di contenuti presenti già al lancio, per un buon multiplayer e per essere il miglior simulatore di guida sulla piattaforma a cui appartiene, GT6 non è comunque da punire in maniera così netta.
Detto questo, non possiamo non far pesare sulla valutazione complessiva il fatto che Polyphony Digital abbia trascurato di sistemare alcune aree che presentano criticità storiche, a più riprese segnalate dai fan.
60 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info... preparo i pop-corn!
mi sembra giusto dare un voto pessimo ad un gioco se rimane immutato ad una precedente incarnazione, seppure buona, questo titolo è un modo spudorato di incassare soldi due volte dallo stesso gioco.
si dovrebbe fare altrettanto per gli FPS
Questo paragone con forza poi... paragonatelo con forza 4 casomai visto che anche quello e old gen.
Detto questo, il voto è giusto, non è certo un capolavoro e si porta dietro i crismi di gt5, appoggio in curva, danni ridicoli, vetture standard che potrebbero essere tolte.
poi tutto il discorso dello sfruttare l'utenza ps3...il gioco è in programmazione da 3 anni, cosa dovevano fare buttare tutto per portarlo sulla ps4 e dover ricominciare tutto da capo?ps4 avrà la sua nuova versione di GT nei prossimi anni, portarci il 6 avrebbe avuto poco senso.....
poi concordo su molte altre cose, come i problemi sugli incidenti e l'intelligenza artificiale ancora deficitaria, ma davvero a livello grafico da una ps3 non si poteva chiedere di più...e poi ripeto a 1080p e 60fps non 720p come riportato da voi e non lo dico io ma tutti quelli che lo hanno recensito a parte voi.
Mi sa che non ti è ben chiara la differenza tra First party e Third party. Concordo anche io con te che i vari tekken, silent hill e final fantasy diventando multipiattaforma sono peggiorati davvero tantissimo, però non si è mai trattato di esclusive vere e proprie, ma semplicemente di giochi usciti solo per psx/ps2 perché il mercato era tale da rendere più conveniente investire tutto per un'uscita su un'unica console che dividere gli investimenti per uscite multipiattaforma.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".