Godus per chi ha amato Populous, Dungeon Keeper e Black & White

Godus per chi ha amato Populous, Dungeon Keeper e Black & White

Nelle ultime settimane ho giocato intensamente all'ultimo titolo di Peter Molyneux e, dopo circa 30 ore di gioco, eccovi il mio parere su un titolo che rischia di diventare una nuova pietra miliare per il genere dei God Game, portando a un nuovo livello quanto già fatto con Populous e Black & White.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Curiosity

D'altra parte, Godus è in qualche modo figlio di Curiosity. Lo ricorda nello stile visivo, in alcune meccaniche di gameplay, e soprattutto, per quell'atmosfera di mistero e di scoperta che avvolge ogni azione del giocatore e ogni tipo di interazione con il mondo e i cittadini. Come in Curiosity, poi, schiacciare le sfere di Fede prodotte dalle varie case dà il senso del raccogliere i frutti di tanto lavoro, ma anche del mistico e dell'evoluzione.

Per chi non avesse seguito il progetto Curiosity, si tratta di un piccolo gioco per dispositivi mobile ideato, ancora una volta, da Peter Molyneux. Bisognava rimuovere piccoli cubi che, insieme, formavano degli strati di un grande cubo, all'interno di un meccanismo simile a quello delle Matrioske. Ci sarebbe stato un vincitore, ovvero colui che avrebbe rimosso l'ultimo cubo dell'ultimo strato. Nel ruolo di Dio, il vincitore di Curiosity può stabilire le norme del nuovo mondo di gioco. "Ogni volta che le persone spenderanno soldi per quel gioco, tu otterrai una piccola fetta di quella torta", ha detto, infatti, Molyneux a Bryan Henderson, il vincitore di Curiosity.

"Deciderai come la gente deve giocare e potrai accumulare ricchezze, dall'inizio fino alla fine del tuo regno. A prescindere di come si vuole intendere l'espressione, questo cambia la vita", erano ancora le parole di Molyneux in quel caso.

Pensate a una distesa interminabile di case, anche centinaia, e ognuna di esse sormontata da una sfera di Fede. Schiacciando sulle varie sfere viene fuori una melodia, che si modifica dinamicamente qualora il numero di sfere schiacciate consecutivamente diventi particolarmente alto o quando si preme su una sfera molto grande, come quella associata a un villaggio o a una grossa abitazione. Più si va avanti in questa progressione e più punti Fede si ottengono, ma bisogna fare proprio i conti con le dimensioni del mondo di gioco di Godus per capire bene come funziona il processo. In certi casi, infatti, servono diversi minuti per schiacciare tutte le sfere.

Questo ci fa capire come la componente uditiva sia cruciale in Godus, un po' come è sempre successo nei giochi di Molyneux. Ricordo ancora i versi delle creature di Black & White o la canzoncina che i cittadini cantavano nella sequenza di introduzione al gioco: "Non c'è cibo sul tavolo, non possiam salpare cavolo..."

Godus non è molto diverso dal passato da questo punto di vista, al punto che in diversi momenti il giocatore ha l'idea di interagire con tutta una serie di suoni piuttosto che con concreti elementi di gioco, dove ognuno dei suoni vuole avere un significato proprio. Ecco che senti il rumore dei martelli che collidono con la pietra quando i cittadini costruiscono, i suoni che richiamano in mente il mistero e il mito quando rimuovi uno strato di terra che custodisce un tesoro o la melodia generata dalle sfere di Fede. Inoltre, si può sentire il battito di un cuoricino di un bambino che sta per nascere quando mancano ormai pochi cittadini per lo sblocco dell'era successiva.

 
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