Euro Truck Simulator 2: scopri il camionista che c'è in te
Anche se è passato tanto tempo dal rilascio, vogliamo comunque tornare a parlare di questo interessantissimo gestionale sviluppato in maniera indipendente dalla software house della Repubblica Ceca SCS Software. Nel corso della recensione scopriremo, infatti, quali sono i motivi che rendono Euro Truck Simulator 2 così speciale.
di Rosario Grasso pubblicato il 18 Luglio 2013 nel canale VideogamesL'ho già pilotato in passato in Algeria durante la guerra dei 15 giorni, p' 2 anni
Quando ho parlato per la prima volta di Euro Truck Simulator 2 al mio collega Dorin lui mi ha subito citato il mitico personaggio di Tirzan, interpretato da Diego Abatantuono in Eccezzziunale... veramente. Non ci sono scene come quella dell'indimenticabile incontro con lo slavo in cui Abatantuono pronuncia battute come la mitica "l'ho già pilotato in passato in Algeria durante la guerra dei 15 giorni, p' 2 anni", perché Ets è comunque molto più serioso, ma quella stessa atmosfera "stradale" è perfettamente ricostruita nella simulazione di SCS Software.
Il giocatore, nel momento in cui si appresta a fare una nuova consegna, deve seguire un canovaccio prestabilito. Si trova inizialmente in città e deve andare alla ricerca di un nuovo lavoro. Una volta individuato, basta recarsi con la motrice nella sede della società che affida il lavoro e agganciare il rimorchio alla motrice. Una manovra non certo semplice, che va fatta in retromarcia, e che richiede "occhio". Saper gestire il camion nelle piccole manovre come questa è la cosa che il giocatore deve imparare per prima.
Deve, insomma, essere in grado di parcheggiare l'ingombrante veicolo, di affrontare rotatorie e incroci senza collidere con gli altri veicoli e gestire il mezzo anche nelle strettoie, come ad esempio i caselli per il pagamento dei pedaggi. Inoltre, deve capire come gestire la motrice in funzione dello spostamento del peso che si verifica sul rimorchio. Insomma, non solo deve passare il camion nelle strettorie ma anche ciò che c'è dietro non deve collidere con ostacoli o, ancora peggio, con altri veicoli.
Una volta agganciato il rimorchio, il navigatore fornirà informazioni su come raggiungere la destinazione. Bisogna innanzitutto uscire dal centro urbano. Euro Truck Simulator 2 riproduce quasi tutte le città più importanti d'Europa, anche se si tratta di percorrere soprattutto strade periferiche. Non è possibile, ad esempio, spingersi fin sotto la Madonnina a Milano o vedere nel dettaglio la Tour Eiffel di Parigi. Questi elementi ci sono, ma fanno parte dello sfondo. Ogni città è composta da pochi isolati, giusto il minimo indispensabile per trasmettere al giocatore l'esperienza di guida anche nel traffico, oltre che in autostrada.
In queste condizioni bisogna stare molto attenti, perché si rischia di infrangere una delle tante regole della strada. Per esempio, a ogni incrocio occorre spostare lo sguardo a destra e a sinistra prima di impegnare l'incrocio, proprio come nella realtà. Per farlo si può assegnare la gestione dello sguardo allo stick analogico destro, in caso si giochi con il gamepad, e continuare a guidare normalmente con lo stick sinistro.
Ma di piccole azioni come questa Ets è pieno: insomma, la simulazione riguarda anche elementi che potresti dire secondari. Proprio la simulazione dei piccoli particolari, delle cose apparentemente insignificanti, rende questo gioco unico. Ad esempio c'è la possibilità di mettere le frecce, di accendere o spegnere le luci, di azionare i tergicristalli, di segnalare un pericolo con il clacson o i lampeggianti, e molto altro ancora.
Tutte cose che si ripercuotono nella simulazione. Ad esempio mettere le frecce permette di dare un segnale all'intelligenza artificiale, che quindi sarà più accorta nei tentativi di sorpasso o di attraversamento degli incroci. Se non si accedono le luci di sera, invece, si prenderà la multa per inosservanza delle norme cittadine, e multe verranno assegnate anche se si infrangono i limiti di velocità o se si attraversa un incrocio quando la luce del semaforo è rossa.
La guida in città ovviamente richiede molta attenzione e precisione. Una volta in autostrada, invece, potremo stare più tranquilli, anche se è necessario comunque mantenere un certo livello di concentrazione. Come dicevamo, la riproduzione delle strade non è perfettamente fedele, anzi le autostrade sono piene di curve e di possibili ostacoli come nel caso dei tratti con i lavori in corso.
SCS Software ha messo curve e ostacoli per rendere sempre variegato il tipo di interazione del giocatore, anche se autostrade con così tante curve non se ne vedono frequentemente. Nonostante questa infedeltà, però, gli scenari sono sempre molto gradevoli alla vista e riescono a trasmettere la sensazione di stare proprio lì. Gli elementi a bordi pista, infatti, sono ben strutturati e richiamano alla memoria le tipicità delle varie nazioni. Lo scenario francese sarà così diverso da quello tedesco, mentre stare in Italia offrirà degli scorci brillanti rispetto alla più tetra Gran Bretagna.
Il camion procede sempre lentamente, ma è comunque possibile perderne il controllo. Se si esagera con la velocità in curva e si causa uno spostamento dei pesi troppo repentino nella parte del rimorchio questo potrebbe sollevarsi da terra comportando una diminuzione dell'aderenza sulla motrice. Il camion potrebbe addirittura ribaltarsi, e questo costringerebbe il giocatore a chiamare i soccorsi.
Ma anche una semplice collisione si traduce in multe o in riparazioni che richiedono di spendere una buona parte di quanto guadagnato con la consegna. Insomma, dopo essersi "sacrificati" per molte ore sarebbe molto frustrante rinunciare a parte dei guadagni per una distrazione così banale.
Una volta giunti a destinazione, dovremo al solito districarci nel traffico cittadino, raggiungere la sede della società commissionante e parcheggiare il camion nel punto indicato. Questa manovra è particolarmente complessa, perché adesso bisognerà gestire anche il rimorchio. Complessa a tal punto che la simulazione offre la possibilità di gestione automatica a patto di rinunciare a parte dei punti che la missione avrebbe normalmente concesso.