The Evil Within: l'autore di Resident Evil alla riscoperta del survival horror puro
In occasione del Bethesda for Gamers abbiamo assistito a una presentazione hands-off di quello che si preannuncia come uno dei titoli più interessanti della prossima stagione videoludica. Shinji Mikami ha voluto ricostruire Resident Evil con la tecnologia id Software.
di Rosario Grasso pubblicato il 31 Maggio 2013 nel canale VideogamesResident Evil
Considerazioni
Mikami con The Evil Within vuole ripristinare il bilanciamento originale dei survival horror, mettendo insieme, nei ritmi giusti, dialoghi, combattimenti, azione, suspence e horror. Hines ci ha spiegato che ci saranno "aree horror" e "aree di esplorazione". Mentre le prime servono per portare avanti la storia, e per questo saranno molto lineari; le seconde permetteranno al giocatore di muoversi con più libertà, e di determinare quanto tempo dedicare ad elementi secondari rispetto alla storia principale.
Quel che è certo è che capiterà sovente di scappare, così come succede anche nelle due sequenze che abbiamo descritto nel corso dell'articolo. The Evil Within non contemplerà alcuna componente multiplayer co-operativa, proprio perché vuole essere un'esperienza survival horror pura vista dalla prospettiva del singolo, di un unico personaggio che si trova in una situazione incredibile, che deve vivere da solo.
Questo non vuol dire che in alcune fasi non sia possibile che Sebastian si trovi a collaborare con gli altri personaggi di cui abbiamo già parlato. Questi sembrano essere gestiti in maniera efficace dall'intelligenza artificiale, anche se la loro presenza non sarà ricorrente, visto che The Evil Within resta un'esperienza single player diretta.
Come per la tradizione Resident Evil, l'inventario sarà molto limitato e le risorse molto scarse nei livelli di gioco. E ciò indurrà il giocatore ad agire in maniera sempre ragionata, e a evitare l'intervento diretto quando sarà possibile. Servirà esplorare bene gli scenari e rinvenire ogni tipo di oggetto che possa rivelarsi utile per il proseguimento dell'avventura.
In definitiva, The Evil Within ricorda Resident Evil 4 dal punto di vista artistico e del gameplay, ma allo stesso tempo si tratta anche di un incrocio fra il quarto capitolo di RE e il primo storico capitolo, principalmente in relazione a certi elementi dell'atmosfera che si respira. Come abbiamo visto, il gioco è basato su una versione ampiamente modificata di id Tech, mentre gli sviluppatori sembrano aver voluto rincorrere Resident Evil nello stile di narrazione e nel carisma dei personaggi protagonisti.
L'uscita è prevista su PC, PS3, Xbox 360 e console di prossima generazione nel corso del 2014, ma riteniamo che ci siano i presupposti per un lancio, in realtà, nel 2014 inoltrato.
45 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'articolista era troppo giovane quando girava alone in the dark ?!
L'articolista era troppo giovane quando girava alone in the dark ?!
il primo VERO survival horror è stato RESIDENT EVIL. alone in the dark manco è preso in considerazione. Un po come dire che il primo smartphone (per come lo conosciamo oggi) è stato l'iphone. quei "pad", di cui non ricordo il nome, che si usavano esclusivamente con il pennino e su cui girava windows mobile (mi pare), non vengono manco calcolati anche se piu o meno erano come gli smartphone di oggi
Come risposta non significa proprio niente.
Il primo Survival Horror non è stato Resident Evil.. e neanche è certo che sia Alone in the dark, nel senso che c'è roba più vecchia accostabile al genere (Project Firestart per C64 ?).. ma ho voluto limitarmi all'era 3D.
Se poi vogliamo parlare di quale sia il primo ad essere MOLTO popolare, allora possiamo citare Resident Evil.. ma grazie al piffero, è arrivato nell'era playstation, caratterizzata dall'avvicinamento al mondo dei videogiochi di miliardi di bimbiminkia..
P.S : Il tuo paragone tra smartphone e palmari non c'entra una mazza, comunque..
Allora che ne dici di una partita???
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Lupi non morti, Zombi, serpenti giganti, mostri tentacolari, enigmi più o meno complessi, telecamera statica; tutte cose che alone in the dark (1992) mancavano...
Non apro neanche il discorso sui vecchi smartphone perchè anche in questo caso non sai di cosa parli...
Non apro neanche il discorso sui vecchi smartphone perchè anche in questo caso non sai di cosa parli...
quando si parla di survival horror, si parla di resident evil, punto! se poi andiamo a prendere i passati "esperimenti" andati male allora e un altro discorso. un come dire che il primo simulatore di tennis è stato PONG
Ma anche no...
Stai parlando a vanvera...
Alone in the dark è stata una delle pietre miliari del genere poi chiamato "survival horror" oltre che essere uno dei primissimi giochi poligonari.
E un peccato che tu non abbia vissuto l'esperienza di questo gioco, ti sarebbe piaciuto...
No infatti, si tratta di un simulatore di ping pong!
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