Company of Heroes 2: primo contatto con il single player, anche in video

Company of Heroes 2: primo contatto con il single player, anche in video

Dopo aver provato 5 delle 14 missioni dalla campagna single player di Company of Heroes 2, possiamo dare un primo giudizio sul lavoro di Relic Entertainment. Sarà riuscita a migliorare ancora il suo RTS militare? All'interno dell'articolo trovate il video in cui si può dare una prima occhiata alle 5 missioni presenti nella nuova beta di Coh 2.

di , Rosario Grasso pubblicato il nel canale Videogames
 

Le missioni del single player

Proseguendo nella campagna dobbiamo saltare la quarta missione, perché non presente in questa beta, e ci ritroviamo nella quinta. Per la prima volta abbiamo un livello di sfida interessante, visto che se non si utilizzano bene le risorse a disposizione in questo caso non si può portare la missione a compimento. Si combatte a Stalingrado di notte, in uno scenario molto coinvolgente e gradevole alla vista, che ci permette di notare anche l'ottimo lavoro fatto da Relic in fatto di sistema di illuminazione (lo vedremo meglio più avanti).

La simbolica città di Stalingrado rimase un campo di battaglia chiave per oltre cinque mesi a partire dall'autunno del 1942. Quei mesi si caratterizzarono per la guerriglia urbana, per i bombardamenti della Luftwaffe e per i pericolosi attraversamenti del fiume Volga. La situazione si complicò per via dell'Ordine 227. E il tutto viene magnificamente riassunto in questa fantastica missione.

Dobbiamo progressivamente conquistare i settori nelle mani dei tedeschi e annientare le loro postazioni di artiglieria, che si trovano ai margini della mappa, per proteggere i nostri mezzi corazzati. Abbiamo a disposizione le agili Scout Car, che possono essere dotate di soldati con mitragliatore in grado di produrre una barriera di fuoco difficilmente scalfibile dal nemico. Ma la mappa è molto ampia e diventa impossibile avventurare i propri soldati nei luoghi in cui non abbiamo visibilità. Per questo è meglio pensare al fuoco di sbarramento, ricorrendo ai Katyusha.

Si tratta di enormi unità di artiglieria che possono fare fuoco dalla grande distanza su punti della mappa scelti dal giocatore. Il fuoco dei Katyusha è poderoso ma non preciso, soprattutto contro la fanteria. Non sempre infatti si riuscirà a colpire tutti i soldati presenti nell'area designata, mentre è ovviamente più facile centrare un veicolo o, a maggior ragione, un edificio. I Katyusha sono fondamentali per alterare gli equilibri di gioco in questa mappa, e sono spettacolari, perché in grado di fare letteralmente a pezzi la mappa di gioco, visto che praticamente tutto è sottoposto a distruzione. Se nel percorso dei razzi verso la zona designata dal giocatore c'è un edificio, infatti, i razzi non riescono ovviamente a scavalcarlo e si infrangeranno su di esso, con spettacolari effetti di disfacimento delle strutture.

Le cose si fanno complicate quando dobbiamo attraversare due stretti ponti, verso i quali i tedeschi mandano una quantità considerevole di unità. In questo caso bisogna sfruttare al meglio le risorse a disposizione, proteggere il più possibile le unità schierate e disporle in maniera efficace. I carri T-34 diventano fondamentali per opporsi ai carri del nemico, così come le postazioni di mitragliatrice e i plotoni dotati di Panzerschreck. Per non dimenticare i Katyusha, ovviamente.

Una volta superato questo sbarramento, tutto si fa più facile, anche perché abbiamo a disposizione gli storici IL-2 Sturmovik. Per scatenare gli aerei, a differenza dei Katyusha, dobbiamo aver visibilità sull'area che decidiamo attaccare. A quel punto dall'alto si sprigionerà una fitta pioggia di proiettili, molto efficace soprattutto contro le unità a piedi. Grazie al supporto aereo, ai Katyusha e ai T-34 rimasti non sarà difficile penetrare fino alla base nazista.

L'ultima missione presente nella beta, che nel gioco definitivo sarà l'ottava, si svolge invece nel gennaio del 1943, mentre le sorti del conflitto sembrano quindi favorire i sovietici. Ci troviamo nelle campagne intorno a Leningrado, con forte presenza della neve. In questa missione notiamo come i proiettili influiscano sul manto innevato, spostando fisicamente la neve in misura differente a seconda del peso stesso del proiettile. Ma anche i soldati interagiscono con le condizioni climatiche avverse, perché risultano rallentati e lasciano le loro impronte sulla neve stessa.

Bisogna scortare un convoglio di veicoli, fin quando non cadono inevitabilmente in un'imboscata dei tedeschi. A quel punto tutti i veicoli sovietici vengono velocemente fatti fuori e rimane solamente la fanteria: ci troviamo dinnanzi a un poderoso Tiger. Si tratta di un'unità praticamente inabbatibile, messa lì per far perceipre al giocatore la straordinaria differenza in termini di resistenza tra le unità. Distruggere questo Tiger non è impresa facile e bisogna sfruttare la mappa nella sua completa estensione per sfuggire dal carro e al contempo trovare delle postazioni dalle quali possa diventare più facile colpirlo.

Nella mappa si trovano due unità di artiglieria anti-carro, rispettivamente nei settori in basso a sinistra e in quello in alto a sinistra. Ma bisogna utilizzare anche fucili anti-carro, esplosivi e granate se si vuole avere la meglio sul fortissimo carro. Ci troviamo in una fase del conflitto in cui i sovietici iniziano a sovvertire gli equilibri e, impossessandosi di alcune unità naziste, sferrano il contrattacco sugli avversari. In questa missione, quindi, dovremo utilizzare il Tiger contro i tedeschi.

Bisognerà ripararlo, innanzitutto. Operazione complessa e duratura, nel corso della quale i nazisti ovviamente ci attaccheranno. I giocatori dovranno quindi proteggere il mezzo, mentre fra la base e il luogo in cui si trova il carro i tedeschi hanno allestito un'ulteriore base operativa, completamente sorvegliata da unità armate. Non possiamo quindi recapitare rinforzi nel luogo dell'abbattimento del carro, a meno che non si riesca ad attaccare la base nazista che si trova in mezzo e quindi a oltrepassarla.

Ma i sovietici sono ormai troppo forti, riescono a riparare la bestia meccanica, a farsi strada tra le forze naziste e a riportare il veicolo nella base russa.

 
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