The Elder Scrolls V: Bethesda dà nuovo volto a suo rpg

The Elder Scrolls V: Bethesda dà nuovo volto a suo rpg

Gamemag ha partecipato a Bethesda for Gamers, evento con cui il produttore americano presenta i titoli più importanti dell'imminente stagione videoludica. Per la prima volta ha mostrato una versione giocabile di The Elder Scrolls V Skyrim, le cui caratteristiche principali sono state illustrate da Todd Howard, game director di Bethesda Game Studios. Come noto, Skyrim uscirà l'11/11/11.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Una quest

Howard nella sua presentazione ha in realtà mostrato lo svolgimento di un'unica quest, sfruttando le varie parti di cui si compone per spiegare le caratteristiche del gameplay. La quest inizia nella cittadina di Riverwood. Appena il giocatore entra assiste a una discussione, apparentemente randomica, tra un soldato e una donna. Le animazioni dei due personaggi sono decisamente più convincenti che in passato, oltre che le fattezze del corpo femminile. Alla fine della dicussione la donna invita il giocatore a trovarsi un lavoro piuttosto che spiare le discussioni degli altri.

I personaggi compiono specifiche azioni nello scenario, che sembrano avere un senso. Uno spaccalegna ad esempio taglia dei tronchi d'albero che accatasta: più lavora e più tronchi ci sono. Dopo un rapido scorcio a questi lavori, Howard si sposta su una donna, che chiede aiuto su una rapina. Bisogna compiere una serie di investigazioni, interrogando determinati personaggi nel classico stile Elder Scrolls. Durante i dialoghi, a differenza di quanto avveniva con i precedenti giochi Bethesda basati su Gamebryo e per merito del nuovo Creation Engine, si può spostare l'inquadratura, e seguire nei dettagli ogni movimento dell'npc.

Una volta entrato in una bottega, il giocatore apprende che la rapina è legata a un misterioso oggetto, conosciuto come artiglio dorato (golden claw). Dunque, la quest prevede adesso di trovare e impossessarsi dell'artiglio. Mentre va in giro per la città, accompagnato per altro dalla donna che è in grado di camminargli di fianco e parlargli durante il tragitto, Howard spiega che ci sono diversi edifici, all'interno dei quali si possono ottenere e svolgere altre quest secondarie. Ad esempio non manca la classica taverna.

Lasciata la città, il giocatore si arrampica per un pendio, in cui inizia a nevicare. Come detto in altre parti dell'articolo, la neve si deposita realisticamente a seconda delle caratteristiche e delle sconnessioni del terreno. Durante i combattimenti, poi, ci sono tanti schizzi di sangue, il quale si deposita realisticamente anche sulla lama. Nei combattimenti si nota anche un nuovo ragdoll: il corpo dei nemici reagisce realisticamente ai colpi a seconda della parte in cui viene colpito. Inoltre, gli oggetti lasciati cadere precipitano se vengono a trovarsi in discesa.

Con il dorsale sinistro si esegue lo sprint che, come sempre, consuma la stamina. Quest'ultima si consuma anche per gli attacchi più poderosi. Una volta dentro il dungeon, cominciano poi a presentarsi degli enigmi, anche questi piuttosto classici. Sulle facce di alcuni totem sono raffigurati dei disegni e bisogna disporre i totem in modo che mostrino la faccia corretta. Quando è stata trovata la combinazione giusta, che si può leggere in uno dei libri raccolti, i totem fanno scattare un meccanismo che apre il cancello e ci consente di entrare nel dungeon. Rispetto a Oblivion, ci saranno più trappole e più enigmi.

Si nota un design rifinito e, in certi aspetti migliore, per alcune armi: ad esempio, la spada di vetro adesso è molto più affascinante. Una volta penetrato nel dungeon il giocatore interroga un personaggio imprigionato in una tela (ha appena sconfitto il grosso ragno che aveva creato la tela) chiedendogli la posizione dell'artiglio. Il personaggio interrogato è il soldato Arvel, ed è in realtà lui a possedere l'artiglio. Il giocatore libera Arvel e poi lo uccide con una freccia scagliata dal proprio arco. Perquisisce il cadavere e trova l'artiglio.

Ci sono diversi combattimenti nel dungeon, il giocatore usa la skill di alterazione per combinare i poteri delle due magie disposte nelle due mani e soprattutto si nota una disposizione più realistica dei nemici. L'incontro con questi ultimi è più imprevedibile e dinamico, sia per la loro posizione più sapiente all'interno del dungeon sia per le nuove reazioni ai comportamenti del giocatore consentite dal rinnovato sistema di animazioni. Anche il design del dungeon è più credibile: Howard ha fatto riferimento anche a questo aspetto, dicendo che non ci saranno più i dungeon monotoni di Oblivion.

Il giocatore combatte anche con due armi: un bastone magico nella mano sinistra e la spada di vetro in quella destra. Il bastone riesce a scagliare un raggio dalla distanza. Le armi, come da tradizione, possono essere incantate e quindi dotate di nuovi poteri magici. Un altro tipo di incanto è poi quello che si ottiene con lo shout: si può gridare il potere del drago sull'arma, ottenendo un nuovo ancora non rivelato effetto. Confermato anche il crafting delle armi. Dopo aver mostrato queste due armi, Howard si impossessa di un'ascia e della magia palla di fuoco, appresa da un libro. L'ascia, e anche questa è una nuova caratteristica consentita dal Creation Engine, si conficca in maniera realistica nel corpo dei nemici, anche nel loro cranio.

Segue un nuovo puzzle: bisogna disporre dei cerchi attorno a una serratura in modo da fare combaciare le figure incise sui cerchi. La soluzione di questo enigma, come abbiamo detto in precedenza, si trova sull'artiglio: occorre accedere all'inventario, usare la visuale 3D degli oggetti e ruotare l'artiglio. Nella parte posteriore, infatti, si può vedere la combinazione giusta delle figure da riprodurre sulla serratura.

In realtà ci troviamo in uno dei templi che custodiscono le incisioni con le parole degli shout di cui abbiamo già parlato. Una volta in cima al tempio, quindi, il giocatore trova l'incisione sul muro e apprende lo shout, che gli dà la possibilità di combattere in slow time. Compare a quel punto un potente Dragon Priest, che è in grado di evocare delle creature. Una volta sconfitto il prete si combatte con il drago per ottenerne l'anima.

 
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