Quake Arena Arcade: il classico id Software con il pad
Quale modo migliore di dare il benvenuto al 2011 che recensire un gioco uscito originariamente ben 12 anni prima? Quake 3 Arena difficilmente richiede presentazioni. Quando uscì nel 1999, l’attesissimo terzo capitolo della saga di fps della Id Software si guadagnò l’amore incondizionato dei giocatori grazie alla grafica per l’epoca strepitosa e, soprattutto, grazie al gameplay frenetico e divertentissimo che caratterizzava la serie di Quake.
di Jonathan Russo pubblicato il 03 Gennaio 2011 nel canale VideogamesAspetto tecnico
La versione arcade di Quake è stata ottimizzata a 720p, ma quasi nulla è stato fatto per svecchiare il motore grafico, con la conseguenza che anche visivamente Quake rimane il vecchio Quake. Da un lato è forse meglio che si sia evitato di andare a mettere mano su un vecchio classico, dall’altro qualche sforzo per rendere più gradevole allo sguardo un titolo che comunque ha più di due lustri sulle spalle non sarebbe stato un errore, anche per attirare giocatori più giovani.
Il vero problema nel porting di Quake 3 resta però quello del netcode: anch’esso infatti non è stato, a quanto pare, minimamente toccato, con il risultato che sfruttando l’infrastruttura di Xbox Live è inevitabile avere un lag davvero fastidioso, spesso troppo per godersi davvero una partita.
Come già detto, la rapidità d’azione e la precisione che caratterizzano il gigante della Id non lasciano troppo spazio a incertezze, e se già il pad come sistema di controllo può rappresentare un ostacolo, la latenza elevata va a inficiare quasi irrimediabilmente l’esperienza finale di gioco, trasformando quello che una volta era un videogioco attorno a cui si organizzavano tornei in un arcade da prendere senza troppe pretese.
Non dimentichiamo che Quake 3 era quel gioco nel quale, per rendere l’azione il più possibile fluida e priva di rallentamenti o ostacoli, molti giocatori ‘tweakavano’ la grafica per fare in modo che visivamente il gioco fosse il più spartano possibile, ma che almeno i frame al secondo venissero massimizzati. Ovviamente dal punto di vista grafico l’Xbox non ha il benché minimo problema a far girare Quake Arcade, ma la fluidità grafica arriva pagando lo scotto del lag nella connessione, un baratto che in definitiva non privilegia comunque il gioco.
Inoltre, essendoci pochi giocatori in generale è anche impossibile fare troppo gli schizzinosi e abbandonare una partita laggata, dato che non sarà facile trovarne un’altra (e in ogni caso i problemi di latenza sono avvertibili anche nella miglior partita possibile, dato che risentono appunto del netcode e del sistema di collegamento via Xbox Live).