Splinter Cell Conviction: come cambiano i giochi stealth
Abbiamo provato la versione definitiva per XBox 360 di Splinter Cell Conviction. In questo articolo analizziamo la nuova struttura di gioco e diamo un giudizio sulla qualità del prodotto. Include il videoarticolo.
di Rosario Grasso pubblicato il 23 Aprile 2010 nel canale VideogamesXboxMicrosoft
Sparatorie
Uno degli elementi maggiormente riusciti di Splinter Cell Conviction, e più divertenti e godibili, sono le sparatorie. Il comunque buon impatto grafico, anche se purtroppo con limiti come vedremo più avanti, e soprattutto l'ottima resa sonora rendono questi momenti delle grandi esperienze di spietato combattimento. Il fuoco delle armi interagisce con la stragrande maggioranza degli elementi a schermo e le decisioni del giocatore interagiscono con le decisioni dell'intelligenza artificiale.
Ogni arma, inoltre, produce un realistico suono ambientale, che unito alle urla dei personaggi coinvolti nel conflitto, contribuisce a ricreare quella concitazione che è normale che si verifichi in questo tipo di situazioni. I combattimenti a campo aperto come quelli che stiamo descrivendo sono da evitare in Splinter Cell Conviction, ma il giocatore può comunque decidere di agire in maniera così sprovveduta, anche se la difficoltà generale aumenta (basta un colpo per il game over). In alcuni momenti, d'altronde, è previsto dagli autori che si agisca in questa maniera, divenendo impossibile intervenire in maniera stealth.
Nei vari livelli di gioco, infatti, gli sviluppatori di Ubisoft Montreal propongono modi diversi di intervento: ci sono i livelli in cui bisogna procedere in maniera accorta, altri in cui è fondamentale usare il visore notturno, altri ancora dove bisogna fuggire o inseguire un bersaglio, altri in cui non c'è altro da fare che sparare all'impazzata.
Il rinnovamento di Ubisoft Montreal, come dicevamo, passa anche dalla nuova esigenza di narrazione. In Splinter Cell Conviction c'è più spazio per i momenti cinematografici, con le inquadrature maggiormente spettacolari e con il corretto impiego della musica. Come negli altri Splinter Cell, l'obiettivo di Ubisoft Montreal è di esaltare in maniera sempre originale la figura della spia. Rispetto al passato abbiamo, inoltre, più momenti emozionali, legati principalmente al tormento di Fisher e al ricongiungimento con la figlia Sarah.
Tornando alle novità e ai combattimenti, bisogna parlare anche di armi e gadget, nonché del loro potenziamento. Sia nel single player che nel multiplayer ci sono delle sfide da portare a compimento, parallele al raggiungimento dell'obiettivo vero e proprio della missione. Ad esempio, viene richiesto di eseguire un certo numero di uccisioni con colpo alla testa, di uccidere in combattimento corpo a corpo, di fuggire sfruttando il buio o la luce, e così via. Risolvere queste sfide comporta l'accumulo di punti che possono essere utilizzati nell'upgrade di armi e gadget.
Migliorare le armi consente di avere migliore precisione e maggiore efficienza, ma anche di aumentare il numero di bersagli marcabili per la modalità "marca e colpisci". Per i gadget abbiamo, ad esempio, un raggio maggiore per le granate, e un numero di danni che si possono infliggere al nemico superiore. Dal punto di vista dei gadget ci sono diverse novità rispetto al passato: forse c'è qualcosa in meno ma adesso i gadget sono più immediati da usare.
Abbiamo mine che si possono attivare alla distanza, granate flashbang per accecare i nemici, granate a impulsi elettromagnetici che danno una scossa elettrica ai bersagli immobilizzandoli per qualche istante, o le tradizionali granate a frammentazione. Inoltre, c'è la telecamera che può essere sparata e attaccata a uno dei muri. Con la telecamera, tramite un telecomando a distanza, si può seguire il movimento dei bersagli, causare una piccola esplosione o emettere un rumore per distogliere i bersagli.