FIFA vs PES: la resa dei conti
La stagione 2008 del calcio virtuale passerà alla storia più per il tonfo clamoroso di Pro Evolution Soccer che per le - comunque indubbie e numerose - migliorie di cui si è fregiato il capitolo ‘08’ di Fifa. Prova ne sia il fatto che, a poco più di un anno di distanza, l’attesa per il nuovo Pes è ancora spasmodica.
di Stefano Carnevali pubblicato il 24 Ottobre 2008 nel canale VideogamesGrafica e realismo
L’ambito dove Fifa ha compiuto i passi più grandi, recuperando quasi tutto il terreno perduto nel corso degli anni, è quello delle animazioni: adesso ciò che EA offre è decisamente più soddisfacente del prodotto Konami che, seppur migliorato, non cancella quel senso di frenetico e posticcio che, nell’edizione 2008, raggiungeva livelli tremendi.
Realismo: c’è equilibrio, perché tanto Fifa quanto Pes non convincono del tutto. Il prodotto Ea ha una fisica a tratti poco credibile: se i contrasti tra i giocatori sono qualcosa di mai visto prima (spettacolari i duelli tra gli atleti che attendono una palla alta), così non è per il pallone: resta l’eredità di ogni Fifa, che rende, a tratti, la sfera di gioco più simile ad un palloncino di plastica piuttosto che un costosissimo Finale Adidas. I tiri, solo raramente, sembrano le bordate che i calciatori professionisti sono in grado di sferrare e, spesso, ci sono dei rimpalli del tutto improbabili.
Pes, invece, è troppo ‘nervoso’: giocatori leggeri e velocissimi si muovono per il campo e i contrasti fisici ne risentono no poco. Molto meglio per quanto riguarda la gestione del pallone che, anche se non ai livelli delle produzioni per Ps2, è davvero convincente. Anche lo sviluppo della partita è molto diverso: Fifa, possente e pesante, è un centromediano d’altri tempi: predilige l’azione manovrata, fatta di tanti passaggi che costringano la difesa ad aprirsi. La manovra di Pes, invece, è figlia della rapidità e dell’istinto: molto più possesso palla e dribbling, azioni ariose e spontanee. Fifa non convince: si assiste spesso a una serie di passaggi di prima (spesso resi male, per via dell’approssimativa fisica del pallone di cui si è dato conto) con i giocatori ‘bloccati’ che non accompagnano la manovra con coralità. Queste azioni sanno molto di ‘finto’, di gioco.
Nemmeno Pes fa meraviglie: il gioco Konami cattura, come accennato, il lato ‘fantasioso’ del calcio, ma ‘perde per strada l’elemento fisico e ‘pensato’ del gioco più bello del mondo: Pes è una’ala guizzante ed indisciplinata. Capiterà, infatti, troppo spesso di vedere i ‘fenomeni’ in campo lanciarsi in prolungati dribbling pressoché inarrestabili. Anche queste azioni sanno molto di ‘finto’, di gioco.