FIFA vs PES: la resa dei conti
La stagione 2008 del calcio virtuale passerà alla storia più per il tonfo clamoroso di Pro Evolution Soccer che per le - comunque indubbie e numerose - migliorie di cui si è fregiato il capitolo ‘08’ di Fifa. Prova ne sia il fatto che, a poco più di un anno di distanza, l’attesa per il nuovo Pes è ancora spasmodica.
di Stefano Carnevali pubblicato il 24 Ottobre 2008 nel canale VideogamesLicenze
Licenze: non c'è nulla da fare. Fifa, come sempre, regna. Il gioco Ea offre la possibilità di disputare oltre 25 campionati (contando anche alcune serie inferiori, come quelle inglesi o la Serie B italiana). È vero, qualche ‘buco’ nel database c’è: Mutu diviene Murgu e, per esempio, la Nazionale olandese è composta da perfetti sconosciuti. Ci sono anche dei problemi per qualche stemma e kit ufficiale (come nel caso di Napoli e Palermo), ma i nomi dei club e dei loro giocatori sono quelli veri.
Buona varietà anche per quanto riguarda le Nazionali e strepitosa innovazione denominata Adidas Live Season: connettendosi ad internet è possibile scaricare, ogni settimana, un aggiornamento delle statistiche dei giocatori, in modo da rispecchiare le loro condizioni di forma reali. Gli aggiornamenti per un campionato (parliamo della versione per 360) sono offerti gratuitamente, per gli altri si deve pagare. Non si è ancora alla cura maniacale di Madden (dove gli infortunati divengono indisponibili), ma è un’idea davvero rivoluzionaria. Ovviamente, tutti i movimenti di mercato sono aggiornatissimi.
Pes paga pesantemente dazio: ci sono meno campionati e molte squadre compaiono con i soliti, snervanti nomi fittizi. Alcune squadre Nazionali presentano rose inventate, con i nomi che ricordano solo in parte i veri giocatori. Si potrebbe lavorare di editing, partendo dalle caratteristiche e dai numeri di maglia dei giocatori (le rose, infatti, sono aggiornate – almeno per le squadre del vecchio continente – all’ultimo Europeo), ma sarebbe un lavoro oneroso, vanificato non appena si vorrà giocare online, laddove le rose devono –come ovvio- essere quelle ufficiali di casa Konami. Poco fa la licenza ufficiale della Champions League: è vero, la sigla della massima competizione per club (video e audio) è sempre da pelle d’oca, così come i momenti pre-partita, se si sceglie di giocare nel contesto-Champions.
Ma non basta: non è possibile selezionare nemmeno tutte le squadre che partecipano alla Champions di quest’anno (qualcuno ha detto Bayern Monaco? Il calcio tedesco, di fatto, è cancellato da questa edizione di Pes: la Bundesliga non esiste e non c’è nemmeno traccia del principale club germanico. Infine, la Nazionale di Loew presenta nomi e maglie inventati) e –clamorosamente- durante le partite in contesto-Champions, la grafica a schermo non è quella ufficiale. Konami ha annunciato degli aggiornamenti –tanto a livello di rose quanto di squadre- ma cadenza ed affidabilità degli stessi sono ancora da verificare.