StarCraft II: Blizzard si accinge a riscrivere la storia degli RTS
Una presentazione con dettagli concreti sul gameplay e sulle meccaniche di gioco: non se ne vedevano così da tempo. Blizzard, dopo il successo di World of WarCraft, torna agli albori con il seguito di uno degli RTS più venduti e più giocati di sempre.
di Rosario Grasso pubblicato il 31 Maggio 2007 nel canale VideogamesBlizzardWorld of Warcraft
Le unità
Iniziamo la descrizione delle unità con i classici Zealot, apparsi anche nel gioco originale. Gli Zealot sono muniti di una "psi-blade" e dispongono di un resistente scudo personale. Queste unità sono dotate dell'abilità speciale "charge", la quale consente loro di avvicinarsi rapidamente al nemico una volta che è stata ordinata un'azione di attacco. Gli Zealot sono molto pericolosi contro determinate unità, ad esempio si rivelano utili per annientare un plotone di marines dei Terran.
Gli Immortal sono dotati di uno scudo maggiormente resistente e possono dunque fronteggiare le unità corazzate nemiche. Le unità Phase Prism sono, invece, delle unità difensive: possono, infatti, dare energia alle strutture danneggiate. I Protoss, nella fattispecie, hanno bisogno dei piloni psionici per alimentare i cannoni "photon", indispensabili per respingere gli attacchi avversari. Creando un campo energetico attorno ai cannoni con i Phase Prism è dunque possibile ripristinare le difese armate della base.
Gli Stalker non sono molto resistenti, ma sono dotati di armi consistenti. Inoltre, l'abilità "blink" consente loro di teletrasportarsi rapidamente: così facendo sono in grado di inseguire un nemico in fuga, di spostarsi rapidamente all'interno di ristrette distanze e di oltrepassare gli ostacoli che la mappa presenta. I Colossus sono delle unità decisamente spettacolari, principalmente per la loro consistente mole. Con le lunghe gambe metalliche sono in grado di aggirare gli ostacoli che presenta la mappa, mentre la loro ottimale potenza di fuoco consente di sterminare anche gli eserciti più ampi. I Colossus costituiscono, d'altronde, un semplice supporto, rivelandosi estremamente deboli se attaccati.
I Protoss adesso ricevono nuove funzionalità e godono di nuove meccaniche di gioco. Tramite i "warp in", infatti, sono in grado di teletrasportare le truppe da una parte all'altra della mappa, a patto che nei dintorni ci sia energia generata dai piloni o dai Phase Prism. Sostanzialmente, questa nuova funzione consente di creare rapidamente eserciti di qualunque dimensione in qualsiasi punto della mappa. Basta cliccare nel punto in cui si intende disporre le nuove unità e, se presente un campo energetico, ecco che i nuovi soldati faranno rapidamente la loro comparsa.
Le unità Phoenix sono un'ottima soluzione per gli attacchi aerei. Sono efficaci contro altre unità aeree e dispongono dell'abilità "overload". Sovraccaricando la loro potenza di fuoco, infatti, sono in grado di infliggere un maggiore quantitativo di danni al nemico, ma ciò li rende inutilizzabili per qualche secondo. Bisogna, dunque, ponderare con attenzione i tempi di attacco, in modo da non rimanere indifesi nelle fasi cruciali.
Altra risorsa Protoss per gli attacchi aerei è il Warp Ray. Queste si rivelano potenti se più unità concentrano il loro fuoco su un singolo avversario. Sono efficaci contro le unità nemiche maggiormente resistenti e contro gli edifici, ma deboli contro gli eserciti consistenti e costituiti da unità di piccole dimensioni (come i marines, ad esempio).
Tuttavia, l'unità più spettacolare tra quelle mostrate nel demo di presentazione è certamente la Mothership dei Protoss. Il giocatore può costruire una sola Mothership per volta, la quale, oltretutto, richiede un quantitativo di risorse considerevole. Questa unità è dotata di differenti abilità speciali: time bomb, rallenta i movimenti dei nemici e blocca i loro missili, questi cadranno miseramente a terra una volta che l'effetto della bomba temporale ha termine; planet cracker, rade al suolo praticamente tutto quello che si trova sotto la Mothership, anche se ciò espone la nave ai colpi dei nemici; black hole, con il quale la Mothership può generare un vortice spaziale che risucchia ogni tipo di unità avversaria. L'impiego di una Mothership porterà il nemico ad utilizzare tutte le proprie risorse per distruggerla nel minor tempo possibile.
Nei trailer appaiono anche alcune unità Terran, seppure non siano descritte in maniera dettagliata come lo controparti Protoss. I Siege Tanks tornano direttamente dal primo StarCraft: si tratta di unità corazzate d'assedio dotate di un'ottima resistenza e di grande potenza di fuoco. I Reapers, invece, sono in grado di oltrepassare le sconnessioni che le varie mappe presentano, rivelandosi utilissimi nell'assalto delle basi nemiche. Dispongono di due pistole in grado di scardinare gli scudi difensivi di unità come gli Immortal. Tra le unità aeree dei Terran annoveriamo i Battlecruiser, pachidermici ma praticamente invincibili in condizioni di parità numerica.
Blizzard ha subito mostrato anche alcune unità Zerg. Questa razza rende ulteriormente spettacolare l'aspetto visivo di StarCraft II, in virtù dell'elevato numero di unità che connota i suoi eserciti. Inoltre, il loro aspetto, più brutale e meno tecnologico rispetto alle altre due fazioni, rende StarCraft II variegato visivamente. I Banelings occupano un posto di rilievo tra le unità Zerg più spettacolari: sono dotate di armi chimiche e di acidi corrosivi. Rotolando sono in grado di inseguire qualsiasi tipo di unità, grazie proprio alla sostenuta velocità negli spostamenti. Gli Zerg hanno a disposizione anche unità aeree, come i Mutalisk, i quali risultano agili e poco resistenti.