Halo 3: debutto con un beta test multiplayer
Raccogliamo tutte le informazioni emerse su Halo 3 in questi mesi e formuliamo le prime impressioni sulla versione beta dello sparatutto di Bungie rilasciata lo scorso 16 maggio. Halo 3 si propone come punto di riferimento videoludico certamente in ambito XBox 360, ma probabilmente anche nel settore videoludico inteso in senso generale. Vediamo il perché.
di Rosario Grasso pubblicato il 21 Maggio 2007 nel canale VideogamesXboxMicrosoft
Introduzione
L'aver rilasciato una beta multiplayer con un anticipo di quattro mesi rispetto alla pubblicazione del gioco è un chiaro segno in questa direzione, soprattutto se si considera che, come vedremo più avanti, si tratta di ben più che di una semplice versione beta. D'altronde, già Halo 2 ha mantenuto per molto tempo lo scettro del titolo più giocato su XBox Live, anche se poi è stato scavalcato da un certo Gears of War, e anche questo può essere visto come un chiaro segno, stavolta nel senso del cambiamento.
Halo 3, d'altra parte, arriva in un momento molto delicato per XBox 360. Il vantaggio sulle rivali è ancora netto per la console di nuova generazione di Microsoft, ma un certo rallentamento nel ritmo delle vendite e l'insorgere di Wii e PlayStation 3, soprattutto del primo, cominciano a preoccupare i dirigenti Microsoft. Con la seconda parte del 2007 la sfida passerà dall'hardware al software e, in un mondo in cui scompaioni improvvisamente le esclusive third-party, assumono un ruolo del tutto fondamentale i giochi cosiddetti first-party, dei quali Halo 3 è il massimo esponente possibile.
Dicevamo che Bungie non vuol dire necessariamente Halo, e lo dicevamo ripercorrendo mentalmente quel Marathon che nel lontanissimo 1990 faceva nascere nei possessori di Mac la speranza di possedere una piattaforma che avrebbe fatto la storia dei videogiochi. In realtà, il connubio tra Bungie e Mac durò molto a lungo: tutta la serie Marathon è sempre stata presente su questa piattaforma e, anche quando fu trasposta in ambiente Windows con Marathon 2, mantenne un'esclusiva temporale a favore di Mac.
Anche Pathways Into Darkness, un altro sparatutto in prima persona, uscito nel 1993, era esclusiva Mac. Bungie non vuol dire semplicemente sparatutto, anzi una serie ingiustamente dimenticata è Myth, strategici in tempo reale incentrati sulla gestione di enormi eserciti e precursori nell'eliminazione della fase di raccolta delle risorse dalle meccaniche di gioco di questo genere.
L'approdo di Bungie su console non riguarda Microsoft, né tanto meno XBox. Avviene, infatti, con Oni, uscito su PlayStation 2 e su PC, piacchiaduro, forse sottovalutato, pregevole soprattutto per la qualità delle animazioni e per la caratterizzazione della sua protagonista. Oni fu sviluppato da Bungie West, dislocazione con base in California del team che invece risiede storicamente a Kirkland, Washington. Bungie West fu presto chiusa e il brand Oni passò nelle mani di Take-Two Interactive.
Nel 1999 Bungie annunciava ufficialmente uno sparatutto in prima persona, ambientato in un contesto fantasy, con sistemi avanzati per la gestione di fisica e intelligenza artificiale. Il gioco era indirizzato a PC e Mac, e aveva un nome che avrebbe stravolto la storia dei videogiochi, Halo. Il 19 giugno 2000 Microsoft annuncia l'acquisizione di Bungie e che quest'ultima sarebbe diventata una sussidiaria di Microsoft Game Studios: oggi possiamo dire che si tratta di una delle acquisizioni più azzeccate di tutta la storia di Microsoft.
Il resto è storia dei giorni nostri, con i successi commerciali e di critica dei primi due episodi della serie, esclusive XBox e solamente con anni di ritardo trasposti su PC (Halo 2 verrà pubblicato in questi giorni). Dobbiamo annoverare anche il primo spin-off, quell'Halo Wars che si prefigge di rinnovare il genere degli RTS anche in ambito console. Sviluppato da Ensemble Studios.








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