Videogiochi alle Olimpiadi: per presidente CONI "una barzelletta"

Hanno fatto discutere le parole del presidente del CONI Giovani Malagò rilasciate a una trasmissione della Rai
di Rosario Grasso pubblicata il 21 Novembre 2017, alle 12:41 nel canale Videogames
77 Commenti
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FASE 1: Adesso i videiogiochi sono cosa per una nicchia di nerd.
La gente normale non ne sa nulla.. e se non sai non ti interessi.
FASE 2: Poi i videogiochi diventano E-SPORT, vanno alle olimpiadi e i tornei finiscono in TV.
La gente normale scopre gli E-SPORT e si interessa a questi.
FASE 3: Gli E-SPORT si creano un puibblico ed il giro d'affari legato a questo settore cresce enormemente.
FASE 1: Adesso i videiogiochi sono cosa per una nicchia di nerd.
La gente normale non ne sa nulla.. e se non sai non ti interessi.
FASE 2: Poi i videogiochi diventano E-SPORT, vanno alle olimpiadi e i tornei finiscono in TV.
La gente normale scopre gli E-SPORT e si interessa a questi.
FASE 3: Gli E-SPORT si creano un puibblico ed il giro d'affari legato a questo settore cresce enormemente.
FASE 4: gli e-sport supereranno per interesse e pubblico gli sport tradizionali.
PS: l'ignoranza e il menefreghismo diffusi tra il popolo fa si che si creda alla balle dei personaggi improbabili proposti nelle TV nazionali.
Fortunatamente i giovani sono diversi dalle precedenti generazioni o almeno lo sembra.
Di tutte le argomentazioni possibili, sarebbe questo il problema principale? Che serve il favore della "gente"?
Ci sono realtà (es. Korea del Sud) in cui queste sono professioni riconosciute e rispettate, ma non è il caso dell'Italia. Persino su un sito dedicato alla tecnologia come questo non si supera il pregiudizio del videogiocatore pigro e ciccione, o dello streamer che fa i soldi senza fare un cazzo nella vita... figuriamoci se dovessimo chiedere il parere della "gente".
D'altra parte ci sarà un motivo se abbiamo un progamer italiano ogni 10 tedeschi, o svedesi, o francesi.
O forse MotoGp è una schifezza che nessuno al mondo guarderebbe... ci hai pensato? So che possa sembrare incredibile, ma se leggi "esport" e pensi a FIFA (come credo gran parte delle persone ignoranti sull'argomento) sei totalmente fuori strada. Nel mondo degli esport non gliene frega un cazzo a nessuno dei giochi che simulano sport realmente esistenti, per ovvi motivi.
www.twitch.tv se vuoi capire cosa guardano milioni di spettatori ogni giorno.
Quali sono le abilità "reali"? Riflessi, coordinazione oculo-manuale, intelligenza strategica, capacità di lavoro di squadra ecc... ti sembrano abilità "virtuali" solo perché nel caso specifico si applicano su una interfaccia?
Ecco, tu identifichi "abilità reale" con "qualità motoria" (= forza, resistenza ecc). Inutile dire che se esistono dei termini tecnici è per evitare confusione di questo genere.
Ad ogni modo, un videogiocatore professionista ha anni di allenamento e sacrifici alle spalle come qualsiasi atleta, o forse come chiunque debba essere "migliore" del 99.99% della popolazione in un dato ambito.
Che poi rischi di avere la panza... beh, vale lo stesso per chi gioca a scacchi o tiro al piattello, o per chi suona uno strumento musicale. Semplicemente la quantità di grasso corporeo non influisce sulle abilità richieste dal videogioco. Ci sono dei limiti ovviamente, anche gli e-atleti beneficiano di uno stile di vita "sano". E' un mondo relativamente nuovo, probabilmente con altri 20 anni di esperienza e letteratura scientifica vedremo videogiocatori professionisti mediamente più in forma di ora.
FASE 1: Adesso i videiogiochi sono cosa per una nicchia di nerd.
La gente normale non ne sa nulla.. e se non sai non ti interessi.
FASE 2: Poi i videogiochi diventano E-SPORT, vanno alle olimpiadi e i tornei finiscono in TV.
La gente normale scopre gli E-SPORT e si interessa a questi.
FASE 3: Gli E-SPORT si creano un puibblico ed il giro d'affari legato a questo settore cresce enormemente.
FASE 5: Leggere la frase subito sotto a quella citata
Allora siamo intesi, passo e chiudo.
edit: già hanno fatto la fase 4
Poi, che si voglia dare maggiore riscontro e visibilità al mondo dei videogame e ai suoi utilizzatori, organizzando eventi mondiali, niente di male. Ma per cortesia, non in ambito Olimpico, dove tra l'altro esistono già discipline discutibili.
Poi, che si voglia dare maggiore riscontro e visibilità al mondo dei videogame e ai suoi utilizzatori, organizzando eventi mondiali, niente di male. Ma per cortesia, non in ambito Olimpico, dove tra l'altro esistono già discipline discutibili.
Al limite potrebbero fare dei campionati, ma non ha senso farli tutti insieme come le olimpiadi, non te li godresti neppure, meglio un campionato o un evento alla volta.
già ora di ragazzi che escono a giocare all'aperto ce ne sono sempre meno, facciamogli pure credere che interagire un qualsiasi mondo virtuale sia sport...
Ma c'è anche un discorso di persistenza, un giavellotto lo potevi lanciare 3000 anni fa e lo si potrà fare anche tra 3000 anni (ammesso che non saremo diventati tutti obesi convinti di fare sport davanti a uno schermo
Allora siamo intesi, passo e chiudo.
edit: già hanno fatto la fase 4
Non per essere cinico.. ma il mondo gira attorno ai soldi, nessuno lo nega.
Le olimpiadi non fanno differenza.. sono nate magari per un altro scopo ma se OGGI esistono è perchè creano un giro di affari.
Poi tutto questo non vuol dire che non sia bello seguirle o parteciparvi. Sono diversi aspetti della stessa sostanza.
Quindi anche se gli E-SPORT sono spinti da questioni di affari non significa che non siano una cosa appassionante che può avere il suo pubblico ed i suoi campioni.
Sport? No.
Non c'é alcuna ragione per cui gli e-sport debbano andare alle olimpiadi. Altrimenti apriamo anche ai board games o alle parole crociate.
Questo non significa sminuirli in alcun modo, ma solo dare loro una giusta collocazione. Non tutto ció che é competitivo é sport, né tutto ció che é intrattenimento é arte.
A questo proposito trovo anche illuminante la frase dell'articolo secondo cui i videogiochi nascono principalmente da esigenze artistiche, piú che competitive.
Anche se forse questa definizione si potrebbe applicare ad attivitá, come il pattinaggio e la danza artistiche, che al contrario sono a tutti gli effetti considerati sport.
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