Ubisoft e il 'grande esodo' degli sviluppatori: ondata di dimissioni per il publisher francese

Ubisoft e il 'grande esodo' degli sviluppatori: ondata di dimissioni per il publisher francese

Un report di Axios rivela i dettagli della 'crisi' che sta colpendo Ubisoft in questi mesi. Quello che viene chiamato internamente 'il grande esodo' è un fenomeno che ha portato alle dimissioni di oltre 60 dipendenti, tra cui numerosi sviluppatori di AC Valhalla e Far Cry 6. Ecco cosa sta accadendo.

di pubblicata il , alle 19:40 nel canale Videogames
UbisoftAssassin's CreedFar Cry
 
36 Commenti
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jepessen22 Dicembre 2021, 10:40 #21
Originariamente inviato da: cronos1990
L'errore di fondo a mio avviso è essere convinti che chiunque lavori in questo settore lo faccia guardando esclusivamente al mero guadagno.

Ovvio che lo guardano, ma specie nei settori lavorativi basati sulla creatività, e il settore videoludico permette a chiunque di potersi esprimere, non è l'unico motivo che porta a fare determinate scelte. E' riduttivo e per certi versi fazioso.


Invece e' IL motivo, come per tutto il resto. Quello che dici tu e' vero, nel senso che avere una societa' che permetta di esprimerti artisticamente e' un vantaggio notevole, ma quello arriva soltanto DOPO che reputi il tuo stipendio soddisfacente. C'e' gente che rifiuta lavori con uno stipendio piu' alto per restare a fare il lavoro che piace, ma questo solamente se reputano lo stipendio attuale gia' soddisfacente per il proprio tenore di vita. Se invece si sente sottopagata andra' comunque da un'altra parte con una retribuzione migliore, anche a fare un lavoro meno gratificante.
futu|2e22 Dicembre 2021, 10:54 #22
Originariamente inviato da: cronos1990
L'errore di fondo a mio avviso è essere convinti che chiunque lavori in questo settore lo faccia guardando esclusivamente al mero guadagno.


Certamente no, ci sono casi e casi. Ma mi immagino uno sviluppatore
proprorre qualcosa del tipo "hey capo ma se al posto di mettere altri 240
collezionabili inutili mettessimo rompicapo più stimolanti alla immortals?"

Capo: "Il gioco vende alla stragrande, non possiamo permetterci rischi"

Fine delle contrattazioni
cronos199022 Dicembre 2021, 11:03 #23
Originariamente inviato da: jepessen
Invece e' IL motivo, come per tutto il resto. Quello che dici tu e' vero, nel senso che avere una societa' che permetta di esprimerti artisticamente e' un vantaggio notevole, ma quello arriva soltanto DOPO che reputi il tuo stipendio soddisfacente. C'e' gente che rifiuta lavori con uno stipendio piu' alto per restare a fare il lavoro che piace, ma questo solamente se reputano lo stipendio attuale gia' soddisfacente per il proprio tenore di vita. Se invece si sente sottopagata andra' comunque da un'altra parte con una retribuzione migliore, anche a fare un lavoro meno gratificante.
Prima o dopo è irrilevante, anzi del tutto fuorviante e sbagliato.

Le scelte dipendono da più fattori, non è che guardi lo stipendio e solo dopo tutto il resto; si tratta di una valutazione globale che considera tutti i fattori, lo stipendio è uno di questi ma non l'unico nè indipendente dagli altri. Una cosa del genere può avere senso solo se sei con l'acqua alla gola nella tua vita per qualche motivo, oppure se la disparità di offerta è tale che vuoi accettare bocconi amari.
Ma quando si valuta un'offerta di lavoro lo si fa da ogni punto di vista e nel suo insieme, non "per settori". Vale per chiunque, per qualunque lavoro e io stesso nel mio piccolo potrei citarti tantissimi esempi di persone che hanno accettato lavori meno remunerati ma che in cambio fornivano altri tipi di vantaggi, quale che fosse. E non parliamo di persone che navigano nell'oro. E neanche mi riferisco a casi limiti, come persone disposte a tutto pur di inseguire i propri sogni, anche rinunciare a qualunque tipo di stipendio.

E questo a maggior ragione in un settore creativo, dove si è spinti a voler dare il proprio contributo personale (non è certo come lavorare in fabbrica a fare azioni ripetitive tutto il giorno, tanto per capirci).

Poi è ovvio che se quello che guadagni non ti basta per le tue spese, o comunque per la tua sussistenza di base, cerchi altro. Ma questo è lapalissiano, ma soprattutto il tuo esempio è fallace atto solo a dare ragione al tuo pensiero: stai considerando una situazione con paletti specifici nei quali si è "costretti" ad accettare un lavoro piuttosto che un altro, non è più un discorso di scelta personale. Che poi anche anche quello è comunque sbagliato, perchè esistono persone che sono disposte a prendere meno soldi di cui hanno bisogno pur di soddisfare altri bisogni.

Certo, considerando casi "normali": non entro nel merito di chi vuole lo stipendio più alto solo perchè deve avere due elicotteri anzichè uno (tanto per capirci).


La verità è che ormai molti sono portati a pensare che tutti gira attorno ai soldi: sicuramente sono un fattore e anche pesante, ma questo non li rende automaticamente il motivo principale, per non dire l'unico, delle nostre scelte. Ragionare in questo modo è banalizzare, non avere ampiezza di vedute, ritenere che tutti pensano allo stesso modo.
Originariamente inviato da: futu|2e
Certamente no, ci sono casi e casi. Ma mi immagino uno sviluppatore
proprorre qualcosa del tipo "hey capo ma se al posto di mettere altri 240
collezionabili inutili mettessimo rompicapo più stimolanti alla immortals?"

Capo: "Il gioco vende alla stragrande, non possiamo permetterci rischi"

Fine delle contrattazioni
E questo che centra? Si parlava dei motivi per cui un lavoratore decide o meno di rimanere in un'azienda, non del fatto che un gioco viene prodotto in una certa maniera perchè genera profitto alla società.

Io come dipendente Ubisoft potrei fregarmene altamente di quanto è profittevole l'azienda; mi può interessare giusto nella misura del fatto che se rimane in piedi tendenzialmente posso avere ancora un lavoro. E questo in un settore dove a tutti i livelli ci si sposta di continuo da un'azienda all'altra. Al limite può interessare se per qualche motivo si è affezionati a quell'azienda (che so: l'hai fondata, sei quello che ha creato un brand famoso, ci hai conosciuto tua moglie, ci hai vinto il torneo di boccette interno).
nickname8822 Dicembre 2021, 11:24 #24
Originariamente inviato da: cronos1990
L'errore di fondo a mio avviso è essere convinti che chiunque lavori in questo settore lo faccia guardando esclusivamente al mero guadagno.

Ovvio che lo guardano, ma specie nei settori lavorativi basati sulla creatività, e il settore videoludico permette a chiunque di potersi esprimere

Quasi nessuno andrebbe a lavorare per qualunque software se non fosse stipendiato, facciamola finita con ste favole per cortesia.

Tutti gli sviluppatori lavorano per incassare lo stipendio, a nessuno piace perdere tempo a scrivere migliaia di righe di codice che di certo non può considerarsi un attività "creativa" visto che non è manco libero di scrivere ciò che vuole.

Le figure creative ci sono certo come la divisione artistica ma quest'ultima disegna ciò che gli viene chiesto di disegnare non è che fa quello che vuole, deve rispettare delle direttive, di creativo c'è ben poco.
CrapaDiLegno22 Dicembre 2021, 11:39 #25
Originariamente inviato da: cronos1990
E questo che centra? Si parlava dei motivi per cui un lavoratore decide o meno di rimanere in un'azienda, non del fatto che un gioco viene prodotto in una certa maniera perchè genera profitto alla società.


Credo che c'entri perché in un team che sviluppa non ci sono solo meri implementatori di specifiche. ma ci sono quelli che le specifiche le scrivono e ai piani superiori quelli che decidono che tipo di gioco deve essere.
Quindi anche quel creativo (non semplice programmatore) che vorrebbe dei cambiamenti al gioco e se lo vede bocciare con la scusa "squadra che vince non si cambia" per 10 anni di fila, poi si senta un po' trascurato nel processo decisionale.

L'esempio potrebbe anche essere:
Programmatore sveglio: Hey capo perché non mettiamo il labbiale sincronizzato che oggi co sono i tool per farlo
Capo: perché ci vuole tempo e non è stato previsto nella riunione che decideva il Gantt.
PE: sì, ma risparmiamo a dover animare a mano ogni personaggio facendogli aprire la bocca a caso, fa tutto il tool in automatico
Capo: ma le animazioni (del movimento a caso) ce le abbiamo già dai titoli precedenti, perché dovremmo farne di nuove?
PE: perché si migliora la qualità del gioco
Capo: Ahahahahahaha

Oppure:
PE: capo, ci vorrebbe un tool migliore per interfacciare i modelli con il motore grafico
Capo: ma come avete fatto finora?
PE: con il tool X, ma è complicato e spesso crasha facendoci perdere un sacco di tempo e lavoro
Capo: se siamo riusciti a fare 5 capitoli con quel tool sicuramente possiamo fare anche il sesto
PE: ma facendo così si migliorerebbe anche per i titoli futuri
Capo: Ahahahahah

E di esempi in cui la volontà di fare meglio anche come investimento per i lavori successivi ce ne sono a bizzeffe che sono spesso cassati per il pensiero "si è sempre fatto così, perché dovremmo cambiare", "roba nuova equivale a tempo perso e risultati non certi, e il mio cu|o non lo scommetto se poi sforiamo la data prevista", " non investo in questo progetto diretto da me per migliorare il flusso di lavoro di quelli che verranno dopo diretti da altri", etc...

Io nel mio piccolo, pur non avendo mai lavorato in una azienda che fa roba così creativa, ne ho viste a bizzeffe di queste situazioni. E infatti poi i team si disgregano e cerca altri lidi appena possibile (anche all'estero), anche se lo stipendio è buono e assicurato.
Poi ho conosciuto anche chi se gli dicevi di sedere ad una scrivania a riempire fogli e documenti (inutili) ci sarebbe rimasto lo stesso con lo stipendio che percepiva, ma quello è il caso di gente che sa che è limitato in capacità e non è in grado di trovare un lavoro migliore e quindi sta bene dove si trova nonostante tutto.
lollo922 Dicembre 2021, 11:41 #26
Originariamente inviato da: jepessen
Invece e' IL motivo, come per tutto il resto. Quello che dici tu e' vero, nel senso che avere una societa' che permetta di esprimerti artisticamente e' un vantaggio notevole, ma quello arriva soltanto DOPO che reputi il tuo stipendio soddisfacente. C'e' gente che rifiuta lavori con uno stipendio piu' alto per restare a fare il lavoro che piace, ma questo solamente se reputano lo stipendio attuale gia' soddisfacente per il proprio tenore di vita. Se invece si sente sottopagata andra' comunque da un'altra parte con una retribuzione migliore, anche a fare un lavoro meno gratificante.


può essere IL motivo quando hai 23 anni.
lavorare per grossi brand, ivi compresi anche i big della consulenza, oltre che fare esperienza e curriculum permette solitamente di di avere contratti di entrata soddisfacenti, economicamente parlando.

ma poi strada facendo le priorità diventano sempre più eterogenee ed il mero discorso economico diventa una delle tante cose.
certamente tra le più importanti, questo sì. ma che tutto ruoti soltanto intorno a quello no, nemmeno per idea.

faccio questo mestiere da quasi 20 anni ed ho, chiaramente, una soglia di salario minima sotto la quale ad un recruiter non dico nemmeno buongiorno.
tuttavia la soddisfazione di lavorare in un'azienda agile, che sia aperta agli approcci bottom-up, che tenga l'HR, le vendite e tutte le loro buzzwords al proprio posto, che metta in discussione i processi interni ogni singolo giorno, che non sia inquinata da batterie di manager capi-pollaio che debbano sempre piantare la propria bandierina ovunque... ecco, un'azienda del genere è normale cercarla al di là della compensazione economica.
non dico che tutti lo facciano, né tantomeno che così si debba fare. soltanto che questa è comunque la condizione di non pochi programmatori. come si dice, a volte quello che non guadagni in busta lo puoi guadagnare in salute e soddisfazione
CrapaDiLegno22 Dicembre 2021, 11:50 #27
Originariamente inviato da: nickname88
Quasi nessuno andrebbe a lavorare per qualunque software se non fosse stipendiato, facciamola finita con ste favole per cortesia.

Tutti gli sviluppatori lavorano per incassare lo stipendio, a nessuno piace perdere tempo a scrivere migliaia di righe di codice che di certo non può considerarsi un attività "creativa" visto che non è manco libero di scrivere ciò che vuole.

Le figure creative ci sono certo come la divisione artistica ma quest'ultima disegna ciò che gli viene chiesto di disegnare non è che fa quello che vuole, deve rispettare delle direttive, di creativo c'è ben poco.


Credo che tu non abbia mai lavorato in nessuna azienda dove si sviluppa SW.
Lo sviluppo è fatto a "strati" e per ogni stato c' qualcuno che prende le decisioni di come e cosa fare per rispettare le richieste "dello strato superiore".
Non è che c'è uno che dall'alto decide come fare tutto e a cascata come per magia ognuno, compresi i team leader ha un foglio in mano che gli dica cosa e come deve implementare qualcosa.
Ogni team che è addetto allo sviluppo di qualcosa è generalmente coinvolto nel processo decisionale per capire come è meglio fare questo o quello, soprattutto se all'interno ci sono persone valide CON ESPERIENZA che possono dire cosa è stato valido o meno di uno sviluppo precedente.
Se elimini queste cose hai solo un pool di lemmings che leggono un foglio e scrivono codice per rispettare l'input e l'output che non ti danno niente di più.
Capitato anche di lavorare con gente del genere (indiani) e ti posso assicurare che è un disastro far loro capire che se manca una virgola non è che tutto il progetto deve fallire perché loro non vogliono capire il significato di una funzionalità al di fuori dei punti e delle virgole scritte in un foglio.
Ovviamente a quelle persone interessa poco quello che gli dici, tanto oggi lavora per te e domani per un altro (o magari lo sta già facendo in contemporanea lavorando 14 ore al giorno) e pensa solo a mettere qualche spiccio in tasca per comprarsi il mezzo pollo quotidiano e basta.
Ed è impossibile far capire al piano alto che ha deciso di affidarsi a queste società di consulenza estere che sulla carta costano meno della metà che poi il lavoro svolto è una m3rda che va per buona parte rifatto, sistemato, verificato e integrato al resto con grandi difficoltà.
A lor conta che le spese siano inferiori.

La parola QUALITA' non entra proprio nella loro logica di pensiero.
E non ti dico cosa intendono per "qualità" quando devi riempire il foglio che certifica che il SW è scritto a regola d'arte (secondo loro).
lollo922 Dicembre 2021, 11:59 #28
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
...
E di esempi in cui la volontà di fare meglio anche come investimento per i lavori successivi ce ne sono a bizzeffe che sono spesso cassati per il pensiero "si è sempre fatto così, perché dovremmo cambiare", "roba nuova equivale a tempo perso e risultati non certi, e il mio cu|o non lo scommetto se poi sforiamo la data prevista", " non investo in questo progetto diretto da me per migliorare il flusso di lavoro di quelli che verranno dopo diretti da altri", etc...

Io nel mio piccolo, pur non avendo mai lavorato in una azienda che fa roba così creativa, ne ho viste a bizzeffe di queste situazioni. E infatti poi i team si disgregano e cerca altri lidi appena possibile (anche all'estero), anche se lo stipendio è buono e assicurato.
Poi ho conosciuto anche chi se gli dicevi di sedere ad una scrivania a riempire fogli e documenti (inutili) ci sarebbe rimasto lo stesso con lo stipendio che percepiva, ma quello è il caso di gente che sa che è limitato in capacità e non è in grado di trovare un lavoro migliore e quindi sta bene dove si trova nonostante tutto.


capisco cosa vuoi dire ed in generale sono anche d'accordo.
ad ogni modo, nel mio piccolo però una critica alle R&D spesso mi son trovato a doverla muovere.
vale a dire, non misurare le cose. cosa perdo, cosa guadagno, perché, in quanto tempo, quando rientro dall'investimento e via dicendo.
a volte, i team R&D sono semplicemente attratti dal nuovo gingillo e vorrebbero integrarlo per non si sa bene quale motivo, altre volte seguono la perfezione formale costi quel che costi senza considerare che ci sono margini da fare dietro ecc.

sono il primo a dire che un software ben ingegnerizzato lo si deve poter rivoltare da capo a piedi un giorno sì e l'altro pure.
ma bisogna pur accettare che questo non sia sempre il caso, il legacy ed il third party è sempre lì, ed è sempre grande per molti motivi (specie nel mondo videogiochi, ma qui si entra in un ginepraio tutto particolare... l'industria IT videoludica è un modo a sé stante. non è che si scrive roba per un baraccone JBoss sempre uguale a sé stesso, il sostrato di base ed i runtime profondi sono molto più mutevoli del classico SW enterprise)
CrapaDiLegno22 Dicembre 2021, 12:04 #29
Originariamente inviato da: lollo9
può essere IL motivo quando hai 23 anni.
lavorare per grossi brand, ivi compresi anche i big della consulenza, oltre che fare esperienza e curriculum permette solitamente di di avere contratti di entrata soddisfacenti, economicamente parlando.

ma poi strada facendo le priorità diventano sempre più eterogenee ed il mero discorso economico diventa una delle tante cose.
certamente tra le più importanti, questo sì. ma che tutto ruoti soltanto intorno a quello no, nemmeno per idea.

faccio questo mestiere da quasi 20 anni ed ho, chiaramente, una soglia di salario minima sotto la quale ad un recruiter non dico nemmeno buongiorno.
tuttavia la soddisfazione di lavorare in un'azienda agile, che sia aperta agli approcci bottom-up, che tenga l'HR, le vendite e tutte le loro buzzwords al proprio posto, che metta in discussione i processi interni ogni singolo giorno, che non sia inquinata da batterie di manager capi-pollaio che debbano sempre piantare la propria bandierina ovunque... ecco, un'azienda del genere è normale cercarla al di là della compensazione economica.
non dico che tutti lo facciano, né tantomeno che così si debba fare. soltanto che questa è comunque la condizione di non pochi programmatori. come si dice, a volte quello che non guadagni in busta lo puoi guadagnare in salute e soddisfazione


Personalmente credo che tu abbia centrato il problema.
Purtroppo però nella mia altrettanto ventennale carriera ho capito che ci sono diversi tipi di persone che hanno abbracciato questo tipo di lavoro.
C'è chi ha una capacità creativa e vede nell'uso di tecniche e linguaggi un modo per esprimere le proprie capacità, e altri che invece hanno solo imparato la tecnica e si limitano a fare il lavoro "da manovale", non diversamente da un muratore a cui si dà il progetto della casa e passivamente tirano su i muri così come sono disegnati dall'architetto.
Senza azzardare eccessive comparazioni, è un po' come essere Van Gogh o Caravaggio al posto di essere un pittore che conosce perfettamente la tecnica e copia alla perfezione i quadri di altri.

E' chiaro che i primi cerchino qualcosa di più e di diverso che la semplice remunerazione cospicua e la qualità del team con cui lavorano ha una alta priorità, mentre ai secondi interessi solo lavorare in qualunque maniera, basta portare a casa la pagnotta, meglio se in questa azienda ne danno 2 rispetto alla precedente e il tutto indipendentemente dalla qualità dell'ambiente di lavoro che magari non è solo brutta, ma pure caustica.
jepessen22 Dicembre 2021, 12:17 #30
Originariamente inviato da: lollo9
può essere IL motivo quando hai 23 anni.
lavorare per grossi brand, ivi compresi anche i big della consulenza, oltre che fare esperienza e curriculum permette solitamente di di avere contratti di entrata soddisfacenti, economicamente parlando.

ma poi strada facendo le priorità diventano sempre più eterogenee ed il mero discorso economico diventa una delle tante cose.
certamente tra le più importanti, questo sì. ma che tutto ruoti soltanto intorno a quello no, nemmeno per idea.

faccio questo mestiere da quasi 20 anni ed ho, chiaramente, una soglia di salario minima sotto la quale ad un recruiter non dico nemmeno buongiorno.
tuttavia la soddisfazione di lavorare in un'azienda agile, che sia aperta agli approcci bottom-up, che tenga l'HR, le vendite e tutte le loro buzzwords al proprio posto, che metta in discussione i processi interni ogni singolo giorno, che non sia inquinata da batterie di manager capi-pollaio che debbano sempre piantare la propria bandierina ovunque... ecco, un'azienda del genere è normale cercarla al di là della compensazione economica.
non dico che tutti lo facciano, né tantomeno che così si debba fare. soltanto che questa è comunque la condizione di non pochi programmatori. come si dice, a volte quello che non guadagni in busta lo puoi guadagnare in salute e soddisfazione


E' IL motivo sempre, e tu ne sei un perfetto esempio, come ho detto precedentemente. Perche' tu puoi essere contattato da un'azienda fighissima e dove si lavora benissimo ma, per tuta stessa ammissione, al di sotto di un salario minimo non dici manco buongiorno, quindi non ci vai a lavorare anche se e' un bel lavoro, perche' non rispecchia i tuoi requisiti minimi di stipendio.
E io ho detto che e' IL motivo perche' prima pensi ad ottenere un lavoro che soddisfi i tuoi requisiti salariali, e soltanto DOPO puoi permetterti di cercare dei lavori dove fai quello che ti piace, anche a costo di andare in un posto dove ti pagano uguale o addirittura un po' meno, ma lavorando meglio, ma solo se soddisfa i tuoi requisiti salariali.

Quindi non ho detto niente di sbagliato, e fai esattamente quello che ho detto. Che poi il salario buono lo ottieni a 23 anni o dopo, quello e' un altro discorso. Di certo quello che uno non fa, come dici tu stesso, e' andare a fare un lavoro anche piacevole ma che ti paghino meno di quanto pretendi. Quindi il salario e' IL motivo perche' ad altri compromessi scendi, a questo no, e per scendere a compromessi intendo accettare un salario piu' basso di quello che pensi sia quello giusto per te.

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