The Last of Us Parte II: svelata la possibile causa dei leak sul gioco

The Last of Us Parte II: svelata la possibile causa dei leak sul gioco

Si infittisce il mistero che ruota intorno ai recenti leak di The Last of Us Parte II, da cui sarebbe trapelato il finale dell'attesissimo sequel. Da Twitter arrivano nuove indiscrezioni: si parla di una grave falla di sicurezza e del coinvolgimento di un gruppo di hacker

di pubblicata il , alle 20:21 nel canale Videogames
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La scorsa settimana, The Last of Us Parte II era stato coinvolto in una serie di leak da cui sono emersi importanti dettagli riguardanti la trama e, in particolare, il finale dell'attesissimo gioco.

Secondo le prime indiscrezioni sarebbe stato un ex dipendente di Naughty Dog a diffondere gli spoiler, ma questa notizia è stata smentita pochi giorni fa dalla stessa Sony, che nel frattempo ha avuto modo di investigare.

La compagnia aveva infatti dichiarato di aver individuato i responsabili dei leak, i quali non sarebbero associati in alcun modo a Sony Interactive Entertainment, né a Naughty Dog. L'identità dei potenziali hacker resta segreta, ma qualcuno avrebbe fatto chiarezza circa i metodi utilizzati per accedere ai contenuti di The Last of Us Parte II.

The Last of Us Parte II

The Last of Us Parte II: una falla di sicurezza dietro i leak?

Su Twitter, un utente chiamato @Pixelbutts ha diffuso alcuni dettagli circa i leak di The Last of Us Parte II. Secondo il presunto game tester, che non ha voluto rivelare la sua identità, un gruppo di hacker avrebbe sfruttato una vulnerabilità critica per accedere alle informazioni legate ai giochi di Naughty Dog e, dunque, ai contenuti inerenti il finale del gioco.

Pixelbutts ha poi condiviso ulteriori dettagli con la testata Kotaku: gli hacker avrebbero scoperto un metodo per accedere ai server di Amazon, utilizzati da Naughty Dog per le funzionalità multiplayer di alcuni suoi giochi - come Uncharted 3 e il primo episodio di The Last of Us - e, a quanto pare, per l'archiviazione di altri file.

Alcuni giochi, tra cui Fortnite, usano Amazon Web Services per i server multiplayer. Fra i tanti servizi, infatti, AWS fornisce hosting per i server dedicati dei giochi. Sembra che Naughty Dog li abbia usati non solo per hostare le partite multiplayer ma anche per immagazzinare alcune informazioni.

Una volta ottenuto l'accesso all'archivio, gli hacker avrebbero estrapolato almeno 1 terabyte di dati, incluso un filmato legato a una build di The Last Of Us Parte II risalente all'1 aprile.

Rispondendo alle domande di Kotaku, Pixelbutts afferma di aver informato Naughty Dog circa la falla di sicurezza lo scorso febbraio e nega di aver partecipato al possibile attacco o di aver ottenuto il materiale trapelato. Secondo la fonte anonima, inoltre, la chiave utilizzata per accedere ai server di Amazon sarebbe stata modificata il 30 aprile, 'chudendo' la suddetta falla.

Sony Interactive Entertainment non ha risposto alle richieste di Kotaku in merito a eventuali chiarimenti. Ricordiamo, in ogni caso, che stiamo ancora parlando di semplici indiscrezioni. Continueremo a seguire la vicenda in attesa di ulteriori comunicati ufficiali da parte di Sony o Naughty Dog.

Nei giorni scorsi è emerso anche che The Last of Us Parte II risiederà su due Blu-ray e richiederà 100 GB di spazio su disco.

The Last of Us 2 si può prenotare su Amazon.

1 Commenti
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Unrealizer04 Maggio 2020, 20:51 #1
Quindi praticamente sarebbe il solito bucket S3 configurato alla pene di segugio?

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