Super Mario Bros. 3 battuto all'asta a 156mila dollari: è il gioco più costoso mai venduto
Nuovo record per la mascotte di Nintendo: dopo l'impresa del primo episodio, venduto lo scorso luglio a 114.000 dollari, Super Mario Bros. 3 infrange il record del suo predecessore. Una copia sigillata del gioco, caratterizzata da un design molto raro, è stata venduta a una cifra astronomica.
di Pasquale Fusco pubblicata il 24 Novembre 2020, alle 11:43 nel canale VideogamesSuper MarioNintendo
46 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuesto credo possa essere un fattore utile a definire il collezionista che davvero e' esperto non solo per la "classificazione della confezione" ... ma perche' conosce il gioco, la storia dietro il suo progetto, i vari livelli, i trucchi etc.. nell'ambito del videogames per quanto possa essere assurdo come altri, comprendo di piu' il collezionista che ha giocato tutti i giochi che colleziona ma ha una conoscenza approfondita dei giochi e di quel settore.
Se no e' come uno che colleziona musica classica e poi ascolta solo la radio pop del momento..
Va detto che il collezionismo trova le sua radici in una sorta di "patologia" a livello psicologico. Si può definire una sindrome a tutti gli effetti.. poi ci sono casi gravi e meno gravi!
Comunque, chi compra oggetti da collezione per rivenderli è più un commerciante, non lo chiamerei collezionista.
Difficile anche che qualcuno cominci a collezionare qualcosa per cui non ha interesse o passione o al quale non sia legaato in qualche modo.
Per dire, a te salterebbe mai in mente di metterti a collezionare cimeli del baseball? (ho sparato, magari sei tifoso..)
E sono ben pochi quelli che ci guadagnano davvero...
Immagino di si.
Del resto è una cosa effimera e molto di nicchia.
Del resto è una cosa effimera e molto di nicchia.
e rischiosa, addirittura ho visto accadere, su qualche forum, che gruppi di influencer\senatori, sedicenti guru del settore, esaltassero e valutassero in modo mirato i propri pezzi e quelli degli amici, per venderli al meglio e fregare polli e niubbi.
Quando invece saltava fuori un pezzo interessante, se chi chiedeva una valutazione era inesperto, facevano valutazioni basse e poi lo compravano "per fare un favore" al malcapitato. Vermi.
Comunque, chi compra oggetti da collezione per rivenderli è più un commerciante, non lo chiamerei collezionista.
Difficile anche che qualcuno cominci a collezionare qualcosa per cui non ha interesse o passione o al quale non sia legaato in qualche modo.
Per dire, a te salterebbe mai in mente di metterti a collezionare cimeli del baseball? (ho sparato, magari sei tifoso..)
Comprendo il punto infatti non collezionerai mai cimeli del baseball, ma potrei avere amici che es. appassionati di baseball potrebbero appassionare me a mia volta e allora cominciare a imparare il settore e magari comprare l'attrezzatura etc.. (sebbene non mi interessi proprio ).
L'importante e' l'essere imho appassionati dell' ambito in sé, poi il collezionismo ci puo' anche stare SE c'e' una passione (magari anche temporanea) dietro che possa lasciarti una esperienza formativa, anche solo almeno un domani da poter raccontare.
Quando invece saltava fuori un pezzo interessante, se chi chiedeva una valutazione era inesperto, facevano valutazioni basse e poi lo compravano "per fare un favore" al malcapitato. Vermi.
ti dico di più, ho un amico appassionato di numismatica (ecco, a me sta roba, o francobolli, mai fregato una mazza), frequenta una pagina FB di appassionati, e mi ha postato delle cose assurde.
Gente che fanno tanto i saputelli che però non riconoscono una moneta di valore o la sottovalutano.
Io ho pensato pure che lo facessero apposta (come nel caso da te citato) invece niente, gli ha postato una moneta da un determinato valore, e questi gliela hanno valutato manco la metà.
Io fino a qualche tempo prima conoscevo solo situazioni come la tua, invece la questione finta esperti mi era capitata poco.
Ed e' li che scatta la passione "per fascinazione". Quando vedi che persone con cui si parla ne sanno molto piu' di te che pensavi di saperne tanto (e che magari ne sai davvero molto piu' di altri) in qualsiasi ambito collezionistico o passione di cui si voglia ragionare.
Personalmente apprezzo l' appassionato (anche non collezionista) "euforico" quando si va ad una fiera specialistica o nella speranza di trovare qualcosa di interessante. Senza passioni (che non siano mode futili senza una radice es. un vestito o una scarpa che non ci piace ma ci dicono và di moda... e allora qualcuno la compra..) resta solo il sopravvivere e i problemi della vita. Ma lo stesso vale ad es. anche per il cinema, i libri, la musica e la cultura possibilmente e auguratamente.
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