Sony cita Lik-Sang per il commercio illegale di PSP

Sony ha citato in giudizio il rivenditore di videogiochi Lik-Sang, accusato di vendere PSP dall'Asia ad acquirenti europei.
di Rosario Grasso pubblicata il 25 Ottobre 2006, alle 14:32 nel canale VideogamesSony
32 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoil processo non si fara' neanche... il fatto di tirarsi indietro prima ancora del processo o fare un accordo tra le parti legalmente equivale ad ammettere la propria colpevolezza, ma la giustizia e' un'altra cosa...
e parlo per esperienza diretta
Una cosa che ho notato è che, come molte aziende nipponiche, vedi pure Nintendo, tendono ad avere un controllo quasi totale del proprio business, delegando molto poco a terzi.
Hai ragione, ma considera che quando si immettono sul mercato prodotti simili, in cui l'esplosione la devi mettere sempre in conto (nessuno è perfetto) i grandi produttori stipulano contratti di assicurazione miliardari. Il danno di immagine probabilmente c'è, quello economico è tutto da dimostrare
Ma come, in tempi di globalizzazione ci sono alcuni che cercano di frenarla? Ah già dimenticavo, la globalizzazione vale solo per i produttori, non per i consumatori!
Cosa ne direbbero se adottassimo la reciprocità, cioè se loro non ci vendono la psp asiatica noi la compriamo solo se viene prodotta in Europa?
Comunque già con la PS1 c'erano in giro i giochi giap, non perchè costassero meno, ma solo che qui non uscivano o erano diversi/peggiori (non ricordo bene).
Non proprio. Il il marketing è legato al potere di acquisto ma il potere di acquisto ha a che fare con l'economia di un paese, non al commercio delle aziende. E' chiaro che in un paese dove un uomo medio percepisce uno stipendio di circa 1/3 dell'uomo medio europeo, le leggi di mercato siano differenti. A molti può infastidire però se ci mettiamo nei panni di chi produce, ragionamenti del genere mi sembrano pure ovvi. Manovre come quelle di Lik-Sang, sono uno dei tanti motivi per cui aumenta l'inflazione.
Ci lamentiamo tutti del controllo che sta assumendo la Cina del mondo, poi tutti a comprare merce in Asia per risparmiare 10€ alla fine, a conti fatti (perchè una PSP pesa e fare una spedizione intercontinentale assicurata costa, al di la che la PSP base abbia un prezzo molto contenuto).
La cosa piu' patetica pero' e' che una corte suprema (???) abbia dato ragione alla Sony.
CHe schifo, cosi ha anche perso quei fan patiti, che si sono prenotati una ps3 jappo per non aspettare marzo.
Chissà come saranno contenti...
Hanno voluto la globalizzazione? Ora ne assaggino anche i frutti più indigesti!
Non ci sta piu' un briciolo di testa ormai quando si commenta una news su Sony
CHe schifo, cosi ha anche perso quei fan patiti, che si sono prenotati una ps3 jappo per non aspettare marzo.
Chissà come saranno contenti...
Che gran perdita guarda...
Ma chi sei un PR della Sony???
Per importatori paralleli intendo i negozi online (in tempi recenti, tipo Lik-Sang oggeto della news) e NON che da ANNI (a memoria dai tempi del NES) importano e vendono materiale orientale vuoi perchè quel dato gioco non veniva distribuito all' infuori dell' Asia per vari motivi (censura, traduzioni/adattamenti troppo costosi, etc. etc.), vuoi perchè le console erano un pò più veloci (50Hz vs 60Hz), o ancora perchè il costo era leggermente inferiore fornendo comunque un package migliore (manuali a colori vs bianco e nero).
Dubito fortemente che per ANNI nessuno di questi negozi (italiani, europei e americani) non abbiano rispettato le autorizzazioni MOLTO PARTICOLARI, quali tasse e verifiche varie, di cui parli tu e che a me sembrano invece MOLTO NORMALI.
Non diciamo fesserie.
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