Secondo Microsoft 10 anni bastano per realizzare un competitor di Call of Duty, anche se non ce n'è bisogno
Microsoft ha depositato un nuovo documento presso la CMA britannica in cui sostiene che Sony abbia le capacità e le risorse per competere con Call of Duty. Il contratto di dieci anni proposto in precedenza le darebbe anche il tempo necessario per farlo.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 22 Marzo 2023, alle 18:41 nel canale VideogamesMicrosoftActivisionBlizzard
Nell'ambito dell'acquisizione di Activision-Blizzard da 68,7 miliardi di dollari, Microsoft ha depositato un nuovo documento presso la CMA britannica per rispondere a Sony, la quale sta provando con ogni mezzo a opporsi a queste nozze. Tra le varie motivazioni a favore della fusione addotte da Microsoft, ci sono mezzi e capacità di Sony adeguati a costruire un brand concorrente.
Molte parti del documento sono state censurate nella sua versione pubblica, ma ciò che emerge è che Microsoft ritiene sufficienti gli impegni presi con NVIDIA, Nintendo e le piattaforme cloud a dimostrare l'intenzione di estendere la platea di Call of Duty.
Tuttavia, in un passaggio Microsoft sottolinea un aspetto fondamentale riferendosi direttamente a Sony: "Microsoft ritiene che un periodo di 10 anni sia sufficiente per Sony, in quanto leader di mercato e dell'editoria, per sviluppare un'alternativa a Call of Duty. Il periodo di 10 anni includerà anche le console di prossima generazione" ha scritto Microsoft.
"Inoltre, l'effetto pratico del concordato andrà oltre il periodo di 10 anni, dal momento che i giochi scaricati nell'ultimo anno di contratto possono continuare ad essere giocati per tutta la vita di quella console (e oltre, con la retrocompatibilità)".
L'azienda, però, ha anche sottolineato che rendere Call of Duty un'esclusiva non sarebbe conveniente dal punto di vista finanziario. In pratica, la stessa Microsoft ritiene un rischio inutile relegare Call of Duty alle sue piattaforme, ragione per la quale anche in seguito a quei 10 anni l'intenzione sarebbe di rinnovare tutti gli accordi presi in precedenza.
"CoD è un franchise di intrattenimento che ha già quasi 20 anni. [Censurato] Microsoft dovrà assicurarsi la più ampia distribuzione del franchise e sarà fortemente incentivata a mantenerlo anche su PlayStation [censurato]. Microsoft ritiene che una volta lasciato CoD su PlayStation e aumentata la base di giocatori con Nintendo, GeForce Now e gli altri servizi di cloud gaming nel corso dei dieci anni, non avrà alcuna motivazione, o persino le capacità, di trasformare CoD in un'esclusiva".
Vi ricordiamo che due delle più importanti autorità antitrust esprimeranno il proprio giudizio nei prossimi mesi. In particolare, la CMA britannica si pronuncerà il 26 aprile, mentre quella europea ha recentemente deciso di rimandare la propria decisione al 22 maggio.
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