Scarichi The Sims 4 pirata? Eccoti i pixelloni

Scarichi The Sims 4 pirata? Eccoti i pixelloni

Maxis ha pensato a un bizzarro sistema anti-pirateria per tutelare l'appena rilasciato The Sims 4.

di pubblicata il , alle 11:56 nel canale Videogames
The Sims
 
54 Commenti
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Darkon05 Settembre 2014, 16:36 #21
No, Ferro non sai quanto ti sei sbagliato. Io come lavoro mi occupo di finanza quindi quanto di più capitalistico esista al mondo.

Ma pur essendo uno appartenente a un mondo di squali esiste una se vuoi chiamala morale al di là della quale perfino a me farebbe schifo spingermi.

Rubare soldi e progresso alla collettività coi brevetti software, non condividendo codice, non dando liberamente mezzi per poter creare a chiunque si rinuncia a una quantità immensa di potenziale che per mille motivi non potrebbe mai accedere a determinate risorse a fronte di cosa? Arricchire in maniera scandalosa le solite 10 software house che raccolgono gran parte del denaro.

E poi? E poi ti trovi che siccome tutto è brevettato se la software house decide che devi cambiare macchinario non te lo aggiorna più, se devi cambiare pc viene abbandonato l'OS ecc... ecc... ecc... tutte cose che se tutto venisse rilasciato libero se davvero c'è interesse sarebbe la community stessa a mantenere vivo ciò che serve veramente e via via ad abbandonare ciò che non è più necessario o il piccolo imprenditore ad aggiornarsi da solo il software per il macchinario avendo il codice liberamente sotto mano o modificabile.

I figli dei fiori non c'entrano niente. C'entra mantenere la sovranità e non lasciarsi calpestare nei propri diritti o scegliere di dire sempre di sì e pagare anche per l'aria che respiri.

Sei libero di scegliere.... per ora ma se scegli male la prossima volta non so.
Simonex8405 Settembre 2014, 16:41 #22
Originariamente inviato da: Darkon
No, Ferro non sai quanto ti sei sbagliato. Io come lavoro mi occupo di finanza quindi quanto di più capitalistico esista al mondo.

Ma pur essendo uno appartenente a un mondo di squali esiste una se vuoi chiamala morale al di là della quale perfino a me farebbe schifo spingermi.

Rubare soldi e progresso alla collettività coi brevetti software, non condividendo codice, non dando liberamente mezzi per poter creare a chiunque si rinuncia a una quantità immensa di potenziale che per mille motivi non potrebbe mai accedere a determinate risorse a fronte di cosa? Arricchire in maniera scandalosa le solite 10 software house che raccolgono gran parte del denaro.

E poi? E poi ti trovi che siccome tutto è brevettato se la software house decide che devi cambiare macchinario non te lo aggiorna più, se devi cambiare pc viene abbandonato l'OS ecc... ecc... ecc... tutte cose che se tutto venisse rilasciato libero se davvero c'è interesse sarebbe la community stessa a mantenere vivo ciò che serve veramente e via via ad abbandonare ciò che non è più necessario o il piccolo imprenditore ad aggiornarsi da solo il software per il macchinario avendo il codice liberamente sotto mano o modificabile.

I figli dei fiori non c'entrano niente. C'entra mantenere la sovranità e non lasciarsi calpestare nei propri diritti o scegliere di dire sempre di sì e pagare anche per l'aria che respiri.

Sei libero di scegliere.... per ora ma se scegli male la prossima volta non so.


Io di lavoro faccio il programmatore, se la società per la quale lavoro non facesse pagare quello creo come farebbe a pagarmi lo stipendio??
nickmot05 Settembre 2014, 16:49 #23
Originariamente inviato da: Darkon
No, Ferro non sai quanto ti sei sbagliato. Io come lavoro mi occupo di finanza quindi quanto di più capitalistico esista al mondo.

Ma pur essendo uno appartenente a un mondo di squali esiste una se vuoi chiamala morale al di là della quale perfino a me farebbe schifo spingermi.

Rubare soldi e progresso alla collettività coi brevetti software, non condividendo codice, non dando liberamente mezzi per poter creare a chiunque si rinuncia a una quantità immensa di potenziale che per mille motivi non potrebbe mai accedere a determinate risorse a fronte di cosa? Arricchire in maniera scandalosa le solite 10 software house che raccolgono gran parte del denaro.

E poi? E poi ti trovi che siccome tutto è brevettato se la software house decide che devi cambiare macchinario non te lo aggiorna più, se devi cambiare pc viene abbandonato l'OS ecc... ecc... ecc... tutte cose che se tutto venisse rilasciato libero se davvero c'è interesse sarebbe la community stessa a mantenere vivo ciò che serve veramente e via via ad abbandonare ciò che non è più necessario o il piccolo imprenditore ad aggiornarsi da solo il software per il macchinario avendo il codice liberamente sotto mano o modificabile.

I figli dei fiori non c'entrano niente. C'entra mantenere la sovranità e non lasciarsi calpestare nei propri diritti o scegliere di dire sempre di sì e pagare anche per l'aria che respiri.

Sei libero di scegliere.... per ora ma se scegli male la prossima volta non so.


Calma, non mischiamo la questione brevetti SW con la question Closed Source.

Ibrevetti SW così come previsti nell'ordinamento americano sono un problema e sono assolutamente contrario.

Il sorgente dovrebbe essere coperto dal Copyright, pertanto chiunque dovrebbe poter scrivere SW che implementa una certa funzione a patto (ovviamente) che non si tratti di una copia del sorgente.

La decisione di rilasciare o meno i sorgenti (come GPL, BSD, PD, APACHE o qualunque altra licenza) deve essere libera per il programmatore o l'azienda che lo produce e niente ha a che vedere con i brevetti.

Io potrei scrivere un'implementazione particolarmente efficiente di un algoritmo (magari perfettamente noto) ed è quella particolare implementazione che dovrà essere protetta, non di certo brevettata per impedire a chiunque di creare la propria implementazione.
Darkon05 Settembre 2014, 16:51 #24
A parte che ci sono software house che guadagnano ampiamente e lautamente solo grazie alla pubblicità che comunque non costa niente all'utente finale.

Ma poi molto semplicemente reputo che sarebbe MOLTO preferibile che la programmazione fosse libera. Chi la vuole fare la fa come ho fatto io in fatto di audio/video senza alcuna struttura.

Chi mi paga? Nessuno, non ho nemmeno un sito mio o la pubblicità, l'ho fatto perché inizialmente mi serviva e poi perché alcuni avevano interesse in alcuni aspetti del mio lavoro.

Mi viene in mente la mod di android Cyanogenmod... loro chi li paga? Se prendono qualcosa non è certo dall'utente finale.

Chrome è programmato ma lo paga google senza chiedere niente.

Di esempi di gratis totale o di pagato dalla pubblicità ce ne sono migliaia quindi non vedo quale sia il problema soprattutto quando non è nemmeno un lavoro di eccellenza come in questo caso ma un gioco rilasciato a voler esser buoni in una prima fase beta.
toni.bacan05 Settembre 2014, 17:38 #25
Vado O.T.:
Tutti quelli che dicono che il software debba essere libero e gratuito o stanno vaneggiando o sono dei piratoni che se ne esistesse la patch cracckerebbero anche il microonde di casa.
Lo sviluppo di software richiede menti al lavoro, ed attualmente nel mercato del lavoro sono il tipo di "manodopera specializzata" con i più alti costi orari.
Progettare software quindi costa, molto, e se nessuno paga, il programmatore andrebbe a zappare l'orto che se non altro ci guadagna qualcosa da mettere tra i denti.
Tutto ha un costo, anche le cose all'apparenza gratuite.
Che poi non si reputi giusto sborsare una determinata cifra per determinati prodotti perchè li si reputa di valore decisamente inferiore, è un altro discorso.
Fermo restando che prima si dovrebbe ben definire cos'è pirateria, io rimango dell'idea che la pirateria dilagante è una questione di mentalità opportunistica ("posso averlo aggratis, perchè devo essere io il fesso che paga?" che poi, sapendosi colpevole, adduce a scuse del tutto blande ("il gioco non vale quel che costa!" "perchè devo pagare qualcosa che è progettato col qLo?" "sono povero, non posso permettermi 60€ per quel gioco" etc..)
Molto semplicemente, se il programma è fatto male nessuno vieta di non acquistarlo o di acquistarne un'altro simile ma fatto meglio, il non avere soldi per un bene/servizio non autorizza ad impossessarsene attraverso canali "alternativi".

Sia chiaro che non sto assolutamente difendendo SIAE, software house e compagnia cantante. Semplicemente mi viene schifo quando vado a sistemare PC e ci vedo installato eMule con liste kilometriche di films, canzoni, programmi, giochi di cui un utente medio 1) non avrà mai il tempo materiale per visionarlo tutto e 2)di certe applicazioni non se ne farà nulla, ma visto che c'era...magari gli può vendere il DVD piratato per 5€ al vicino di tavolo in ufficio.

Infine, tornando I.T.:
Craccare TheSims.. questa società merita di agonizzare tra atroci sofferenze


Altra domanda O.T.:
Ma la redazione come ha fatto a scoprire che TheSims craccato è pixeloso???? esperienza diretta???
ferro7505 Settembre 2014, 17:43 #26
Mah, io resto dell'idea che il lavoro vada pagato, o almeno ricambiato, e comunque nessuno ti obbliga a giocare questo o quel gioco o a usare questo o quel software. Se non hai i soldi per pagarlo o se non lo reputi di livello sufficiente puoi sempre non comprarlo.
Io se non ho i soldi per comprare un paio di jeans non vado nel negozio e poi pretendo di portarli via pagando solo il corrispettivo per il materiali utilizzati... piuttosto aspetto i saldi (che al giorno d'oggi esistono anche nel mondo del software) o mi rivolgo ad altri.
Poi per fortuna esiste anche il mondo del freeware e dello shareware, ma non capisco perché una persona o un'azienda che intenda far pagare per il proprio lavoro non debba farlo.
Dinofly05 Settembre 2014, 17:53 #27
In realtà la questione non è semplice come può sembrare.
Il diritto d'autore configura dei monopoli naturali, in cui il costo marginale è zero. Chi ha fatto un corso di economia sta bene che il maggior benessere sociale-economico in questa situazione si ottiene con un prezzo del bene pari a 0!
Moltissimi economisti di estrazione liberale (quindi non parliamo certo di socialisti o comunisti) vogliono una revisione del meccanismo del brevetto e del diritto d'autore, questo in particolare ha durate evidentemente sproporzionate: 70 anni, assolutamente inaccettabile.

È anche vero che un semplice non rispetto del diritto d'autore si porta dietro il fatto che i produttori non vedranno rimborsati i loro costi fissi, distruggendo completamente l'industria (e quindi riducendo benessere sia di produttori che di utenti). Quindi o qualcuno sovvenziona l'industria direttamente e si consente poi il libero download, oppure, come in realtà avviene oggi sul mercato pc, ci si basa su quelle che sono quasi libere contribuzioni, o complessi sistemi di discriminazione di prezzo, come le offerte casuali o canali distributivi complessi (piattaforma DD con prezzi retail, i siti di key online, le key russe da attivare dietro proxy, etc)

In realtà il vero punto è che sono sbagliati i meccanismi di distribuzione.

Vi faccio una proposta che richiederebbe però una vera e propria imposizione normativa:
L'utente finale paga delle fees mensili alla piattaforma di DD che preferisce, ognuna di queste dovrà vendere dei pacchetti di download, a diversi prezzi (es.: 3 download di vg AAA al mese: 50 $, 5: 75 $, etc; accesso al catalogo giochi "platinum" 10 $ al mese, etc), la piattaforma terrà una parte per se mentre la restante parte, andrà ad una appositamente costituita company, a cui partecipano con quote proporzionali alla dimensione, tutte le maggiori software house esistenti.
Il compito della società sarà distribuire le sue entrate sulla base del numero dei download che ottengono le SH e i loro giochi.

Andrebbe finemente regolata perchè il rischio è di legalizzare un grosso monopolio, ma d'altronde è già quello che fa il diritto d'autore, per lo meno qui ci sarebbe il potere contrattuale del DD a tirare sulle remunerazioni delle SH, e a sua volta la concorrenza delle piattaforme di DD a dare potere contrattuale all'utenza.
Si noti che questo meccanismo è all'incirca quello che accade nei moderni sistemi di distribuzione digitale di altro intrattenimento, tipo netflix, inoltre sono quasi sicuro che un meccanismo simile aumenterebbe i ricavi attualmente percpiti dagli sviluppatori, sicuramente per lo meno sul mercato pc.
lonewo|_f05 Settembre 2014, 17:56 #28
Originariamente inviato da: toni.bacan
Vado O.T.:
Tutti quelli che dicono che il software debba essere libero e gratuito o stanno vaneggiando o sono dei piratoni


GNU project chiaramente non esiste

Originariamente inviato da: toni.bacan
che se ne esistesse la patch cracckerebbero anche il microonde di casa.


Tecnicamente il microonde è mio, non vedo per quale motivo lo dovrei lasciare in balia agli umori (e all'eventuale obsolescenza programmata o al modello di business "lamette del rasoio" del produttore

PS
@ dinofly, più o meno:

70 anni (in alcuni posti 90) dopo la morte dell'ultimo autore in molti stati =)
allo stesso tempo il "lavoro di ingegno" in ogni altro settore viene ricompensato con 20 anni di copertura brevettuale, è abbastanza evidente lo squilibrio
Dinofly05 Settembre 2014, 18:04 #29
Originariamente inviato da: toni.bacan
Lo sviluppo di software richiede menti al lavoro, ed attualmente nel mercato del lavoro sono il tipo di "manodopera specializzata" con i più alti costi orari.


Scusami.
E chi lo ha deciso il costo orario? È stato imposto dalla venuta di gesù cristo?
Non credo, c'è un mercato in cui la domanda di lavoro (le software house) prevede di ottenere ricavi così elevati grazie al lavoro di sta genete da poter offrire stipendi simili (e specularmente il creativo sa di poter garantire alla sh che lo assume un valore aggiunto così elevato, grazie alle maggiori vendite, da richiedere uno stipendio simile).
Se i programmatiori e i creativi di videogiochi hanno stipendi elevatissimi significa che il mercato allora, al netto della pirateria, è molto redditizio e quindi il problema non esiste.
Dinofly05 Settembre 2014, 18:07 #30
Originariamente inviato da: lonewo|_f
70 anni (in alcuni posti 90) dopo la morte dell'ultimo autore in molti stati =)
allo stesso tempo il "lavoro di ingegno" in ogni altro settore viene ricompensato con 20 anni di copertura brevettuale, è abbastanza evidente lo squilibrio


Si infatti.
Il fatto che ci siano EREDI che campano sui diritti d'autore del lavoro degli "antenati" è una aberrazione economica, sociale e pure biologica
Anche volendo lasciare tutto come è ora:
Se il diritto d'autore fa capo ad una società la durata dovrebbe essere fissa di circa 30 anni, se fa capo ad una persona possiamo fare anche 40, ma si estingue, in ogni caso, con la sua morte.

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