Riot, il videogioco italiano che fa capire le vere rivolte popolari

Finanziato con enorme successo tramite Indiegogo, Riot è un videogioco creato da sviluppatori italiani che riporta i giocatori nel pieno di alcune famose rivolte popolari come quelle dei No Tav o la battaglia di Keratea in Grecia.
di Rosario Grasso pubblicata il 02 Maggio 2015, alle 10:31 nel canale Videogames
51 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon mi sono perso un solo Battlefield o carmageddon o COD o wolfestein o Postal e chi più ne ha più ne metta.
Ma vediamo di essere obiettivi:
Fare un film o gioco su una guerra inventata è un discorso, richiamare fatti reali è un altro.
Proseguendo sul discorso dei fatti reali: Fare un film o gioco su una guerra di cento anni fa è un discorso, farlo su fatti della settimana scorsa un altro.
E specifichiamo anche che un FILM può essere documentaristico o di denuncia, un gioco come questo decisamente no.
Qui (per evidenti finalità sensazionalistiche di vendita) si tirano in ballo argomenti di forte attualità come i NO TAV i Black block ecc ecc. E in un gioco non è bello.
scusa, ma la guerra II Guerra Mondiale, la guerra in Iraq, in Afganistan o in Vietnam sono inventate
non so a che giochi ti riferisci ma quelli che intendo io usano quasi tutti nomi di citta reali, luoghi dove si è relmente combattuto e in alcuni casi ricreano alla "perfezione" ( nei limiti di dimensione e limiti dei motori grafici ) battaglie realmente accadute es. Road to Jalalabad, Valle di La Drang, Fall of Saigon, Ho Chi Minh trail etc. etc., della seconda guerra non credo sia necessario citare nulla visto che è stata trattata in tutte le salse e piu che accuratamente da nmila giochi.
sfuggera a me ma non capisco quali siano queste differenze.
Per la quesitone attualita, la guerra in Iraq e Afghanistan non sono/era di forte attualita al momento dell'uscita di alcuni di questi giochi
Per i restanti casi bho, mi sembra di star li a fare le pulci sul fatto che in qualche gioco abbiano inventato una "finta" guerra che in realta poi è uno scopiazzamento sputato della realta dove cambia solo qualche nome...
non so a che giochi ti riferisci ma quelli che intendo io usano quasi tutti usavano nomi di citta reali, di luoghi dove si è relmente combattuto e ricreano alla "perfezione" ( nei limiti di dimensione e limiti dei motori grafici ) di battaglie realmente accadute es. Road to Jalalabad, Valle di La Drang, Fall of Saigon, Ho Chi Minh trail etc. etc., della seconda guerra non credo sia necessario citare nulla visto che è stata trattata in tutte le salse e piu che accuratamente da nmila giochi.
sfuggera a me ma non capisco quali siano queste differenze, la guerra in Iraq e Afghanistan non sono di forte attualita
Per i restanti casi bho, mi sembra di star li a fare le pulci sul fatto che in qualche gioco abbiano inventato una "finta" guerra che in realta poi è uno scopiazzamento sputato della realta dove cambia solo qualche nome...
La seconda guerra mondiale è roba dei nostri nonni.
Per fare un esempio stupido: corre la stessa differenza che fare battute sulla ex fidanzata che ti ha fatto le corna 15 anni fa e fare la stesse battute su lo stesso evento ma accduto ieri. Non venirmi a dire che è la stessa cosa.
E aggiungendo peggio al peggio: questo gioco ti "insegna" ad organizzare dei rivoltosi per una guerra di strada, come dare per scontato che la protesta (giusta o meno giusta che sia) va fatta coi metodi dei black block.
E ciliegina sulla torta cala il tutto in scenari specifici di fatti ancora in svolgimento.
Tra questo gioco ed un battlefield corre un abisso. Se non lo cogli direi che è un tuo problema.
Anche riguardo quel che è successo in Egitto ce ne sarebbero di cose da raccontare che molti manco si immaginano (e come nei casi nostrani si oscilla tra il tragico, il comico ed il criminale).
Maddai! va ben tutto, anche trovare un gioco di cattivo gusto, ma questo è davvero ridicolo
E' come dire che a giocare a un gioco di guerra "impari" ad essere un soldato.. o che Sim City ti "insegna" a fare il sindaco
Stai cliccando un mouse e giocando.. chi si scorda di questo o pensa che i giochi possano farlo diventare esperto di qualcosa secondo me ha seri problemi
Ma sei solo tu che arrivi a questa conclusione, forse influenzato dalla tua personale concezione della realtà politica.. non c'è nessuna oggettiva ragione per pensare questo
[QUOTE]Qual gioco non spiega un caXXo a riguardo.
Questi hanno un'idea e la sfruttano. Capitalismo. Funziona così.
[QUOTE]Però rischiano perchè nell'ordinamento italiano esistono reati che puniscono l'incitamento a compiere reati od alla violenza...
Se non si dimostra una cippa con GTA figurati con questo che è un giochino di gestione.
Ha lo stesso livello di stupidità di dire che Age of Empires o un libro/film/chessò incita alla violenza.
Le rivolte, come le guerre o qualsiasi cosa che non sia fatto da 4 amici al bar non esistono senza quantità astronomiche di soldi investiti da terzi per pianificare, eseguire e coordinare le azioni. Come regola generale, tutte le rivolte su larga scala sono guidate da ricchi che vogliono spodestare altri ricchi e fanno fare il lavoro sporco ai poveri.
Per dire, la rivoluzione francese l'hanno gestita e pagata i borghesi, non è stata una cosa spontanea dei poveri illetterati straccioni che così dal nulla hanno creato il concetto di libertà e democrazia e ragione e scienza applicata e poi lo hanno diffuso con la telepatia.
Però chi si è preso le cannonate e le fucilate durante la rivolta? il popolo. Geniale.
Tornando al caso Italia, sembra che tutti i ricchi risolvano i problemi a tarallucci e vino, e da un certo tempo ormai (e direi che sia anche abbastanza palese a tutti).
[QUOTE=AceGranger]scusa, ma la guerra II Guerra Mondiale, la guerra in Iraq, in Afganistan o in Vietnam sono inventate
Presente l'ultimo AssCreed? Quello è il livello di realismo anche nella maggioranza dei giochi su guerre moderne.
Senza parlare dello scarsissimo livello di realismo aggiuntivo dovuto alla AI scrausa o limitazioni del game engine.
Quindi sì sono a tutti gli effetti storie inventate.
Solo con uno strategico puoi (se vuoi) fare qualcosa di realistico.
No, la "rivolta" darebbe ancor più poteri proprio a quei satrapi ...
e probabilmente contribuirebbe a formare la generazione successiva di satrapi.
Se non hai pronta tutta l'infrastruttura per sostituire quella esistente al massimo si arriva ad una situazione tipo Somalia o Libia.
Il modo migliore è procedere per via democratica ma con un vero nucleo ideologico-culturale che faccia da aggregatore ed una vera struttura comunicazioni,comando e controllo che possa reggere agli attacchi mediatici, alle infiltrazioni e che mantenga integro il tutto (evitando dirottamenti ideologici e non).
Ma attualmente qualcosa del genere in Italia non esiste, l'M5S ci si avvicina ma ad esempio manca di un vero aggregatore ideologico-culturale e parte "mandiamoli a casa".
già, e questo mi riporta alla triste realtà; e cioè che per cambiare le cose c'è bisogno degli Uomini ,ma noi in italia,attualmente, abbiamo solo quaquaraquà e prof. di italiano.
Ah! Certo, Uomini con la "U" maiuscola.
Sono sufficienti persone, anche senza maiuscole.
Tutti i giocatori decenti di Age of Empires II e III in multi (per non parlare di quelli di Starcraft o di Total Annihilation) conoscono i concetti di linee di rifornimento e di sfruttamento risorse razionale, che vincere la guerra succede solo se hai un apparato produttivo più resistente del nemico o addirittura autosufficiente (non vai oltre i 30 min se non sei autosufficiente, punto), che gli obiettivi primari non sono gli eserciti ma i centri di produzione, che avere info sempre aggiornate sul nemico fa la differenza, che far credere cazzate al nemico fa tanta differenza, più varie tattiche militari elementari.
Certo, non ti danno i gradi di ufficiale dell'esercito nè ti mettono come ministro dell'economia, ma quelli che hanno orecchie per intendere intendono, e imparano.
Come giochi gestionali OpenTTD (clone opensource di Transport Tycoon Deluxe) o Simutrans, e anche lì tutta una serie di abilità di base sulla gestione economica.
Quelli che giocano agli sparatutto in prima persone mettendo il livello di difficoltà decente (non che puoi prenderti due cannonate in faccia e hai abbastanza vita da scappare a nasconderti) possono imparare un dettaglio molto importante: in guerra muori con una certa facilità anche se stai attentissimo (perchè hai gli occhi solo davanti alla testa e non puoi guardare dappertutto allo stesso tempo), e cominci a capire perchè i soldati veri sono sempre in squadra e guardano sempre tutti in direzioni diverse, e bestemmi perchè nel gioco tutti i tuoi compagni di squadra sono dei criceti iperattivi che corrono in giro e sparano a casaccio invece di fare gioco di squadra (e spesso la AI di gioco è più intelligente che la gente in multi).
Inoltre se il gioco implementa le granate in modo decente capisci che se stai fermo per troppo tempo muori, e che senza una squadra non le vedi neanche arrivare le granate. (cosa che nei giochi ovviamente devono fare con un indicatore nell'HUD, sennò sai te che stragi).
Il gioco in questione dice di dare una AI relativamente avanzata ad ogni personaggino, quindi sta al giocatore riuscire a mantenere una protesta pacifica nonostante i disturbatori o buttarla in caciara e guerriglia urbana, o organizzare una guerriglia urbana come si deve e fare un macello.
Come detto qui nell'articolo Ciascuno dei personaggi coinvolti negli scontri ha una propria psicologia che lo porta a reagire in maniera differente a ciò che lo circonda sulla base del proprio stato d'animo. Gli sviluppatori, infatti, vogliono che i conflitti siano quanto più imprevedibili possibile.
Ma attualmente qualcosa del genere in Italia non esiste,
-la rivoluzione francese è stata fatta dalla massoneria.Certo molti borghesi erano massoni,come pure molti aristocratici.
Democrazie e libertà? è rimasto tutto sulla carta,lo dimostrano le gabbie come l'eu e l'€ da cui non c'è modo per uscirne. E siamo al 2015,dovrebbe esistere il concetto di autodeterminazione dei popoli,ma non c'è.
Ulteriore prova è il pensiero unico ,che ha creato dei veri e propri dogmi,infrangibili e indiscutibili, in tanti campi etici e morali.Questa è la libertà ?
Il bipolarismo poi è il trionfo delle elitè; dove entrambi i partiti che hanno speranza di vincere obbediscono alle stesse e medisime persone.
Io non mi meraviglio che in certe condizioni qualcuno pensi alla rivolta.
Per tutto il resto confermo che gli italiani sono DIVENTATI dei quaquaraquà
No purtroppo nessuno finanzierebbe nessuna azione contro questi abusivi al governo,in quanto questi fanno gli interessi di quei poteri sovranazionali che ci stanno spolpando e distruggendo. E gli italiani blaterano di demmmmocrazia e libertà.
bah, negli ultimi tempi s'è visto un po' di tutto, comprese palesi assurdità giuridiche.
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