Nintendo prevede di vendere 15 milioni di Switch 2 entro fine marzo 2026
Nintendo prevede di vendere 15 milioni di Switch 2 entro marzo 2026, una stima inferiore alle attese degli analisti. Nonostante i forti preordini, l'incertezza legata ai dazi USA potrebbe influenzare domanda e prezzi.
di Manolo De Agostini pubblicata il 08 Maggio 2025, alle 09:21 nel canale VideogamesSwitchNintendo
Nintendo ha previsto la vendita di 15 milioni di unità della nuova console Switch 2 nel corso dell'anno fiscale che terminerà a marzo 2026. Si tratta della prima stima ufficiale rilasciata dalla società giapponese per il successore della popolare console lanciata nel 2017.
Nonostante le forti previsioni di domanda e il sold out registrato da molti rivenditori statunitensi e giapponesi durante le fasi iniziali di preordine, l'obiettivo di 15 milioni risulta inferiore alle attese degli analisti, che secondo Bloomberg stimavano una media di 16,8 milioni di unità. Anche le previsioni di utile operativo, fissate da Nintendo a 320 miliardi di yen (circa 2,2 miliardi di dollari), sono apparse conservative rispetto alle aspettative di mercato.

Il passaggio generazionale rappresenta un momento chiave per l'azienda di Kyoto, che mira a rilanciare la crescita dopo una fase di calo della domanda per l'originale Switch, di cui sono state vendute 10,8 milioni di unità nell'ultimo anno fiscale, in calo del 31% rispetto all'anno precedente. Nello stesso periodo, sono stati distribuiti 155,4 milioni di giochi.
La Switch 2, che sarà disponibile dal 5 giugno a un prezzo a partire da 469,99 euro, si presenta con funzionalità migliorate ed è già la console più costosa mai proposta da Nintendo. Nel suo ciclo vitale, la Switch originale, al 31 marzo di quest'anno, ha raggiunto 152,12 milioni di unità e 1,39 miliardi di copie di software. Il Nintendo DS è ancora la console più venduta di sempre della "Grande N" con 154,02 milioni di unità.
L'entusiasmo del mercato per Switch 2 si scontra con un contesto internazionale incerto, in particolare a causa delle politiche tariffarie annunciate dal presidente USA Donald Trump, che potrebbero comportare aumenti di prezzo per i prodotti di Nintendo.
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Gran parte della produzione delle console avviene in Cina, anche se l'azienda ha avviato un progressivo spostamento verso il Vietnam. Alcuni accessori della Switch 2 hanno già subito aumenti di prezzo negli Stati Uniti, e l'azienda ha avvertito che ulteriori rincari potrebbero coinvolgere altri prodotti, incluse le versioni fisiche dei giochi, qualora venissero applicati dazi anche su film e software realizzati all'estero.











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