Ministro Giorgetti: 'gli-eSport rovinano il cervello dei ragazzi, meglio gli sport tradizionali'
Parole molto dure, quelle pronunciate dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti (Lega) in un talk a margine degli Internazionali d'Italia in corso al Foro Italico
di Rosario Grasso pubblicata il 13 Maggio 2022, alle 15:31 nel canale Videogames
55 Commenti
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Se non lo conoscete googlate pure, era il top
Il primo, che però è puramente filosofico, è che ovviamente i normali sport sono diversi dagli esport. Ma è lapalissiano, così come è lapalissiano dire che il Bridge è diverso dal giocare a Basket (esempio col Bridge non a caso). Dire poi cosa sia meglio o peggio è del tutto relativo, anche perchè oramai tra esperienze dirette e studi in merito si è ampiamente dimostrato che i videogiochi sono in grado di allenare le capacità (manuali e cognitive) di una persona. E per stare all'aria aperta non è obbligatorio praticare sport, a dirla tutta.
Ogni attività permette di sviluppare e/o allenare determinate capacità, e non ne esiste una migliore o peggiore delle altre, al massimo può esserlo nel campo in cui vengono applicate (ma quella è una scelta personale, per cui relativa).
Il secondo, e questo denota arretratezza mentale e stupidità irrazionale, è dire che "fanno male". Non è mai stata trovata alcuna correlazione (sebbene ogni volta ci provino a forzare la cosa) tra i videogiochi e problemi associati, che siano comportamentali o violenti. Mentre al contempo molte cose concesse dallo stesso Stato hanno delle conseguenze "poco salutari" per le persone. Ma siccome è un mondo "nuovo" rispetto al 1970, allora automaticamente "fa male".
Poi il ministro in questione (per lo Sviluppo Economico... che sviluppo vuoi avere con uno che ragiona come un vecchio bacucco di 60 anni fa?) parla di "cervello rovinato", quando dacchè io sappia negli sport tradizionali si tende ad allenare le capacità fisico/atletiche, non certo ad ampliare la propria cultura. Semmai se si parla di "genio" nello sport è quasi sempre intelligenza applicata all'attività che svolge, non necessariamente relativo alla propria cultura e capacità di ragionamento.
L'intelligenza può essere "contivata" o meno a prescindere che tu faccia sport, esport o nulla di tutto questo. Vogliamo fare l'elenco degli sportivi, dai dilettanti a quelli di alto livello, che a malapena sanno coniugare i verbi?
Calciatori a rischio trauma cranico. Ma sgonfiare un po' il pallone può ridurre le commozioni cerebrali
[I]"È noto da tempo che i traumi ripetuti alla testa sono un rischio per la salute dei calciatori professionisti. Recentemente uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine aveva dimostrato che i calciatori hanno una probabilità di sviluppare l’Alzheimer cinque volte superiore a quella della popolazione generale."[/I]
Il punto è che molti di questi discorsi partono dal presupposto (del tutto opinabile) che lo "Sport tradizionale fa bene", mentre gli "eSport fanno male", il tutto partendo dalle proprie esperienze di vita nate e coltivate nell'ambito di una società come era quella di 30-40-50-60 anni fa.
Quando la realtà è che entrambi i due "mondi" hanno potenziali pregi e difetti, e spesso legati alla natura soggettiva dell'individuo... ovvero una data situazione (sociale e ambientale) può portare effetti negativi o positivi solo in base alla predisposizione mentale e psicologica del soggetto. Per semplificare, ognuno reagisce in modo diverso.
Così come esagerare in un verso o nell'altro comporta dei rischi, che possono essere di varia natura.
Questo senza poi considerare che ci possono essere ambienti "tossici" da ambo le parti: si parla tanto ad esempio del modo offensivo e irriverente con il quale ci si relazione con gli altri nel mondo degli eSport, spesso con insulti anche piuttosto pesanti del tutto fuori luogo. Ma se pensate che il mondo degli Sport sia esente da queste dinamiche (e non parlo dei tifosi) siete sulla strada sbagliata... senza contare che le minacce spesso sono anche fisiche, non solo verbali. La differenza sostanziale è che gli sport tradizionali certe dinamiche le hanno vissute e affrontate già da tempo per cui sono state nel tempo "assopite" (vuoi con sanzioni, vuoi con cambi regolamentari), mentre gli esport sono ancora un mondo relativamente nuovo e in evoluzione.
L'unica cosa che mi sento di dire a evidente favore degli Sport tradizionali è che sono molto più portati per essere svolti all'aria aperta, sebbene non è detto che sia necessariamente così, e quindi ti spinge molto più facilmente ad "uscire di casa". Laddove chi fa eSport deve trovare la "voglia" di uscire quando non pratica la sua attività.
Ma si può anche dire che non sono neanche cavoli suoi, l'argomento al massimo può interessare il dipartimento dello sport, il ministero delle politiche giovanili e il CONI...così come non sono cavoli di Macron se gli esport verranno ammessi alle olimpiadi, è una decisione presa dal CIO 7 anni prima delle olimpiadi in questione...purtroppo in Italia c'è una perenne campagna elettorale, quindi pur di prendere consensi si danno opinioni su cose che a lui interessano marginalmente, se il CIO dirà che dall'olimpiade del 20XX ci saranno anche gli esport, e quindi di conseguenza si attiveranno tutti i comitati sportivi italiani in quel senso, lui dovrà semplicemente accodarsi e agire di conseguenza.
Quindi il Ministro per lo sviluppo economico non può e non deve sottovalutare l'importanza di un settore che è in rapida ascesa, tra l'altro strettamente correlato al mercato videoludico, ben più ampio e con enormi profitti.
Capisco ( e mi sto sforzando ) l'esport inteso come competizione, ma a patto che quest'ultima sia veritiera con titoli puramente skill based e invece ci ritroviamo i campionati di giochi arcade con forti fattori di casualità come F1, GT o Fortnite e qualcosa mi dice che esiste pure di peggio.
[U]Questo non è sport, sono solo ore di sedentarietà per nulla ![/U]
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