La Lega chiede 500 mila euro per videogioco che sbeffeggia Salvini

Un 23enne toscano ha realizzato un videogioco che parodizza certi aspetti della Lega e il modo di far politica del suo leader, Matteo Salvini.
di Rosario Grasso pubblicata il 27 Agosto 2015, alle 08:37 nel canale Videogames
164 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa certo che lo permetterei!Glieli spedisco e si arrangiano tra di loro!
Tieni conto che un biglietto d'aereo costa una frazione di un processo+soggiorno nelle nostre carceri.
Considera anche che certi extracomunitari pregano per poter essere giudicati qua per certi reati, visto che nel loro paese le carceri sono ben peggiori delle nostre, la giustizia ben più sommaria e le pene considerevolmente più gravi.
Se i marò fossero stati americani...
1) quali barconi?
2) gli indiani glieli avrebbero riportati a casa con tanto di scuse, essendo gli USA un paese che in fatto di politica estera scherza poco
Senza rancore.
Non so che film hai visto... Io rispondevo a fraussantin.
Io farei scontare la pena nel paese d'origine ai clandestini che commenttono reati. I carceri nei "paesi emergenti" non sono assolutamente a livello dei nostri.
Qui non abbiamo la pena capitale, l'ergastolo dura 21-31 anni, i processi durano troppo e spesso con pene insufficienti(ammesso che finiscano). Abbiamo pochi carceri, sovraffollati, che richiedono ciclicamente un indulto/svuotacarceri.
A prendere per il culo gli italiani è l'Italia in primis.
Il post precendente a quello citato lo condivido avrei anche informazioni, più precise, sulla situazione libica, ma non penso sia questo il luogo adatto.
Da sinistra a destra è satira, da destra a sinistra è mancanza di rispetto.
Mi ricordo bene a Ballarò due anni fa quando era ospite un poliziotto rumeno che aveva fatto notare quanto i criminali più pericolosi fossero fuggiti dalla Romania per andare in italia perché facilitati dalla giurisdizione reale (quella effettiva del "belpaese"
Ma è all'italiana, quindi una presa per il culo DI DEFAULT: nessuno si ricorda del permesso premio a Brusca (mafioso con tanti omicidi alle spalle, incluso il bambino sciolto nell'acido) dopo soli 5 anni di carcere?
Questa è una delle balle più grosse e ricorrenti da anni: se volessero realmente, le carceri ci sarebbero, eccome se ci sarebbero, perfino una striscia comica come Striscia qualche anno aveva fatto un ciclo specifico sul tema: almeno una decina di carceri o complete o semi-complete, totalmente inutilizzate. Inoltre, se già da allora, cioè ai tempi di quegli scoop sulle carceri disponibili, avessero iniziato a costruire, a quest'ora sarebbero disponibili altri luoghi detentivi. Quella delle carceri affollate è una balla colossale, la realtà è che non c'è alcuna volontà politica. Dimostrabile anche dall'omicidio stradale di cui tanti si riempiono la bocca solo in televisione e poi non si fa un cazzo.
No dai, è un paese spacciato, ormai da taaaaanto tempo.
Ecco, questa è una delle cose tra le più gravi che contraddistinguono 'sto cesso di paese: la questione dell'indulto è assolutamente da fantascienza, da non credere, semplicemente una follia. Dicevano che non uscivano quelli per reati più gravi, invece nel tempo non solo questi sono usciti, ma ci sono stati casi di omicidio a carico dei medesimi soggetti.
L'indulto italico è una degli aspetti più maledetti e vergognosi che si possano vedere, aggiungiamoci i permessi premio, gli esagerati sconti di pena per buona condotta, il rito abbreviato, pene alternative alla detenzione and so on (e tutto questo valido perfino per i pluri-omicida) ed ecco che ci ritroviamo ad essere presi per contaballe quando lo raccontiamo ad uno straniero occidentale.
Cristo Santo, fosse vero fosse Salvini il vero problema de 'sta baracca de Italia Saudita.
allora per tutti quelli convinti che i 2 marò abbiano ucciso un innocente o un non pirata; qui ho letto cose che mi fanno davvero paura ragazzi, punto primo i nostri marò erano a bordo della nave italiana come da legge straordinaria sulla pirateria che in alcune zone ad alto rischio prevede di avere a bordo apposite squadre militari o di polizia a difesa dell'equipaggio in caso di attacco, secondo la barca era si un peschereccio ma cmq è stato assodato che la nave italiana ha subitop colpi di ak47 e tale arma è stata trovata a bordo del peschereccio insieme ad altri tipi (2 pistole se nn ricordo male), terzo il fatto come provato dalle strumentazioni gps è avvenuto in acque internazionali per cui tutta questa manfrina è solo da condannare in quanto il caso fin da subito sarebbe dovuto passare x Bruxxelles.
A tutto ciò vanno aggiunti 3 fattori che purtroppo avvalorano la tesi che i marò sono stati solo un caprio espiatorio per altre motivazioni di stato: primo al momento del fatto c'erano le elezioni in india se non erro ha vinto la parte più conservatrice che ha usato il fatto come campagna elettorale, secondo l'india ci stà facendo pagare il casino degli elicotteri che gli abbiamo venduto tramite finmeccanica e che pubblicamente una certo politico italiano che inizia x B ha pubblicamente ammesso che abbiamo pagato mazzette affinché l'india decidesse di acquistare tali prodotti definendo tale pratica normale amministrazione ora se pure fosse una pratica usuale è comunque illegale, terzo gli accordi raggiunti con la famiglia del presunto pescatore erano validi ma il neo governo indiano eletto come ha capito che così avrebbero perso la faccia con i propri elettori (si li è un caso di stato molto di più che da noi perché loro lo pubblicizzano come un aggressione dell'occidente alla loro sovranità in casa) hanno fatto annullare l'accordo.
Ora volendo anche capire chi vuole "colpevolizzare" i marò non capisco come sia possibile come non ci sia unità su un fatto che coinvolge due connazionali che hanno solo svolto il loro lavoro e che da 3 anni sono in questo limbo perché formalmente una vera accusa non c'è e quindi sono trattenuti ingiustamente, solo questo dovrebbe renderci tutti unanimi ad essere tutti uniti a far fronte a questa ingiustizia, ma purtroppo molti commenti letti qui sono lo specchio dell'italia di oggi
- In acque internazionali non vige alcuna legge ma consuetudini. Parlare di omicido è quantomeno assurdo e denota anche una certa ignoranza, specie se si parla di acque infestate da pirati.
- A meno che non vi sia uno stato di guerra fra due stati, è la corte militare del paese di ORIGINE che deve giudicare i propri soldati.
Discorso chiuso. L'errore che dovrebbe costare il carcere è quello dell'ufficiale SUPERIORE dei due Marò che li ha consegnati agli indiani.
L'Italia dal canto suo avrebbe dovuto impostare una linea diplomatica tesa a una sentenza veloce e non a un "ridateceli!!", perché così sarebbe stato più facile impugnarla davanti al tribunale del mare e avrebbe avuto il sostegno di TUTTI gli stati del mondo visto che nessuno vuole vedere i proprio soldati giudicati da paesi "stile india".
Caso chiuso.
e se dormivano, come mai sulla nave su cui c'erano i maro' hanno trovato colpi di arma da fuoco, e sono state trovate dei kalashnikov sul mezzo dei "pescatori"? cosa pescavano con un ak47? i tonni?
e comunque non sarebbe certo la prima volta che i pirati fanno una cazzata, questi l'hanno fatta anche piu' grossa:
http://archiviostorico.corriere.it/...091008054.shtml
cioe' sti coglioni sono andati all'arrembaggio di una nave militare.
evidentemente per essere pirata non devi essere per forza furbo.
e comunque non sarebbe certo la prima volta che i pirati fanno una cazzata, questi l'hanno fatta anche piu' grossa:
http://archiviostorico.corriere.it/...091008054.shtml
cioe' sti coglioni sono andati all'arrembaggio di una nave militare.
evidentemente per essere pirati non devi essere per forza furbo.
Io sapevo che sulle "tonnare" avevano trovato un proiettile che ha impattato e sembrava di un ak47.
C'è tanta malainformazione .
Se avevano i fucili e avevano sparato lo avrebbbero dichiarato subito i maro che era legittima difesa.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".