John Carmack: i dispositivi mobile non saranno mai potenti come PC
Il guru tecnico di Oculus VR è intervenuto la scorsa settimana all'Oculus Connect, ribadendo comunque l'importanza dell'ecosistema mobile per la realtà virtuale
di Rosario Grasso pubblicata il 16 Ottobre 2017, alle 11:01 nel canale VideogamesOculus Rift
44 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFinché ci saranno continui miglioramenti all'hardware gli sviluppatori non avranno alcun interesse a perdere tempo con maggiori ottimizzazioni (perché che non ottimizzino è una balla colossale).
Quando i produttori di hardware rallenteranno causa (ovvia) morte della "legge di Moore", allora si sarà costretti a ottimizzare il più possibile per spremere meglio quello che c'è, come si faceva ai vecchi tempi.
Ma penso sarà necessario una decina d'anni al più, se non si troverà alcun modo per far migliorare le prestazioni dopo che avremmo raggiunto i limiti della miniaturizzazione col silicio. Per cui c'è ancora parecchio tempo.
La legge di Moore è una di quelle cose che ad ogni anno che arriva, muore l'anno prossimo, e intanto TSMC prevede già di iniziare a produrre a 3nm, figurati poi quando subentrerà in gioco l'utilizzo di più materiali in supporto al silicio. Fino all'introduzione di nuovi materiali più idonei.
A sua volta la dimensione dei transistor è, ovviamente, legata ai materiali. Alla fisica. E quindi in ultima analisi alla dimensione degli atomi, che sappiamo essere limitata.
Ergo: la legge di Moore è destinata inevitabilmente a morire, e succederà con le tempistiche che ho descritto prima, a giudicare dalla tabella di marcia dei processi produttivi (ovviamente se ci sarà sempre più difficoltà a scendere di dimensione, i tempi si allungheranno, e di conseguenza i benefici derivanti dall'adozione dei nuovi processi).
Cambiare materiali NON risolve assolutamente il problema. Tutt'altro, visto che l'atomo di Silicio non è poi così grande, mentre come sostituti del Silicio si parla di altri materiali basati, però, su elementi più pesanti & grandi.
Il Carbonio è più piccolo, ma non c'è molta differenza, e per giunta non sappiamo se potremo utilizzarlo come il Silicio per realizzare i transistor. Quindi anche qui non cambierà molto.
A sua volta la dimensione dei transistor è, ovviamente, legata ai materiali. Alla fisica. E quindi in ultima analisi alla dimensione degli atomi, che sappiamo essere limitata. La legge di Moore morirà un giorno ma penso che fra 20 anni ciò non sarà ancora avvenuto.
Ergo: la legge di Moore è destinata inevitabilmente a morire, e succederà con le tempistiche che ho descritto prima, a giudicare dalla tabella di marcia dei processi produttivi (ovviamente se ci sarà sempre più difficoltà a scendere di dimensione, i tempi si allungheranno, e di conseguenza i benefici derivanti dall'adozione dei nuovi processi).
Cambiare materiali NON risolve assolutamente il problema. Tutt'altro, visto che l'atomo di Silicio non è poi così grande, mentre come sostituti del Silicio si parla di altri materiali basati, però, su elementi più pesanti & grandi.
Il Carbonio è più piccolo, ma non c'è molta differenza, e per giunta non sappiamo se potremo utilizzarlo come il Silicio per realizzare i transistor. Quindi anche qui non cambierà molto.
In realtà si parlava già da 10 anni di nanotubi di grafene, salvo poi fuoriuscire numerosi rumors su nuovi materia sintetici derivati da esso e migliori.
Che non cambierà molto lo diceva qualche utente anche per la situazione x86, dove Intel doveva essere già al limite a livello di micro architettura, salvo poi annunciarne un altra nuova di zecca all'uscita di Ryzen.
Si ho letto solo il titolo
La corsa all'HW più potente ha un motivo, ossia la produttività che ogni utente ha necessità di raggiungere.
Usufruire di servizi online con l'aumentare delle utenze / richiesta finirebbe solamente a portare i gestori del servizio a puntare a ridurre al minimo le risorse a disposizione di ogni richiesta al maggior prezzo. Salvo poi dover essere costretto ad attendere i loro tempi bibblici per gli aggiornamenti HW dei servers e sottostare alle loro policy.
Ma questo è già una cosa diversa, e come dicevo non si sa ancora se sarà fattibile.
Le mie affermazioni, invece, riguardavano la Legge di Moore, e quindi la dimensione dei transistor, e direi che non c'è proprio nulla da fare se non prendere atto fra una decina d'anni lo scaling dei transistor sarà sostanzialmente finito.
Ero io quell'utente, e se non ricordo male rispondevo proprio a te. Comunque non ricordi bene, e francamente al momento non ho tempo né voglia di andare a cercare quel post.
Non puoi risolvere tutto così. Ci sono compiti che è meglio realizzare localmente, perché i tempi di risposta della rete sarebbero in ogni caso enormi.
Cioè il ritorno ai mainframe. Solo sotto steroidi.
E poi non vedo perché non dovrei avere la possibilità di fare le MIE elaborazioni in casa mia, senza mandare roba in giro per Internet.
Le mie affermazioni, invece, riguardavano la Legge di Moore, e quindi la dimensione dei transistor, e direi che non c'è proprio nulla da fare se non prendere atto fra una decina d'anni lo scaling dei transistor sarà sostanzialmente finito.
In teoria l'anno scorso è stato prodotto un transistor da 1nm, considerando TSMC che vuole già produrre a 3nm direi che 10 anni sono pochi.
E il tutto sperando che l'asticella del limite nel frattempo non si sposti ulteriormente.
Parlando del grafene nessuno sà con certezza se è fattibile o meno però di certo è poco probabile che non lo sia, questo mistero serve solo a puro scopo commerciale per poter continuare ad attingere il più possibile dal silicio economicamente parlando, così come la situazione automobilistica. Quando arriverà il momento dubito che i produttori verranno colti impreparati a lungo.
Detto questo il discorso era più improntato sui limiti dell'IPC per core dei prodotti x86, dove non mi sembra che la miniaturizzazione sia sempre stata la protagonista di tutto.
Sempre tenendo conto della Legge di Moore, se la dimensione dei transistor si dimezza ogni due anni, vuol dire che in 10 anni diventerà 1/32.
Inoltre TSMC misura diversamente i transistor. Al contrario di Intel.
Quest'ultima ha parlato di scendere a 5nm, ed eventualmente 3nm. Direi che dovremmo esserci col 1/32 di cui sopra.
Anche perché un atomo di Silicio ha un diametro di 0,42nm, ma non è che si potrà raggiungere questo limite: ci sono sempre gli effetti quantistici che diventano via via sempre più dominanti, fino a quando sarà fisicamente impossibile realizzare un transistor proprio a causa loro. Ecco perché le previsioni si fermano a 3nm (SE ci arriveremo).
Ne dubito, se le dimensioni degli atomi rimangono le stesse.
Sono tanti, ma veramente tanti anni che ne parla. Io ormai aspetto prove concrete, perché i proclami sono troppo facili.
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