Il rivale di Ouya è il nuovo fenomeno su Kickstarter

Una nuova micro-console basata su Android è diventata il fenomeno del momento sul sito di crowdfunding Kickstarter.
di Rosario Grasso pubblicata il 04 Gennaio 2013, alle 14:58 nel canale VideogamesAndroid
40 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info"Le condizioni di utilizzo di Kickstarter prevedono che gli autori corrispondano per intero ai sostenitori i premi previsti dal progetto e che rimborsino i sostenitori ai quali non fosse possibile corrispondere i premi. (...) Abbiamo definito queste condizioni con l'intenzione di creare per gli autori l'obbligo legale di portare a termine i propri progetti e di dare la possibilità ai sostenitori di ricorrere [alle vie legali] se gli autori non rispettano questo obbligo. Ci auguriamo che i sostenitori si avvalgano di questa clausola solo nei casi in cui sono convinti che l'autore non si sia impegnato in buona fede a completare il progetto e a rispettare gli impegni."
Non è tanto il provare la malafede quanto l'essere convinti, da parte degli utenti, che ci sia stata; poi ovviamente se vai in tribunale dovrai dimostrarlo, ma questo è un altro discorso.
Quel che dice il testo sopra è che chi chiede i soldi è obbligato legalmente a dare i premi e portare a termine il progetto. Dice "rimborsare" esplicitamente solo per i premi (fra l'altro, secondo me, solo per non ripetersi), poi parla di ricorrere alle vie legali: a questo punto puoi cercare di ottenere un rimborso (cosa più semplice e sensata), oppure, forse, l'obbligo di portare a termine il progetto, ma se non ci sono soldi e chi doveva portarlo a termine non l'ha fatto prima, sarà ben difficile che lo faccia semplicemente perché gli viene ordinato.
Basta che come progetto non ci metti il tuo faccione
Non è tanto il provare la malafede quanto l'essere convinti, da parte degli utenti, che ci sia stata; poi ovviamente se vai in tribunale dovrai dimostrarlo, ma questo è un altro discorso.
Quel che dice il testo sopra è che chi chiede i soldi è obbligato legalmente a dare i premi e portare a termine il progetto. Dice "rimborsare" esplicitamente solo per i premi (fra l'altro, secondo me, solo per non ripetersi), poi parla di ricorrere alle vie legali: a questo punto puoi cercare di ottenere un rimborso (cosa più semplice e sensata), oppure, forse, l'obbligo di portare a termine il progetto, ma se non ci sono soldi e chi doveva portarlo a termine non l'ha fatto prima, sarà ben difficile che lo faccia semplicemente perché gli viene ordinato.
Basta che come progetto non ci metti il tuo faccione
il problema e' che senza uno studio di fattibilita' obbligatorio e' quasi impossibile dimostrare la malafede tranne nel caso uno non si e' intascato i soldi e se li e' spesi in mignotte
Mah, se uno ha fatto il proprio dovere ci deve essere non solo documentazione (ricevute dei beni acquistati e pagamenti effettuati) ma anche una prova tangibile del lavoro fatto, software in beta o razzo semicostruito che sia.
Non è tanto il provare la malafede quanto l'essere convinti, da parte degli utenti, che ci sia stata; poi ovviamente se vai in tribunale dovrai dimostrarlo, ma questo è un altro discorso.
Quel che dice il testo sopra è che chi chiede i soldi è obbligato legalmente a dare i premi e portare a termine il progetto. Dice "rimborsare" esplicitamente solo per i premi (fra l'altro, secondo me, solo per non ripetersi), poi parla di ricorrere alle vie legali: a questo punto puoi cercare di ottenere un rimborso (cosa più semplice e sensata), oppure, forse, l'obbligo di portare a termine il progetto, ma se non ci sono soldi e chi doveva portarlo a termine non l'ha fatto prima, sarà ben difficile che lo faccia semplicemente perché gli viene ordinato.
Basta che come progetto non ci metti il tuo faccione
"i premi" sono definiti da te che proponi, non deve essere niente di specifico. Posso proporre una raccolta fondi per realizzare una cascatella da giardino e come premio inviare le prime 10 foto ai finanziatori.
lo studio di fattiblita' serve per sapere se quello che vuoi fare si puo fare oppure non si puo fare dal punto di tecnologico e pratico quindi non c'entra niente metterci impegno o altro vuol dire che se non si puo fare non si fara' , lo so che nel caso del software si puo far tutto quindi non ci sono vincoli tecnologici pero per tutti i progetti manifatturieri dovrebbe essere obbligatorio una verifica della fattiblita'
OK, ma a questo punto mi sono perso... in che modo c'entra col fatto che se non porti a termine il progetto/non fornisci i premi dovresti rimborsare?
Siamo d'accordo, se i termini sono "devo costruire un razzo" non devi rimborsare nessuno. Se invece sono "costruisco un razzo e lo mando sulla luna" allora se esplode chi ha finanziato, legalmente, potrebbe anche chiedere il rimborso; se poi chi l'ha costruito ce l'ha messa tutta ed è stato un incidente imprevedibile, probabilmente nessuno lo chiederà, e Kickstarter starà dalla parte del costruttore di razzi... come è giusto che sia.
D'altronde poco tempo fa avevo letto di un tizio che doveva sviluppare un gioco e s'è trovato senza programmatori, e quando ha offerto il rimborso a chi lo volesse, la maggior parte della gente ha risposto "per $10 posso benissimo aspettare"; evidentemente c'è molta gente che lo considera effettivamente un investimento con un certo rischio e un risultato incerto.
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