I Am Jesus Christ è il nuovo videogioco in cui si interpreta Gesù Cristo

I Am Jesus Christ è un gioco di simulazione ispirato dal Nuovo Testamento della Bibbia in cui il giocatore veste i panni di Gesù Cristo e, in un ambiente molto realistico, esegue miracoli e cura le persone
di Rosario Grasso pubblicata il 09 Dicembre 2019, alle 10:01 nel canale VideogamesSteam
342 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn particolare hai scelto i cattolici. Quelli delle crociate, delle torture, dei roghi e massacri vari per "trovare una risposta positiva e ottimista ai problemi etici e sociali della societá."
E bada bene, tutto questo lo hai scelto dopo aver soppesato attentamente tutti i culti e le filosofie religiose esistenti. Non certo perchè sei nato per caso in un paese cattolico e ti hanno riempito la testa di scemenze cattoliche si da quando eri un poppante.
Bello. Non fa una piega.
Su questa parte devo per forza di cose essere d'accordo.
Come in tutte le cose della vita (ivi compresa la politica per rimanere molto terra-terra), non si può accettare l'unica proposta che viene fatta come unica soluzione.
Quante persone che oggi professano una delle tre grandi religioni monoteiste si è mai posta il problema di informarsi sulle altre?
Nella natura umana dovrebbe essere insito il bisogno di conoscenza unito alla curiosità e alla risoluzione dei dubbi.
Invece in alcuni casi ci troviamo davanti alla scelta obbligata di questo o quel credo, senza possibilità di porsi anche solo delle domande perchè tutto va accettato come un dogma e la nostra possibilità di scelta deriva solo dal luogo e dalle radici familiari/sociali nelle quali cresciamo.
Bada bene, io ti sto comunicando ciò che ti direbbe un teologo cristiano.
Tieni presente però, che tutte le diatribe e incomprensioni nascono da un equivoco frequente: si tende a mischiare un'ipotetica intelligenza creatrice con le religioni, che sono solo un goffo tentativo di spiegare Dio.
Dio non significa religione, che spesso sfrutta le debolezze umane a proprio tornaconto.
Dio credo vada oltre ogni religione e comprensione umana.
Io non vedo niente, mi limito a studiare quello che ci è stato tramandato.
E lì è spiegato bene cosa si intende per "male".
Del resto io mica contesto l'esistenza di Dio, sostengo solo che così come ci è stato raccontato non può essere.
Io non prendo in giro nessuno, ma mi piacerebbe leggere una coerenza nelle risposte (anche in quelle che non condivido).
Prima hai detto e ti cito testualmente:
[QUOTE=fra55] Forse non è
In questa parte sostieni che vi siano altri libri oltre alla Bibbia che possano spiegare cosa sia Dio.
Poi in questo altro passaggio dici il perfetto contrario:
Solo a me sembra che tu sia contradditorio?
Dio viene spiegato nella Bibbia o anche in altri testi?
Assunto il fatto che io vorrei avere una dimostrazione senza citare un libro scritto da chi deve giustificare le proprie idee (chiamala fede se preferisci).
Altrimenti con la stessa logica, posso asserire che sia lecito pensare che Harry Potter sia reale solo perchè ci sta un libro che ne racconta le gesta.
E se qualcuno mi chiede di portargli un altro esempio delle mie idee, io mi limito a rispondere: "Le prove le puoi trovare nel libro di J. K. Rowling".
Ed è questo che porta un "diversamente cristiano" a non sopportare il cristianesimo. Il fatto che le loro credenze e convinzioni influenzino, spesso negativamente, tutti gli altri.
Quindi, o credenti, avete tutto il diritto di credere in ciò che volete, ma non prendetevela se qualche ateo vi guarda male, non è colpa vostra, ma di quelli che gestiscono e hanno gestito il vostro credo...
Cmq per me potete credere in tutte le baggianate che volete (che poi, vi siete creati una religione che non è più cristiana ma una" faccio un po' come razzo mi pare"
Questo in effetti è un grandissimo limite che però credo sia soprattutto della nostra nazione che ipocritamente continua a sostenere di non essere governata dalla religione.
Se io prima di tutto cittadino italiano voglio decidere di porre fine alla mia vita e chiedo allo Stato di darmi questa possibilità (ed esiste magari la legge), non comprendo per quale ragione un'altra persona contravvenendo alle leggi di quello stesso stato (che gli paga anche lo stipendio) possa arrogarsi il diritto di impormi la sua scelta religiosa.
In questo caso bisognerebbe comprendere bene se il diritto di credo possa di fatto andare a limitare il diritto di altre persone di vedere esercitato un proprio diritto fondamentale.
Lo stesso discorso ovviamente può essere esteso all'aborto.
Nessuno qui nega a qualcuno di avere una fede, ma allo stesso tempo l'esercizio dei suoi dettami non può interferire con le leggi dello stato dove questa viene professata.
Io da ateo devo rispettare di avere simboli religiosi anche in luoghi pubblici (non mi cambia la vita vederli o meno), ma chi invece crede in una religione pretende che io ne segua indirettamente i suoi dogmi imponendomi le sue scelte.
Non solo é offensivo definitle "baggianate", é irrazionale considerare una "imposizione" l'obiezione di coscienza. Non c'é bisogno di credere in un dogma o una religione per opporsi all'uccisione di un essere umano.
Sono d'accordo sul principio comunque: nessun argomento fideistico deve essere usato nello stipulare le leggi di un paese laico.
Ma dai. Quindi hai pensato che un dio feroce e vendicativo che massacra intere popolazioni con piaghe ed eventi cataclismici sia la migliore scelta tra le migliaia di culti esistenti.
In particolare hai scelto i cattolici. Quelli delle crociate, delle torture, dei roghi e massacri vari per "trovare una risposta positiva e ottimista ai problemi etici e sociali della societá."
E bada bene, tutto questo lo hai scelto dopo aver soppesato attentamente tutti i culti e le filosofie religiose esistenti. Non certo perchè sei nato per caso in un paese cattolico e ti hanno riempito la testa di scemenze cattoliche si da quando eri un poppante.
Bello. Non fa una piega.
Si, postulare un Creatore increato é razionale - piú di assumere che tutto esista senza ragione alcuna - e il fatto che un concetto simile sia stato pensato da persone ignoranti nel passato non cambia questo.
Gli errori dei miei confratelli del passato - tra i quali certamente NON annovero le crociate - non derivano certo dalla dottrina, ma dalle condizione socio-politiche del loro tempo.
Trovo anche il tuo atteggiamento poco rispettoso. Se continui su questo tono non credo vorró continuare questa discussione.
No, solo quelle principali. In particolare Ebraismo e Islam.
Alcuni libri del Vecchio Testamento non li ho letti per intero, ma ne ho letto l'esegesi.
Il Corano l'ho letto nella sua interezza (é relativamente breve), e in alcuni passaggi ho letto l'adattamento inglese di diversi autori - Yusuf Ali, Picardo, Pickthal e Shakir. Ho anche letto la maggior parte degli Hadith Sahih (Bukhari, Muslim, Abu-Dawud) e la biografia di Maometto di Ibn Ishaq, la Siraat Rasul Allah.
Oltre ad altre esegesi Islamiche assortite, sia da Islamici che da Islamo-critici.
Non ho letto _tutto_ il Talmud.
Si, e la tua presuntuosa affermazione mostra che tu per primo non conosci l'esegesi Cristiana.
Il Vecchio Testamento non ha una rilevanza di primo piano per i Cristiani.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".