Google Stadia Gen 2: nuovo hardware e machine learning per migliorare il servizio

Con l'uscita (Covid-19 permettendo) di Xbox Series X e PlayStation 5, Google dovrà aggiornare i propri server Google Stadia per competere con Sony e Microsoft. Qualche indiscrezione lascia pensare che stia lavorando a una Gen 2 di Stadia.
di Rosario Grasso pubblicata il 27 Aprile 2020, alle 12:41 nel canale VideogamesGoogleStadia
Google non molla e, nonostante il difficoltoso lancio della prima generazione, sta lavorando su un potenziamento di Google Stadia. Secondo quanto ha riferito StadiaCast, una fonte affidabile quando si tratta di indiscrezioni sul servizio di cloud gaming di Google, uno sviluppatore avrebbe rivelato di essere al lavoro, così come altri suoi colleghi, sulla Gen 2 di Stadia.
Google sembra intenzionata a fornire gli strumenti che possano consentire agli sviluppatori di sfruttare al meglio il nuovo hardware e di offrire esperienze di gioco superiori rispetto a quelle consentite dalla prima generazione, limitata da una serie di problemi tecnici e da un catalogo titoli insufficiente (oltre al business model contorto).
Naturalmente c'è una sfida con gli altri proprietari di piattaforme di gioco: Microsoft e Sony stanno per lanciare le loro nuove console quest'anno, Xbox Series X e PlayStation 5, e Google dovrà assicurarsi di avere hardware altrettanto competitivo nei propri datacenter. Il suo vantaggio è ovviamente di non richiedere ai giocatori l'acquisto di nuovo hardware.
Secondo una fonte separata, Google starebbe allo stesso tempo lavorando su una piattaforma di machine learning al fine di facilitare lo sviluppo di videogiochi per Stadia. Si tratta del cosiddetto Project Chimera, una soluzione di apprendimento automatico di Google che potrebbe essere utilizzata dai piccoli team indipendenti per sviluppare enormi titoli open world senza compromessi in termini di portata e dettagli. "E se un team di 14 persone potesse creare un mondo della portata di World of Warcraft?" ha detto Erin Hoffman-John, head of creative for R&D di Stadia, a MCVUK. "Questi lavori prevedono la creazione di contenuti ripetitivi: si tratta di impiegare il 70% del lavoro nella creazione di contenuti e il 30% per il codice".
Project Chimera è una GAN (Generative Adversarial Network), funzionalmente simile a ESRGAN, una rete neurale che i modder hanno utilizzato per migliorare le texture dei vecchi giochi. Il progetto Chimera ha tuttavia applicazioni molto più ampie. Addestrando il bot di intelligenza artificiale su regole di gioco, risorse e gameplay, gli sviluppatori saranno in grado di utilizzare la rete neurale per generare spazi del mondo di gioco, NPC e missioni.
Hoffman-John ha anche detto che gli sviluppatori potrebbero sfruttare il machine learning per il debug dei loro giochi. Il sistema, infatti, potrebbe potenzialmente fornire ai piccoli team di sviluppo feedback su bug e problemi di bilanciamento, che normalmente richiedono centinaia di beta tester. Project Chimera dunque potrebbe essere un'altra importante freccia all'arco di Google per migliorare Stadia, anche se rimangono ignote le tempistiche per la disponibilità della tecnologia.
Intanto, una boccata d'ossigeno per Stadia arriva dopo l'accesso libero per due mesi.
6 Commenti
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Ho paura che sia difficile creare una serie di casistiche sufficienti su cui addestrare una rete neurale.
Detto ciò, sarebbe comunque uno dei game changer più importanti nella storia del videogioco, se mai l'AI riuscisse a democratizzare la produzione di contenuti di intrattenimento (non sol ogiochi), sarebbe una rivoluzione incredibile.
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Totalmente inutile poi se quei pochissimi titoli interessanti che sono presenti in catalogo sono già posseduti dall'utente su altre piattaforme, e per giunta i loro titoli devono per forza essere acquistati dal loro store dove costano un salasso !
Senza contare che aldilà dell'HW montato il dettaglio ed il frame rate dei giochi è deciso a fronte di occupare il minor num di risorse possibili, basti vedere come gira Destiny 2, che su una Vega56 in locale si esprime molto meglio di quanto offerto da quest'ultima su Stadia.
Questo servizio è solamente patetico e l'unico motivo per cui si parla è perchè è uscito per primo.
Cosa caspita serve poi lo streaming in 4k se i titoli non solo non girano in 4k ma addirittura sono afflitti dai limiti della compressione video che li deturpa ulteriormente in termini di nitidezza ?
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