Giochi a 90 euro? Secondo un ex dirigente di PlayStation 'sono comunque un grande affare'

Secondo l'ex dirigente di Sony Computer Entertainment, Shuhei Yoshida, anche al prezzo di 90 euro alcuni giochi rimangono un ottimo acquisto se si considera la quantità di intrattenimento che offrono rispetto agli altri media del settore
di Vittorio Rienzo pubblicata il 19 Maggio 2025, alle 12:01 nel canale VideogamesNintendoNintendo Switch
Uno degli argomenti più discussi alle soglie del lancio di Switch 2 è indubbiamente il costo dei giochi. Nintendo ha deciso di alzare l'asticella portando alcuni titoli a un prezzo di 90 euro (80 dollari per gli USA), ma secondo l'ex dirigente di Sony Computer Entertainment (SIE), Shuhei Yoshida, la responsabilità di scegliere quali giochi valgano quel prezzo è degli utenti.
In buona sostanza, Yoshida ritiene che un prezzo di 90 euro rimanga comunque conveniente per alcuni titoli. Si riferisce in particolare alle produzioni ad alto budget e, più in generale, ai titoli che offrono tante ore di gioco rispetto ad altre forme di intrattenimento.
"Mi sembra che più ci avviciniamo al lancio di Switch 2 a giugno e ai giochi da 80 dollari annessi, più le persone litighino su cosa valga o meno la pena acquistare" ha spiegato Yoshida in un'intervista con Critical Hits. "Non credo che ogni gioco debba avere lo stesso prezzo. Ogni titolo ha un valore diverso, anche in base alle dimensioni del budget. Credo che spetti all'editore, o agli sviluppatori che si autopubblicano, scegliere il prezzo del loro prodotto in base al valore che ritengono di apportare".
Insomma, secondo Yoshida il costo dei giochi non dovrebbe essere fisso, ma dovrebbe variare di volta in volta un po' come in qualsiasi altra categoria di prodotti (anche software). D'altronde, quando si acquista un videogioco, non si acquisisce la proprietà di un bene, ma la licenza per utilizzarlo. Così come ogni altra applicazione, quindi, sarebbe giusto che il costo per la licenza vari da prodotto a prodotto.
"In termini di prezzo effettivo di 70 o 80 dollari, per i giochi davvero grandi, credo che si tratti comunque di un grande affare se si pensa alla quantità di intrattenimento che i giochi migliori, di alta qualità, offrono alle persone rispetto ad altre forme. Se le persone scelgono con attenzione come spendere i propri soldi, non dovrebbero lamentarsi".
Nel frattempo, Nintendo, ha condiviso i primi dettagli sugli aggiornamenti che miglioreranno i giochi di Switch quando eseguiti su Switch 2. Al momento, sono state diffuse solo le informazioni sugli aggiornamenti gratuiti che saranno disponibili a partire dal 5 giugno, ovvero dal giorno di lancio di Switch 2.
Si tratta chiaramente di miglioramenti marginali come l'adattamento al nuovo display di Switch 2 e il supporto HDR. Aggiornamenti che, a differenza di quelli a pagamento, non aggiungono alcun contenuto. Naturalmente, dato che alcuni titoli saranno riproposti nell'edizione "Switch 2 Edition" sempre al D1, ci aspettiamo di scoprire maggiori dettagli sugli update a pagamento nei prossimi giorni.
Di seguito l'elenco dei giochi che saranno aggiornati gratuitamente:
- ARMS
- Big Brain Academy: Brain vs Brain
- Captain Toad: Treasure Tracker
- Clubhouse Games: 51 Worldwide Classics
- Game Builder Garage
- New Super Mario Bros. U Deluxe
- Pokémon Scarlatto / Violetto
- Super Mario 3D World + Bowser's Fury
- Super Mario Odyssey
- The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom
- The Legend of Zelda: Link's Awakening
28 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon vorrei diventare volgare.
Grazie.
E spetta a me scegliere il prezzo giusto di acquisto
Quindi via, li si aspetta sempre ai soliti 5€
Quindi via, li si aspetta sempre ai soliti 5€
Sempre troppo in proporzione. Per 15 dòlla vado "a divertirmi" con la ragazzetta Coreana fuori dalla caserma quando sono in licenza !
E comunque mamma dice che più di 5 dòlla non devo spendere...
Sto tizio ha scoperto l'acqua calda
E fortunatamente da qualche anno almeno una parte dell'utenza si è resa conto di come le produzioni videoludiche sono realizzate solo per cercare di intercettare quella che si "pensa" sia l'utenza più ampia possibile, e non per realizzare un buon videogioco.
D'altro canto ci sarà un motivo se in questi ultimi tempi i migliori videogiochi usciti (nonchè più apprezzati con risultati insperati) sono tutte produzione indipendenti, a budget inferiori di un Tripla A e da parte di SH spesso nate da poco o comunque formatesi da appassionati veri dei videogiochi (giusto per citare gli ultimi due: Kingdom Come Deliverance 2 ed Expedition 33.).
E se un Expedition 33 viene venduto a 50 euro, se si parla di "qualità" come parametro di riferimento, caro il mio Shuei Yoshida, allora un gioco come (esempio) Assassin's Creed Shadow dovrebbe essere venduto a 20 euro, non a 70-80 come invece succede.
Poi certo: se fai un gioco enorme che ti dura 200 ore, è chiaro che ci hai infilato una marea di roba (quindi maggior lavoro, maggiori risorse necessarie e quindi maggior investimento cui rientrare), ed è ovvio che poi questo si rifletta su un prezzo maggiore.
Ma la bontà di un videogioco non è data dalle ore che ci passi, ma di "come" le passi quelle ore. Soprattutto considerando che molti dei "riempitivi" sono spesso fuffa inutile messa li solo a giustificare tale lunghezza.
Poi le persone possono, giustamente, lamentarsi se ritengono il loro acquisto non in linea con le aspettative. Certo, previo il fatto che nel 95% dei casi non hanno affatto attenzione quando spendono i loro soldi
Qui siamo ai soliti discorsi. Il produttore cerca sempre la quadratura del cerchio cercando di far collimare il meglio possibile: l'investimento monetario, quale profitto si vuole ottenere, in che modo si possa compenetrare il più possibile il mercato.
E in tutto questo quello che viene spesso sacrificato sarebbe il quarto elemento: la qualità del videogioco. Ma quella interessa al massimo ai programmatori e gli appassionati che lavorano nel settore, non certo al publisher di turno che vede il videogioco solo come un prodotto che sia il più vendibile possibile con la marginabilità più alta possibile.
Un gioco per come la vedo io può valere ANCHE 80-90 euro... ma deve essere davvero un gioco che merita. E in questi ultimi 10 anni a spanne (a memoria) mi sento di dire che giusto un paio potevano pensare di essere tali da valere quella cifra (BG3 e Zelda: BotW). Fine.
Qui invece fioccano giochi da 70-80 (e a breve 90) euro come le noccioline, quando un buon 90% di quella roba neanche alle fiere dell'usato a 5 euro meriterebbe di stare
Fortuna gli studi indipendenti e nuovi degli ultimi anni, nonchè il mercato asiatico (non giapponese) che sta proponendo roba interessante.
Non ho figli, pertanto non posso esprimermi sul presente. Ma ti posso raccontare un fatto del passato ... nella prima metà del '92 ero in "trattativa" con il genitore per "ottenere" un Amiga; era quasi fatta, poi c'è stato il prelievo forzoso sui conti correnti effettuato dal Governo. Sono rimasto con il C64 fino ad anni '90 inoltrati
Quindi, immagino che anche i giovini di oggi siano in grado di sopravvivere anche senza ricevere il gioco da novanta euro !
Sempre in tema "ricordi" ricordo che negli anni '90 quando andavo alla Metro con i miei genitori trovavo i giochi anche a 80.000 lire... solo che le confezioni erano ben diverse da oggi
80mil lire al gioco, con stipendi da 2 milioni di lire minimo
oggi dovrebbe essere 80€ a gioco e stipendio da 2000€
sia ben chiaro, non è una prescrizione medica, però non ci raccontiamo niente di nuovo
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