GameStop, dipendenti lasciano il negozio: "Non siamo rispettati, spendete i vostri soldi altrove"
I dipendenti di un negozio GameStop hanno deciso di abbandonare il posto di lavoro, esortando i clienti a spendere i loro soldi altrove. Il curioso caso del Gateway Mall di Lincoln, Nebraska, ha riportato alla luce le pessime condizioni a cui sono sottoposti i lavoratori della catena americana.
di Pasquale Fusco pubblicata il 09 Giugno 2022, alle 09:01 nel canale VideogamesGameStop
282 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMi stai dicendo che da qualche parte ci sono obblighi da rispettare sul fatto che un dipendente debba lavorare 7 giorni su 7, sforando nel contempo le usuali 40 ore previste dai contratti nazionali? Che questa cosa è generalizzata a tutti i dipendenti di tutti gli esercenti presenti in Italia?
Cioè: non ho problemi a sottolineare il fatto che ogni persona dovrebbe avere i propri tempi e spazi per gestire se stessi e la propria eventuale famiglia. Non discuto sul fatto che esistono situazioni in cui ci sono vere e proprie forme di sfruttamento, le quali però sono sanzionabili a termini di legge ma nelle quali spesso è proprio chi subisce il sopruso che tace e incassa (vedi sopra, spesso più per paura di conseguenze poco piacevoli). E purtroppo vanno messe in preventivo situazioni nelle quali sei "costretto" davvero a lavorare ben più del dovuto... ma perchè banalmente chiudi baracca e burattini e rimani senza quel lavoro.
Qui però state dipingendo uno scenario nel quale sembra che 3 milioni di persone si fanno tipo 60-70 ore alla settimana lavorando 7 giorni su 7 vita natural durante, subendo soprusi e con delegittimazioni di diritti garantiti per legge e quasi sicuramente per contratto.
Non è neanche questione di non scandalizzarsi: io per primo non ho mai avuto esigenze di "andarmi a comprare le mutande la domenica" o di dover aspettare una spedizione per lunedì anzichè riceverla il sabato o la domenica. Ma se uno entra e legge i commenti sembra che improvvisamente questo è un paese dove regna lo schiavismo.
Senza dimenticare che quello che dicono altri non è affatto sbagliato: perchè proprio perchè la maggior parte della gente lavora durante la settimana, e in alcuni casi vedendosi occupata tutta la giornata, gioco forza per molte cose trova il tempo o il modo di occuparsene proprio nei giorni di week-end, o vedersi bruciare giorni di ferie per cose sulla carta banali da risolvere.
Io qua vedo solo un'estremizzazione di situazioni che esistono, sono problematiche ma che fate apparire come se fossimo al tempo dell'antica Roma.
No! per chi lavora negli esercizi commerciali in particolare nei centri commerciali, ti vengono turnate 40 ore di lavoro. le 8 ore di Sabato e le 8 di Domenica ci sono sempre, mentre i riposi variano tra Lunedì e Venerdi, molto spesso hai un solo giorno di riposo completo perché in due giorni (sempre tra Lunedì e Venerdì fai 4 ore)
le 40 ore sono quelle ufficiali nei centri commerciali perché devi rispettare un orario di 12 ore (10-22) egli orari sono stabiliti dal centro commerciale non dai singoli negozi che sono costretti a rispettarli. Quindi ovviamente servono dei turni. 1 turno da 8 e uno da 4 e copri le 12 ore.
Nei negozi in strada si apre 8 ore proprio per coprire con un turno unico il lavoro. per esempio dalle 10 alle 19 o dalle 10.30 alle 19.30 con un ora di pausa a turno.
Ma le 40 ore le vai a superare perché non vengono pagati i tempi di apertura (devi aprire prima dell'orario di apertura, accendere, le luci, pulire a terra, ecc) e soprattutto alla chiusura, la gente una volta entrata poco prima della chiusura, non puoi cacciarla e poi devi cmq rimettere a posto gli scaffali e le vetrine, la chiusura di cassa ecc ecc.
Per esperienza della mia compagna che faceva sia apertura che chiusura si lavora una mezz'ora in più per ciascuna, non retribuita.
Diverso il discorso di Bar e Ristoranti. Invece di far fare 6 turni di 6 ore e 20 minuti come prevede il contratto per camerieri e porta piatti (liv 4 e 5 del CCNL commercio) Gli fanno un part-time di 20h a settimane e poi lavorano tutti i turni del ristorante, e si occupano anche della pulizia della sala che non dovrebbe essere il compito loro. in poche parole ti pagano 700€ in busta paga più qualcosa in nero e le mance (come se le mance fossero parte del salario) per aumentare la busta, specialmente per gli stagionali, ti danno insieme allo stipendio tredicesima, 14a, ferie, permessi e tfr. Così arrivi a 1000€ di netto e con nero e mance a 1500€ (che è lo stipendio che poi spacciano sui social).
Anch'io personalmente sono passato per i lavori stagionali, come abbiamo fatto in tanti e mi facevo il mazzo, lavora anche 14 ore in un giorno ma mi pagavano 200'000L al giorno nella seconda metà degli anni '90, 100'000 in più pagati sul momento per le Domeniche e per Ferragosto, tutti in nero, tutti i giorni senza riposi. Mi facevo il mazzo per tutto Agosto, ma tornavo a Roma con 6 milioni e 700'000 L.
Detto questo i centri commerciali alla domenica, a meno che non sia questione vitale, li evito !
C'è da fare la fila ad inziare dal parcheggio, poi dentro un miliardo di persone e altra interminabile fila alla cassa !
Quanto a lavori che danneggiano in qualche modo la tua vita sociale e/o il fisico, ora non mi posso certo lamentare, ma a vent'anni quando ho iniziato, lavoravo all'installazione e manutenzione delle linee elettriche a bassa e media tensione, si lavorava ovviamente all'aperto, estate sotto il sole e inverno con neve e ghiaccio e non era finita in quanto erano previsti turni di reperibilità e non esistendo i cellulari, dovevi stare sempre in casa, e pronto in quanto se arrivava la chiamata, entro trenta minuti dovevi prendere servizio, e solitamente non succedeva in momenti tranquilli, ma in caso di pioggia neve o altri eventi.
E non era una dittarella, in quanto a gestione comunale..
Eppure sia io sia i miei colleghi del tempo siamo sopravvissuti!
anche a me la stessa cosa quando facevo manutenzione alle stazioni radio e avevo una settimana di reperibilità al mese. Da una parte è molto meglio di lavorare fisso sabato e domenica perché cmq sono riuscito a fare molto spesso quello che volevo la domenica sebbene fossi reperibile e allo stesso tempo tra reperibilità e straordinari di quella settimana mi entravano 700€ nette in più. Niente a che vedere con il 15% di maggiorazione del commercio per chi lavora la domenica
Mi stai dicendo che da qualche parte ci sono obblighi da rispettare sul fatto che un dipendente debba lavorare 7 giorni su 7, sforando nel contempo le usuali 40 ore previste dai contratti nazionali? Che questa cosa è generalizzata a tutti i dipendenti di tutti gli esercenti presenti in Italia?
Cioè: non ho problemi a sottolineare il fatto che ogni persona dovrebbe avere i propri tempi e spazi per gestire se stessi e la propria eventuale famiglia. Non discuto sul fatto che esistono situazioni in cui ci sono vere e proprie forme di sfruttamento, le quali però sono sanzionabili a termini di legge ma nelle quali spesso è proprio chi subisce il sopruso che tace e incassa (vedi sopra, spesso più per paura di conseguenze poco piacevoli). E purtroppo vanno messe in preventivo situazioni nelle quali sei "costretto" davvero a lavorare ben più del dovuto... ma perchè banalmente chiudi baracca e burattini e rimani senza quel lavoro.
Qui però state dipingendo uno scenario nel quale sembra che 3 milioni di persone si fanno tipo 60-70 ore alla settimana lavorando 7 giorni su 7 vita natural durante, subendo soprusi e con delegittimazioni di diritti garantiti per legge e quasi sicuramente per contratto.
Non è neanche questione di non scandalizzarsi: io per primo non ho mai avuto esigenze di "andarmi a comprare le mutande la domenica" o di dover aspettare una spedizione per lunedì anzichè riceverla il sabato o la domenica. Ma se uno entra e legge i commenti sembra che improvvisamente questo è un paese dove regna lo schiavismo.
Senza dimenticare che quello che dicono altri non è affatto sbagliato: perchè proprio perchè la maggior parte della gente lavora durante la settimana, e in alcuni casi vedendosi occupata tutta la giornata, gioco forza per molte cose trova il tempo o il modo di occuparsene proprio nei giorni di week-end, o vedersi bruciare giorni di ferie per cose sulla carta banali da risolvere.
Io qua vedo solo un'estremizzazione di situazioni che esistono, sono problematiche ma che fate apparire come se fossimo al tempo dell'antica Roma.
DOPPIO
Mi stai dicendo che da qualche parte ci sono obblighi da rispettare sul fatto che un dipendente debba lavorare 7 giorni su 7, sforando nel contempo le usuali 40 ore previste dai contratti nazionali? Che questa cosa è generalizzata a tutti i dipendenti di tutti gli esercenti presenti in Italia?
Cioè: non ho problemi a sottolineare il fatto che ogni persona dovrebbe avere i propri tempi e spazi per gestire se stessi e la propria eventuale famiglia. Non discuto sul fatto che esistono situazioni in cui ci sono vere e proprie forme di sfruttamento, le quali però sono sanzionabili a termini di legge ma nelle quali spesso è proprio chi subisce il sopruso che tace e incassa (vedi sopra, spesso più per paura di conseguenze poco piacevoli). E purtroppo vanno messe in preventivo situazioni nelle quali sei "costretto" davvero a lavorare ben più del dovuto... ma perchè banalmente chiudi baracca e burattini e rimani senza quel lavoro.
Qui però state dipingendo uno scenario nel quale sembra che 3 milioni di persone si fanno tipo 60-70 ore alla settimana lavorando 7 giorni su 7 vita natural durante, subendo soprusi e con delegittimazioni di diritti garantiti per legge e quasi sicuramente per contratto.
Non è neanche questione di non scandalizzarsi: io per primo non ho mai avuto esigenze di "andarmi a comprare le mutande la domenica" o di dover aspettare una spedizione per lunedì anzichè riceverla il sabato o la domenica. Ma se uno entra e legge i commenti sembra che improvvisamente questo è un paese dove regna lo schiavismo.
Senza dimenticare che quello che dicono altri non è affatto sbagliato: perchè proprio perchè la maggior parte della gente lavora durante la settimana, e in alcuni casi vedendosi occupata tutta la giornata, gioco forza per molte cose trova il tempo o il modo di occuparsene proprio nei giorni di week-end, o vedersi bruciare giorni di ferie per cose sulla carta banali da risolvere.
Io qua vedo solo un'estremizzazione di situazioni che esistono, sono problematiche ma che fate apparire come se fossimo al tempo dell'antica Roma.
Con molta probabilità mi sono spiegato male io.
Quello che condivido del discorso di Personaggio è il passaggio relativo al fatto della domenica.
Dal 2011 si è legittimata l'idea che il lavoro in alcuni ambiti (commercio) DEBBA ESSERE fino alla Domenica con il giorno (o i due giorni) di riposo messi in mezzo alla settimana, spesso anche disgiunti.
Molti sostengono che questo non dovrebbe essere un problema perchè in fondo si fanno sempre le canoniche 40 euro, ma la vita di questi lavoratori viene TOTALMENTE stravolta soprattutto laddove esistono legami affettivi e familiari.
Ti porto l'esempio di un mio amico che lavora TUTTI i sabato e domenica.
Riesco a vederlo SOLO quando è in ferie e molto raramente in mezzo alla settimana.
La sua vita sociale di fatto è azzerata e se avesse una famiglia sarebbe ingestibile conciliare la cura dei propri figli con il lavoro.
Dovrebbe delegare ad altri (baby sitter) il tempo da dedicargli e questo per permettere a persone EGOISTE (lo ribadisco) di comprarsi le mutande (non è il suo ambito, ma rende l'idea) di domenica.
In alcuni paesi civili stiamo andando verso una realtà in cui si chiede sempre meno lavoro in presenza, meno ore settimanali (quasi a parità di stipendio) e libertà nei weekend... ma l'Italia invece punta al modello cinese.
Stipendi sempre più bassi (lo dicono le statistiche), flessibilità esasperata, diritti sempre più limitati.
E' questo il mondo che vogliamo costruire per il futuro?
E' su questo che pretendiamo di ripopolare la nazione?
"lavorare sabato e domenica" andasse di pari passo con
"lavorare 5 giorni alla settimana", io ci metto la firma.
Per esperienza della mia compagna che faceva sia apertura che chiusura si lavora una mezz'ora in più per ciascuna, non retribuita.
Mi spiace per l'esperienza subita dalla tua ragazza, questi sono soprusi, non possono essere considerati la normalità, ma mi perdonerai se mi viene il pensiero che non avrebbe dovuto accettarli, in nessun modo...piuttosto vai a fare la cassiera all'Esselunga, quantomeno ti pagano le ore che fai e non lavori tutti i sabati e le domeniche.
Lavorare tutti i sabato e domenica nel commercio, è una norma... specie se si parla di centri commerciali.
E non parlo per sentito dire.
Faccio notare che il CCNL Commercio prevede che le giornate STANDARD lavorative dovrebbero essere dal lunedì al sabato, ma per esigenze tecnico-organizzative (frase che è traducibile con: "Fate come vi pare" è possibile richiedere la prestazione anche la domenica, pagando ovviamente la maggiorazione (che mi ricordavo essere del 30% e non del 15% come scritto da Personaggio).
Infatti non sono per niente necessarie, eppure la domenica sono tutti aperti, invece le farmacie sono quasi tutte chiuse!
lo stato già divide i servizi tra quelli di pubblica utilità e no.
I servizi di pubblica utilità sono quelli per i quali la loro reperibilità immediata è fondamentale per il funzionamento base della società ed è prevista la precettazione dei loro lavoratori in caso di sciopero.
Si parla quindi di Sicurezza, Sanità, Istruzione, Telecomunicazioni e Trasporti.
Tutto il resto non è di pubblica utilità. Come vedi Scarpe e Abbigliamento, non sono considerate tali.
Ad oggi si stima che i lavoratori coinvolti in questi servizi sono 500'000, mentre quelli che lavorano nei giorni festivi sono 3.5 milioni, di questi 3.2 milioni lavorano nel turismo e nel commercio.
Sul serio fammi capire: Crescere una famiglia è un problema personale? Se la pensi così, mi dispiace per te, ma sei una persona veramente triste.
E' una questione sociale, non solo di diritti. Per una crescita sana dei bambini, per chi ha la fortuna di avere la domenica libera, è meglio farsi il giro al centro commerciale o giocare con i propri figli, stimolando la loro fantasia e allo stesso tempo facendoli divertire? I figli crescono meglio se sono affianco dei loro genitori o passando da un tutore all'altro senza avere un punto di riferimento?
Se non vogliamo estinguerci, se vogliamo che la gente torni a fare i figli e se vogliamo che questi crescano sviluppando la fantasia e la creatività che sono le basi per qualsiasi tipo di successo nella vita, sia lavorativo che sociale, prima ancora degli aiuti economici, devi indirizzare la società in una costruita intorno a loro, che li considera come i cittadini più importanti, se manca questo, il paese fallisce. La storia ricorderà la data in cui è iniziato il nostro fallimento: il 06 dicembre 2011, con l'entrata in vigore del decreto 214/11 "Salva Italia". Siamo gli unici paesi al mondo a non avere più nessuna regolamentazione sulle aperture degli esercizi commerciali nelle Domeniche e nei Festivi, gli unici.
Sono stato a Parigi 3 settimane fa, la Domenica era deserto, tutto completamente chiuso, anche i tabaccai. I bar erano aperti solo la mattina, ma le Farmacie erano tutte aperte, gli altri negozi tutti completamente chiusi, anche i centri commerciali. I parchi, vista anche la bella giornata, erano pieni zeppi di famiglie che, guarda caso, sono composte quasi tutte da 3 figli.
In Spagna e Inghilterra ci ho vissuto, e anche lì la Domenica è tutto chiuso la gente va nei parchi. In Inghilterra persino la Premier League ha come giorno principale il Sabato, perché è Domenica anche per i calciatori, ma soprattutto per tutti quelli che lavorano all'indotto delle partite, possono avere il riposo la Domenica; poi ovviamente oggi il calcio spezzatino fa giocare lì anche di Domenica, ma il giorno principale, con la maggior parte delle partite, resta il Sabato. in ogni caso lo stipendio di domenica è pagato il doppio, non +15%.
Durante la settimana i negozi chiudono alle 17.30, e sono costretti, per legge!
Nelle festività importanti, che rappresentano di più l'unione familiare come il Natale e La Pasqua in Inghilterra non esistono mezzi pubblici, anche a Londra, sono gli unici due giorni in cui le metro sono chiuse e gli autobus stanno nei magazzini. Gli autisti e i Macchinisti hanno il diritto di festeggiare il Natale e la Pasqua con la propria famiglia.
In Germania ho visto Berlino, Monaco e Francoforte, anche lì la domenica è tutto chiuso.
Poi proprio tu che mi dici che le scarpe non sono un bene necessario, mi dici che senso ha dover comprare delle scarpe di domenica o delle mutande? [U]Possibile che esista qualcuno che abbia un'urgenza tale da restare letteralmente senza mutante o scarpe di Domenica? Cosa cambia se aspetta Lunedì? Quale la vera necessità, l'utilità sociale di tenere un negozio di scarpe ed uno di mutante aperto nei giorni festivi? Davvero dobbiamo mantenere rovinata la vita di oltre 3 milioni di famiglie che non possono passare la domenica con i loro figli, perché così chi ce l'ha libera possa accompagnare i suoi di figli a comprare mutande di Domenica?[/U]
non credo che il genere umano sia a rischio estinzione, semmai il contrario.
Sul lavoro nel weekend nel commercio: benissimo chiudiamo e come effetto immediato avremo più disoccupati. La mia compagna lavora in un negozio e so cosa significa, ma se devo guardare la cosa da una prospettiva più ampia preferisco che ci siano più occupati rispetto ad avere la mia ragazza a casa sabato e domenica.
Che poi, deve valere solo per i commessi? ristoranti, bar devono chiudere anche loro nel weekend ? Anche queste persone lavorano. Ospedali, forze dell'ordine, etc etc nessuno deve più lavorare nel weekend ?
Quando a lei non andrà più bene cercherà un altro lavoro.
Confermo cmq il discorso fatica: lavorare in negozio è faticoso altro che !
E non parlo per sentito dire.
Faccio notare che il CCNL Commercio prevede che le giornate STANDARD lavorative dovrebbero essere dal lunedì al sabato, ma per esigenze tecnico-organizzative (frase che è traducibile con: "Fate come vi pare" è possibile richiedere la prestazione anche la domenica, pagando ovviamente la maggiorazione (che mi ricordavo essere del 30% e non del 15% come scritto da Personaggio).
No, e ti ho proprio portato l'esempio di Esselunga, dove, a meno di contratti brevi e finalizzati, in media lavori 2 weekend ogni 4, a volte uno si e uno no, a volte due di fila, si arriva anche a 3, ma non è per niente la norma.
Non escludo (per usare un eufemismo) che, specialmente in realtà più piccole o padronali, il dipendente subisca condizioni ben peggiori, tipo Personaggio, ma il lavoro non pagato è un abuso, il controllo a distanza è un abuso, le pressioni psicologiche in caso di malattia anche, non dimentichiamolo.
Non escludo (per usare un eufemismo) che, specialmente in realtà più piccole o padronali, il dipendente subisca condizioni ben peggiori, tipo Personaggio, ma il lavoro non pagato è un abuso, il controllo a distanza è un abuso, le pressioni psicologiche in caso di malattia anche, non dimentichiamolo.
Io ti ho riportato l'esempio di NEGOZI nei centri commerciali.
Queste strutture fanno il GROSSO dei loro guadagni sabato e domenica.
Questo perchè negli ultimi 10 anni, mentre le domeniche erano una rarità... adesso sono diventate la norma.
Le persone adesso non immaginano che fino a poco tempo fa, vivevano UGUALMENTE senza comprare le "mutande" in un giorno festivo.
Per rispondere anche a megamitch non stiamo parlando di servizi ESSENZIALI.
Bar e ristoranti sono una eccezione in tal senso perchè offrono un servizio che in effetti potrebbe essere fondamentale, soprattutto se pensi ad un eventuale turista che se trovasse tutto chiuso (bar, ristoranti e supermercati), dovrebbe fare una dieta forzata.
Vogliamo uscire dal negozio di intimo?
Qual è il senso di avere un negozio di elettronica o informatica aperto di domenica?
Non si può fare l'acquisto di sabato?
E non mi parlate di situazioni di emergenza perchè sarebbe ridicolo far passare una possibilità rara e improbabile, come se fosse la regola.
Anche perchè su questo principio... io pretenderei di comprarmi le scarpe alle 3 di notte o di richiedere la CIE alle 4 del mattino.
Ma stranamente questo non è possibile (e giustamente).
Quello che molti fingono di non vedere è che stiamo convertendo le persone in oggetti. Stiamo completamente disumanizzando i rapporti e cedendo alla logica sfrenata del consumismo.
Vi è mai capitato di fare un ordine su Amazon e la consegna fosse prevista di domenica? A me sì ed ho ovviato per consegne più lente che spostassero la data al lunedì o atteso un giorno.
Il motivo? Mi viene data la possibilità, ma perchè devo costringere qualcuno a stare a mia disposizione per fare una consegna in un giorno che potrebbe dedicare ad altro?
E se TUTTI ragionassimo così, semplicemente quella opzione non verrebbe più offerta e quel servizio verrebbe concentrato in altri giorni (perchè non è vero che si perderebbe del lavoro... non esistono questi automatismi).
Queste strutture fanno il GROSSO dei loro guadagni sabato e domenica.
Questo perchè negli ultimi 10 anni, mentre le domeniche erano una rarità... adesso sono diventate la norma.
Le persone adesso non immaginano che fino a poco tempo fa, vivevano UGUALMENTE senza comprare le "mutande" in un giorno festivo.
Per rispondere anche a megamitch non stiamo parlando di servizi ESSENZIALI.
Bar e ristoranti sono una eccezione in tal senso perchè offrono un servizio che in effetti potrebbe essere fondamentale, soprattutto se pensi ad un eventuale turista che se trovasse tutto chiuso (bar, ristoranti e supermercati), dovrebbe fare una dieta forzata.
Vogliamo uscire dal negozio di intimo?
Qual è il senso di avere un negozio di elettronica o informatica aperto di domenica?
Non si può fare l'acquisto di sabato?
E non mi parlate di situazioni di emergenza perchè sarebbe ridicolo far passare una possibilità rara e improbabile, come se fosse la regola.
Anche perchè su questo principio... io pretenderei di comprarmi le scarpe alle 3 di notte o di richiedere la CIE alle 4 del mattino.
Ma stranamente questo non è possibile (e giustamente).
Quello che molti fingono di non vedere è che stiamo convertendo le persone in oggetti. Stiamo completamente disumanizzando i rapporti e cedendo alla logica sfrenata del consumismo.
Vi è mai capitato di fare un ordine su Amazon e la consegna fosse prevista di domenica? A me sì ed ho ovviato per consegne più lente che spostassero la data al lunedì o atteso un giorno.
Il motivo? Mi viene data la possibilità, ma perchè devo costringere qualcuno a stare a mia disposizione per fare una consegna in un giorno che potrebbe dedicare ad altro?
E se TUTTI ragionassimo così, semplicemente quella opzione non verrebbe più offerta e quel servizio verrebbe concentrato in altri giorni (perchè non è vero che si perderebbe del lavoro... non esistono questi automatismi).
se non puoi comprare le mutande sabato e domenica ci saranno delle persone senza lavoro.
Cosa è meglio ?
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".