Fortnite: Epic si arrende a Google e lo rilascia sul Play Store

Fortnite: Epic si arrende a Google e lo rilascia sul Play Store

La software house che realizza Fortnite dice che Google non rende facile la vita agli sviluppatori che su Android non vogliono usare Play Store

di pubblicata il , alle 11:21 nel canale Videogames
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Epic Games sta cercando di cavalcare il più possibile il successo del suo gioco di Battle Royale Fortnite e, all'interno di questa strategia, ha previsto fin dal lancio di non rendere disponibile Fortnite tramite il Play Store dei dispositivi Android, ma attraverso un installer separato. Adesso, deve fare marcia indietro rispetto a questa decisione.

Nonostante Epic non ne sia affatto felice, Fortnite è adesso scaricabile dal Play Store, il marketplace di riferimento per tutti i dispositivi Android. Secondo Epic, Google svantaggia il software di terze parti su Android inoltrando agli utenti avvisi di potenziali problemi di sicurezza che in realtà non esistono. Qualsiasi software veicolato esternamente al Play Store viene trattato come malware che metterebbe a rischio la sicurezza del dispositivo.

Fortnite

"Dopo aver fornito per 18 mesi Fortnite esternamente al Google Play Store, abbiamo dovuto prendere una decisione radicale" si legge in un comunicato diramato da Epic Games. "Google crea degli svantaggi al software scaricabile al di fuori dal Play Store attraverso misure tecniche e aziendali mirate a spaventare gli utenti". Con queste parole ci si riferisce alla visualizzazione di ripetitivi pop-up di sicurezza, "accordi restrittivi con produttori e operatori, relazioni pubbliche di Google che fanno passare il software di terze parti come malware e al continuo tentativo di Google Play Protect di bloccare completamente il software ottenuto al di fuori del Google Play Store".

Rilasciare Fortnite attraverso un canale ufficiale per Epic ha un'altra importante conseguenza: dovrà versare a Google il 30% degli introiti maturati da Fortnite attraverso la piattaforma Android. Già in passato il CEO di Epic Games, Tim Sweeney, si era schierato contro questa politica, sostenuta da tutti i principali proprietari di piattaforme di distribuzione, Apple e Valve con Steam oltre che Google.

"Pagare il 30% al titolare della piattaforma è troppo oneroso in un mondo, quello dello sviluppo dei videogiochi, in cui il 70% degli sviluppatori di giochi deve coprire tutti i costi di sviluppo, funzionamento e supporto dei propri giochi" diceva Sweeney ad agosto 2018, quando Fortnite veniva rilasciato in versione Android tramite un installer separato scaricabile dal sito ufficiale del gioco. Su piattaforme mobili aperte come Android, "il 30% è sproporzionato rispetto al costo dei servizi offerti da questi store, come l'elaborazione dei pagamenti, la larghezza di banda messa a disposizione per i download e il servizio clienti", sosteneva Sweeney.

Epic non sembra aver cambiato oggi opinione, visto che il comunicato con cui si annuncia la disponibilità di Fortnite tramite Play Store si conclude così: "Speriamo che Google riveda le sue politiche e i rapporti commerciali in modo che tutti gli sviluppatori siano liberi di operare nel mondo che ritengono più opportuno su Android e nel Play Store in un regime che possa permettere loro di competere in condizioni di parità".

Già a dicembre Epic ha cercato di ottenere un'esenzione alla "fee" del 30%, definendo "illegale" la richiesta quando proviene da un titolare di piattaforma che detiene più del 50% del mercato. Quando Epic ha rilasciato Fortnite esternamente dal Play Store ha deciso di applicare una politica diversa per iOS, rilasciando il suo gioco multiplayer tramite App Store per i dispositivi Apple. Ha giustificato questa decisione affermando che Apple detiene una quota di mercato sensibilmente inferiore rispetto a Google in termini di presenza del proprio sistema operativo sul totale degli smartphone in circolazione.

Allo stesso tempo, la popolarità di Fortnite è in calo ed Epic non ha più il potere negoziale che aveva qualche mese fa: Fortnite adesso è come un gioco "normale" sul Play Store. Google ha commentato così le richieste di Epic: "Google Play ha un modello di business e una politica di fatturazione che ci consentono di investire nella nostra piattaforma e di mettere a disposizione degli sviluppatori quegli strumenti che contribuiscono al successo delle loro applicazioni e che garantiscono la sicurezza degli utenti. Diamo il benvenuto a tutti gli sviluppatori che riconoscono il valore di Google Play e ci aspettiamo che partecipino alle stesse condizioni degli altri sviluppatori".

Epic ha recentemente trasformato il Launcher di Fortnite in Epic Games App, con l'obiettivo di fornire un'alternativa mobile rispetto al suo client per sistemi desktop. Recentemente, inoltre, ha rinviato il debutto della Stagione 3 di Fortnite.

12 Commenti
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Ashitaka36022 Aprile 2020, 11:40 #1
Di certo da non esperto del settore non posso dire chi abbia ragione al 100%, ma posso dire che effettivamente scaricare app con installer di terze parti su smartphone android, qualunque sia la fonte, con il fatto di dover disattivare l'installazione "sicura" solo dal play store e beccarsi gli avvisi sulla sicurezza, la sensazione è sempre proprio quella di fare qualcosa di rischioso... Tal volta è vero (anche il playstore non è affatto privo di rischi), ma probabilmente se volessero potrebbero mettere su un sistema migliore di certificazione per le aziende che non vogliano avvalersi della loro distribuzione, senza dover dare sempre l'impressione di fare qualcosa di rischioso.
sniperspa22 Aprile 2020, 12:11 #2
Se no gli sta bene che si facciano il loro sistema operativo e ci installano tutti i giochini che vogliono
\_Davide_/22 Aprile 2020, 12:39 #3
Originariamente inviato da: sniperspa
Se no gli sta bene che si facciano il loro sistema operativo e ci installano tutti i giochini che vogliono


Non è questo il problema: una volta autorizzato lo sviluppatore l'app dovrebbe funzionare senza ulteriori problemi: questo è quanto succede su iOS e su Windows.

Io lo vedo con alcune app aziendali che non sono sull'Apple Store: la prima volta ho dovuto autorizzare lo sviluppatore (altrimenti non veniva installata) ma da allora e per tutti i successivi aggiornamenti non ho avuto alcun problema.
Cfranco22 Aprile 2020, 13:46 #4
Originariamente inviato da: \_Davide_/
Io lo vedo con alcune app aziendali che non sono sull'Apple Store: la prima volta ho dovuto autorizzare lo sviluppatore (altrimenti non veniva installata) ma da allora e per tutti i successivi aggiornamenti non ho avuto alcun problema.



A quanto ne so installare app che non sono sull' Apple store su un dispositivo della mela non è per niente facile, altro che "autorizzare lo sviluppatore"
dirac_sea22 Aprile 2020, 13:52 #5
Rilasciare Fortnite attraverso un canale ufficiale per Epic ha un'altra importante conseguenza: dovrà versare a Google il 30% degli introiti maturati da Fortnite attraverso la piattaforma Android.

... in altri settori economici ciò non sarebbe perseguito penalmente come taglieggiamento?
demonsmaycry8422 Aprile 2020, 14:01 #6
minchia il 30% senza fare nulla che schifezza.
niky8922 Aprile 2020, 14:20 #7
Originariamente inviato da: Cfranco

A quanto ne so installare app che non sono sull' Apple store su un dispositivo della mela non è per niente facile, altro che "autorizzare lo sviluppatore"


Adesso come adesso è facile, posso confermare.
atomico8222 Aprile 2020, 14:20 #8
senza fare nulla? il play Store chi l'ha creato? e Android?
Cfranco22 Aprile 2020, 14:21 #9
Originariamente inviato da: demonsmaycry84
minchia il 30% senza fare nulla che schifezza.


Però su iOs Fortnite paga il 30% a Apple da sempre e non mi risultano lamentele.
\_Davide_/22 Aprile 2020, 14:31 #10
Originariamente inviato da: Cfranco

A quanto ne so installare app che non sono sull' Apple store su un dispositivo della mela non è per niente facile, altro che "autorizzare lo sviluppatore"


Entri nelle impostazioni, generali, gestione dispositivo e ti compare l'applicazione non autorizzata. Fai un tap su "autorizza" e dal quel momento finché non la elimini o revochi l'autorizzazione nessuno ti dirà più niente.

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