Fortnite: Epic si arrende a Google e lo rilascia sul Play Store

La software house che realizza Fortnite dice che Google non rende facile la vita agli sviluppatori che su Android non vogliono usare Play Store
di Rosario Grasso pubblicata il 22 Aprile 2020, alle 11:21 nel canale VideogamesFortniteEpicGoogleAndroid
Epic Games sta cercando di cavalcare il più possibile il successo del suo gioco di Battle Royale Fortnite e, all'interno di questa strategia, ha previsto fin dal lancio di non rendere disponibile Fortnite tramite il Play Store dei dispositivi Android, ma attraverso un installer separato. Adesso, deve fare marcia indietro rispetto a questa decisione.
Nonostante Epic non ne sia affatto felice, Fortnite è adesso scaricabile dal Play Store, il marketplace di riferimento per tutti i dispositivi Android. Secondo Epic, Google svantaggia il software di terze parti su Android inoltrando agli utenti avvisi di potenziali problemi di sicurezza che in realtà non esistono. Qualsiasi software veicolato esternamente al Play Store viene trattato come malware che metterebbe a rischio la sicurezza del dispositivo.
"Dopo aver fornito per 18 mesi Fortnite esternamente al Google Play Store, abbiamo dovuto prendere una decisione radicale" si legge in un comunicato diramato da Epic Games. "Google crea degli svantaggi al software scaricabile al di fuori dal Play Store attraverso misure tecniche e aziendali mirate a spaventare gli utenti". Con queste parole ci si riferisce alla visualizzazione di ripetitivi pop-up di sicurezza, "accordi restrittivi con produttori e operatori, relazioni pubbliche di Google che fanno passare il software di terze parti come malware e al continuo tentativo di Google Play Protect di bloccare completamente il software ottenuto al di fuori del Google Play Store".
Rilasciare Fortnite attraverso un canale ufficiale per Epic ha un'altra importante conseguenza: dovrà versare a Google il 30% degli introiti maturati da Fortnite attraverso la piattaforma Android. Già in passato il CEO di Epic Games, Tim Sweeney, si era schierato contro questa politica, sostenuta da tutti i principali proprietari di piattaforme di distribuzione, Apple e Valve con Steam oltre che Google.
"Pagare il 30% al titolare della piattaforma è troppo oneroso in un mondo, quello dello sviluppo dei videogiochi, in cui il 70% degli sviluppatori di giochi deve coprire tutti i costi di sviluppo, funzionamento e supporto dei propri giochi" diceva Sweeney ad agosto 2018, quando Fortnite veniva rilasciato in versione Android tramite un installer separato scaricabile dal sito ufficiale del gioco. Su piattaforme mobili aperte come Android, "il 30% è sproporzionato rispetto al costo dei servizi offerti da questi store, come l'elaborazione dei pagamenti, la larghezza di banda messa a disposizione per i download e il servizio clienti", sosteneva Sweeney.
Epic non sembra aver cambiato oggi opinione, visto che il comunicato con cui si annuncia la disponibilità di Fortnite tramite Play Store si conclude così: "Speriamo che Google riveda le sue politiche e i rapporti commerciali in modo che tutti gli sviluppatori siano liberi di operare nel mondo che ritengono più opportuno su Android e nel Play Store in un regime che possa permettere loro di competere in condizioni di parità".
Già a dicembre Epic ha cercato di ottenere un'esenzione alla "fee" del 30%, definendo "illegale" la richiesta quando proviene da un titolare di piattaforma che detiene più del 50% del mercato. Quando Epic ha rilasciato Fortnite esternamente dal Play Store ha deciso di applicare una politica diversa per iOS, rilasciando il suo gioco multiplayer tramite App Store per i dispositivi Apple. Ha giustificato questa decisione affermando che Apple detiene una quota di mercato sensibilmente inferiore rispetto a Google in termini di presenza del proprio sistema operativo sul totale degli smartphone in circolazione.
Allo stesso tempo, la popolarità di Fortnite è in calo ed Epic non ha più il potere negoziale che aveva qualche mese fa: Fortnite adesso è come un gioco "normale" sul Play Store. Google ha commentato così le richieste di Epic: "Google Play ha un modello di business e una politica di fatturazione che ci consentono di investire nella nostra piattaforma e di mettere a disposizione degli sviluppatori quegli strumenti che contribuiscono al successo delle loro applicazioni e che garantiscono la sicurezza degli utenti. Diamo il benvenuto a tutti gli sviluppatori che riconoscono il valore di Google Play e ci aspettiamo che partecipino alle stesse condizioni degli altri sviluppatori".
Epic ha recentemente trasformato il Launcher di Fortnite in Epic Games App, con l'obiettivo di fornire un'alternativa mobile rispetto al suo client per sistemi desktop. Recentemente, inoltre, ha rinviato il debutto della Stagione 3 di Fortnite.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon è questo il problema: una volta autorizzato lo sviluppatore l'app dovrebbe funzionare senza ulteriori problemi: questo è quanto succede su iOS e su Windows.
Io lo vedo con alcune app aziendali che non sono sull'Apple Store: la prima volta ho dovuto autorizzare lo sviluppatore (altrimenti non veniva installata) ma da allora e per tutti i successivi aggiornamenti non ho avuto alcun problema.
A quanto ne so installare app che non sono sull' Apple store su un dispositivo della mela non è per niente facile, altro che "autorizzare lo sviluppatore"
A quanto ne so installare app che non sono sull' Apple store su un dispositivo della mela non è per niente facile, altro che "autorizzare lo sviluppatore"
Adesso come adesso è facile, posso confermare.
Però su iOs Fortnite paga il 30% a Apple da sempre e non mi risultano lamentele.
A quanto ne so installare app che non sono sull' Apple store su un dispositivo della mela non è per niente facile, altro che "autorizzare lo sviluppatore"
Entri nelle impostazioni, generali, gestione dispositivo e ti compare l'applicazione non autorizzata. Fai un tap su "autorizza" e dal quel momento finché non la elimini o revochi l'autorizzazione nessuno ti dirà più niente.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".