'Era Blockbuster e si è trasformata in Netflix': il commento di un ex PlayStation su Xbox
Secondo Adam Boyes, ex VP delle relazioni con publisher e sviluppatori di PlayStation, la strategia multipiattaforma di Xbox è stato un modo intelligente di riformulare la propria proposta adattandosi alle esigenze del mercato.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 31 Gennaio 2025, alle 16:55 nel canale VideogamesMicrosoftXboxSonyPlaystation
L'annuncio dell'arrivo di Forza Horizon 5 su PlayStation 5 rappresenta il completamento della metamorfosi di Xbox in publisher multipiattaforma. Naturalmente, si è scatenata la tradizionale polemica sull'assenza di esclusive per la piattaforma di Microsoft nella quale è intervenuto un volto noto di PlayStation: Adam Boyes.
Per chi non lo conoscesse, Boyes è stato vicepresidente per le relazioni con publisher e sviluppatori di SIE (Sony Interactive Entertainment) durante il periodo compreso tra PlayStation 3 e PlayStation 4, prima di passare alla direzione di Iron Galaxy Studios che collabora con Sony ai porting PC dei titoli first-party.
L'ex dirigente di PlayStation è stato intervistato da Danny Peña per il podcast Gamertag Radio e ha commentato la trasformazione messa in atto da Xbox negli ultimi anni. Secondo Boyes, Xbox "era Blockbuster e col tempo si è trasformata in Netflix". In realtà si tratta di un complimento alla strategia di Microsoft che ha saputo reinventarsi adattandosi all'andamento del mercato.
I recently caught up with Adam Boyes and asked for his thoughts on Xbox's shift to multiplatform game release. pic.twitter.com/Kqgp1Ngjnv
— Danny Peña (@godfree) January 30, 2025
In effetti, laddove Blockbuster ha fallito lasciando il posto a realtà come Netflix che hanno convertito l'home cinema in un servizio "all you can eat", Microsoft ha trasformato il suo modello di business evitando che nuovi concorrenti potessero prendere il suo posto nell'industria dei videogiochi.
Boyes ha voluto rispondere anche ai fan di Xbox che non hanno apprezzato il cambiamento e, soprattutto, non riescono a digerire che i titoli esclusivi della propria piattaforma siano adesso accessibili a tutti. Secondo Boyes, invece, la politica multipiattaforma non ha risvolti negativi per nessuno.
"Quando Phil e il suo team pubblicano contenuti straordinari su piattaforme diverse, quali sono le vittime? Ho fatto questa domanda a molte persone e…non ce ne sono, se escludiamo le persone che pensano 'beh, voglio che i giochi siano disponibili solo sulla piattaforma che ho acquistato io, è questo che mi aspetto'".
Insomma, le sensazioni di Boyes in merito alla strategia di Microsoft sono estremamente positive. D'altronde, non possiamo negare che da Xbox 360 le vendite delle piattaforme Microsoft sono state altalenanti e laddove si è vista una crescita è sempre stata piuttosto modesta rispetto ai concorrenti. Di conseguenza, relegare i giochi first party alla piattaforma proprietaria ha inevitabilmente moderato anche il volume di vendita software.
In conclusione, secondo Boyes, Microsoft non ha fatto altro che salvare "capre e cavoli" evitando un esito ben peggiore. Se da un lato, una parte dei fedelissimi di Xbox fatica ad accettare questa scelta, dall'altro va riconosciuto a Microsoft di aver registrato ottimi numeri con i giochi pubblicati sulle piattaforme concorrenti, Sea of Thieves in primis.
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