Mi sono rotto un dito, e le avventure grafiche classiche sono state la mia salvezza: le migliori, e come giocarle oggi

Mi sono rotto un dito, e le avventure grafiche classiche sono state la mia salvezza: le migliori, e come giocarle oggi

Una banale caduta in bicicletta si è trasformata nell'occasione perfetta per riscoprire i capolavori del genere point-and-click. Tra diagnosi mediche, interventi e lunghi periodi di convalescenza, le avventure grafiche classiche sono diventate le compagne ideali per il mio periodo di riposo. Ecco quali mi hanno salvato dalla noia più totale, e come giocarle oggi.

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Videogames
 

Una banale caduta in bicicletta può cambiare completamente le abitudini quotidiane. Il mignolo della mano destra che non si muove più, il dolore lancinante e una frattura esposta che preferisco non descrivere nei dettagli - e di cui non pubblicherò le foto per decenza e rispetto verso i lettori più sensibili. Le corse in ospedale (un sentito grazie a Rosario che mi ha fatto da badante/autista) e la diagnosi che, tradotta dal gergo medico, racconta: perdita di sostanza cutanea a livello dell'articolazione interfalangea prossimale con margini della ferita irregolari e tessuti non vitali, lesione del tendine estensore centrale con perdita di materiale tendineo, abrasione dell'osso alla base della seconda falange, lesione del legamento collaterale ulnare con conseguente instabilità articolare e frattura ossea con frantumazione della porzione ulnare della testa della prima falange.

Insomma, delle articolazioni del mignolo non è rimasta molta roba funzionante! L'intervento chirurgico di tre ore e una prognosi di 90 giorni di recupero hanno significato una cosa sola: rimanere in casa per lunghi periodi con pochissime possibilità di movimento e attività fisica praticamente nulla. Televisione e libri vanno bene, ma per 15-16 ore al giorno diventa necessario trovare anche alternative. È qui che la tecnologia mi è venuta in soccorso, specificamente quella che può essere utilizzata con una sola mano - la sinistra, nel mio caso.

Il ritorno alle avventure grafiche: la necessità incontra la nostalgia

Le avventure grafiche del passato si sono rivelate la soluzione perfetta. Giochi che richiedono principalmente l'uso del mouse, con ritmi rilassati e la possibilità di pause frequenti senza perdere il filo della narrazione. La mia selezione è stata guidata sia dalla nostalgia sia dalla praticità, scegliendo prevalentemente i giochi di cui avevo un ricordo più lontano. Fra questi:

Gabriel Knight 2: The Beast Within, Gabriel Knight: Sins of the Fathers – 20th Anniversary Edition, Broken Sword: Il segreto dei Templari, Grim Fandango Remastered, Indiana Jones and the Fate of Atlantis, Syberia, Syberia II, Full Throttle Remastered, Broken Sword: Shadow of the Templars, Broken Sword II: La profezia dei Maya, Sam & Max Hit the Road, The Dig e tutta la saga di Monkey Island.

Molti di questi titoli li avevo già completati decine di volte nella mia vita, conoscendoli pixel per pixel, dialogo per dialogo. Naturalmente, la lista non è esaustiva - mancano capolavori come Simon the Sorcerer 1 e 2, Day of the Tentacle, Beneath a Steel Sky, The Longest Journey, Riven e molti altri. Ma anche con tutto il tempo a disposizione, completare ogni avventura punta e clicca mai realizzata sarebbe stata un'impresa titanica. Fortunatamente, il ritorno al lavoro è arrivato prima che potessi cedere alla tentazione di rigiocarli tutti per l'ennesima volta.

Gabriel Knight: Sins of the Fathers – 20th Anniversary Edition (1993/2014)

Il capolavoro di Jane Jensen rappresenta uno dei vertici narrativi del genere. Gabriel Knight, scrittore in crisi e proprietario di una libreria pressoché fallimentare a New Orleans, si ritrova coinvolto in una serie di omicidi rituali che lo porteranno a scoprire le sue origini di cacciatore di streghe.

La versione originale del 1993 utilizzava il motore grafico Sierra AGI, mentre l'Anniversary Edition del 2014 presenta grafica completamente ridisegnata, voci rinnovate e alcune modifiche ai puzzle. Le ho provate entrambe, e consiglio caldamente la versione più recente. Rigiocare Gabriel Knight oggi significa immergersi in una delle trame più affascinanti mai scritte per un'avventura grafica. La versione Anniversary Edition risulta inoltre accessibile e moderna, pur mantenendo intatta la complessità narrativa originale e uno stile visivo non troppo diverso. La trama scorre via veloce, per un gioco che vorreste che non finisse mai.


La versione classica era così

È disponibile su GOG, Steam e altre piattaforme digitali. Per chi preferisce l'originale, ScummVM supporta perfettamente la versione del 1993, mantenendo il fascino pixel art originario.

Gabriel Knight 2: The Beast Within (1995)

Il secondo capitolo della saga rappresenta un esperimento ambizioso: Gabriel Knight 2 abbandona la grafica tradizionale per adottare video con attori reali (FMV).

Ad oggi questo stile risulta abbastanza obsoleto, ma contribuisce a dare alla narrazione un'atmosfera unica e riconoscibile sin da subito. Ambientato in Germania, Gabriel indaga su presunti attacchi di lupi mannari mentre la sua assistente Grace Newman esplora le origini storiche della licantropia. Il gioco si distingue per la profondità della ricerca storica e per una trama matura, articolata su due protagonisti paralleli. L'esperienza di gioco rimane solida anche oggi, nonostante la tecnologia FMV possa sembrare datata, con la forza narrativa che compensa ampiamente i limiti tecnici dell'epoca. Una sorta di film interattivo, per una delle avventure grafiche più belle di sempre - a mio parere - dal punto di vista dell'esperienza vissuta. Da giocare almeno una volta nella vita.

È disponibile su GOG in versione compatibile con i sistemi moderni, eliminando i problemi di compatibilità che affliggevano le versioni originali su CD-ROM. Non esistono remaster ufficiali, ma la versione GOG include tutti i miglioramenti necessari per una fruizione ottimale sui sistemi di oggi.

Broken Sword: Il segreto dei Templari (1996, 2009, 2024)

Il capolavoro di Revolution Software combina umorismo britannico, misteri templari e una delle migliori sceneggiature mai scritte per un'avventura grafica.

George Stobbart, turista americano a Parigi, si ritrova coinvolto in una cospirazione secolare dopo aver assistito a un attentato in un bar. La grafica disegnata a mano e le animazioni fluide hanno reso Broken Sword un riferimento estetico per tutto il genere, e la Director's Cut del 2009 aggiunge nuove sezioni giocabili con Nico Collard, migliora l'interfaccia utente e include suggerimenti per i puzzle più complessi. Rigiocarlo oggi significa riscoprire una delle avventure più equilibrate mai create, con puzzle logici e una trama avvincente intrisa di tantissimi riferimenti storici. Un gioco senza età.

È disponibile oggi in versione Reforged su tutte le piattaforme moderne tramite GOG, Steam e altri store, anche se il prezzo non è proprio abbordabile. La versione originale funziona comunque perfettamente anche con ScummVM per chi preferisce l'esperienza classica.

Broken Sword II: La profezia dei Maya (1997, 2010)

Il sequel mantiene lo stile narrativo del predecessore, spostando l'azione dal vecchio continente all'America Centrale.

George e Nico indagano su un antico artefatto maya legato a profezie apocalittiche, con il gameplay che utilizza elementi più action-oriented pur mantenendo la struttura classica dell'avventura punta e clicca. La grafica è ulteriormente evoluta rispetto al primo episodio, con ambientazioni dettagliate e animazioni più elaborate, ma l'esperienza complessiva è a mio parere di gran lunga inferiore rispetto al predecessore. La Remastered del 2010 presenta grafica migliorata, nuovo doppiaggio e interfaccia ottimizzata per i dispositivi touch. Ancora oggi moderno, ma perde indiscutibilmente il confronto con Il segreto dei Templari.

È disponibile su GOG, Steam e piattaforme mobile. Come per il predecessore, ScummVM supporta egregiamente la versione originale per i puristi della pixel art.

Indiana Jones and the Fate of Atlantis (1992)

Considerato da molti il quarto film di Indiana Jones che non è mai stato girato, questo gioco LucasArts presenta una trama degna delle migliori avventure cinematografiche dell'archeologo più famoso del cinema.

Ambientato nel 1939, il gioco vede Indy alla ricerca di Atlantide per impedire ai nazisti di impossessarsi dei suoi segreti. Il gioco offre tre percorsi alternativi nella parte centrale, aumentando significativamente la rigiocabilità. La qualità della scrittura, firmata da Hal Barwood e Noah Falstein, rimane ineguagliata. I puzzle sono logici e ben integrati nella narrazione, e c'è anche un sistema di combattimento che aggiunge varietà al gameplay: il giocatore, però, può scegliere se affidarsi esclusivamente all'intelletto, o in qualche circostanza risolvere le situazioni a suon di cazzotti. Non esiste una versione remastered ufficiale e vi avviso: può essere frustrante soprattutto se siete più vicini ai 20 anni che non ai 40.

È disponibile su GOG e Steam, perfettamente compatibile con i sistemi moderni. ScummVM offre supporto completo per chi possiede i file originali.

Monkey Island 1 (1990, 2009) e Monkey Island 2 (1991, 2010)

Rimangono indelebili nella memoria e, nonostante li abbia completati centinaia di volte, rappresentano sempre la prima scelta quando cerco un'esperienza nostalgica.


Classico e Special Edition

I primi due capitoli della saga creata da Ron Gilbert definiscono ancora oggi gli standard del genere. Guybrush Threepwood e la sua ricerca per diventare un pirata, l'umorismo surreale, i dialoghi memorabili e i puzzle creativi hanno influenzato decenni di sviluppatori. La Special Edition del 2009 di The Secret of Monkey Island presenta grafica completamente ridisegnata, doppiaggio delle voci e la possibilità di passare istantaneamente alla versione classica. Tutto in un unico pacchetto.


Classico e Special Edition

Rigiocare Monkey Island oggi significa riscoprire la purezza del design LucasArts: nessun vicolo cieco, morte impossibile, puzzle logici e un umorismo intelligente che è rimasto impresso nelle menti di tutti i giocatori stagionati. Tutto questo è ancor più vero per Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge, che può essere considerata come l'avventura grafica per eccellenza, la regina dell'intera categoria. Può essere giocata in Special Edition, che dà libero accesso anche alla versione classica.

Le Special Edition sono disponibili su Steam e su altre piattaforme moderne, mentre ScummVM supporta perfettamente le versioni originali. La possibilità di alternare tra grafica classica e moderna rende l'esperienza perfetta sia per i nostalgici sia per i nuovi giocatori.

The Curse of Monkey Island (1997) e altri titoli

Il terzo capitolo segna il passaggio alla grafica disegnata a mano, con uno stile cartoon più ricercato ma meno iconico rispetto ai primi titoli della serie. Guybrush deve salvare Elaine da una maledizione che l'ha trasformata in statua d'oro. Il gioco presenta alcuni dei puzzle più creativi della serie e introduce il sistema di dialoghi completamente doppiato che caratterizzerà anche i capitoli successivi.

Rispetto ai due episodi più vecchi, la grafica di The Curse of Monkey Island è tuttora attuale, anche se chiaramente a livello qualitativo le produzioni moderne sono molto più dettagliate. Dal punto di vista puramente visivo, il gioco risulta ancora oggi accattivante. Il gameplay mantiene la qualità dei predecessori con puzzle ben strutturati e momenti di puro genio comico.

È disponibile su GOG e Steam e rappresenta il miglior compromesso tra tradizione e modernità dell'intera saga. La serie si compone anche di altri titoli, come Escape from Monkey Island che, passato al 3D, non è stato accolto universalmente con favore. Oggi l'esperienza risulta comunque apprezzabile e può essere acquistato su Steam e GOG. Hanno riscosso ancora meno successo Tales of Monkey Island (2009) e Return to Monkey Island (2022), con quest'ultimo che ha segnato il ritorno di Ron Gilbert alla sua creazione più famosa, rappresentando il vero sequel spirituale dei primi due capitoli. In questo capitolo Guybrush, ora più anziano, ricorda le sue avventure mentre affronta una nuova ricerca del tesoro segreto.

Return to Monkey Island è un'esperienza malinconica e autoriflessiva che funziona sia come conclusione ideale della saga sia come punto di partenza per nuovi giocatori. I puzzle sono ben costruiti e il sistema di suggerimenti rende l'esperienza accessibile. È disponibile su tutte le piattaforme moderne e potrebbe rappresentare il miglior modo per approcciarsi oggi alla serie per i neofiti. Ma non può chiaramente essere considerato un classico.

Grim Fandango (1998, 2015)

Questa è un'altra delle avventure grafiche più belle di tutti i tempi, da diversi punti di vista. Il capolavoro di Tim Schafer ambientato nella Terra dei Morti presenta Manny Calavera, agente di viaggio per defunti che scopre una cospirazione che coinvolge i vertici del Dipartimento della Morte. Il gioco combina elementi della cultura messicana, film noir anni '40 e umorismo surreale in una delle avventure più originali mai create. La grafica 3D degli sfondi e le animazioni erano rivoluzionarie per l'epoca, oggi risultano meno coinvolgenti.

La Remastered Edition del 2015 presenta texture migliorate, il commento audio degli sviluppatori e una versione orchestrale della colonna sonora. Inoltre, implementa un sistema punta e clicca per il controllo di Manny, mentre nella versione originale si giocava con la tastiera. Rigiocare Grim Fandango oggi significa immergersi in un'opera d'arte interattiva che non ha eguali nel panorama videoludico. È disponibile su tutte le piattaforme moderne.

Full Throttle (1995, 2017)

A mio parere una delle avventure grafiche più sottovalutate di sempre, probabilmente per la brevità e la semplicità di molti degli enigmi. L'avventura di Tim Schafer è ambientata in un futuro distopico e vede Ben, leader di una gang di motociclisti, coinvolto in un omicidio che non ha commesso.

Il gioco si distingue per l'atmosfera road movie e la colonna sonora rock. La grafica presenta uno stile cartoon maturo che si adatta perfettamente al tono della narrazione, mentre la Remastered Edition del 2017 abilita l'alta definizione (non necessaria per godersi al massimo l'esperienza di gioco), audio rimasterizzato e controlli modernizzati, mantenendo la possibilità di passare alla versione classica.

L'esperienza rimane coinvolgente e il gameplay regge perfettamente il confronto con le produzioni moderne. È disponibile su tutte le piattaforme, mentre ScummVM supporta la versione originale per i puristi.

The Dig (1995)

Basato su una storia di Steven Spielberg, The Dig presenta un'avventura fantascientifica più seria e contemplativa rispetto agli standard LucasArts.

Un team di astronauti devia un asteroide dalla rotta di collisione con la Terra, scoprendo che si tratta di un'astronave aliena. Il gioco esplora temi filosofici profondi attraverso puzzle logici e un'atmosfera unica nel panorama delle avventure grafiche. The Dig rappresenta un'esperienza diversa rispetto ai canoni del genere, con un ritmo più lento e riflessivo non semplice da digerire per chi è abituato alle tendenze videoludiche moderne. La grafica e la colonna sonora creano un'atmosfera coinvolgente che compensa la minor presenza di elementi umoristici o d'azione.

È disponibile su GOG e Steam, mentre ScummVM offre supporto completo per la versione originale. Non esiste una versione remastered, ma l'opera mantiene intatto il suo fascino.

Sam & Max Hit the Road (1993)

Basato sui personaggi del fumetto di Steve Purcell, Sam & Max presenta il duo di investigatori freelance - un cane antropomorfo in giacca e cravatta e un coniglio psicopatico - alle prese con il mistero di una coppia di fenomeni da baraccone scomparsa. Il gioco si distingue per l'umorismo nero e surreale, i dialoghi esilaranti e un'estetica cartoon distintiva.

L'umorismo di Sam & Max ha influenzato numerose produzioni successive e rimane ancora oggi fresco, i puzzle sono creativi e ben integrati nella narrazione un po' folle del gioco.

È disponibile su GOG e Steam, mentre ScummVM garantisce compatibilità perfetta con la versione originale. Telltale Games ha successivamente sviluppato tre stagioni di episodi aggiuntivi, ma Hit the Road rimane l'esperienza più pura e riuscita.

Syberia (2002) e Syberia II (2004)

I capolavori di Benoît Sokal presentano Kate Walker, avvocato newyorkese che si ritrova a viaggiare attraverso l'Europa orientale e la Siberia alla ricerca dell'ultimo erede di una fabbrica di automi. La serie si distingue per la direzione artistica straordinaria, l'atmosfera malinconica e una narrazione che esplora temi di crescita personale e ricerca di significato.

Syberia rappresenta l'evoluzione moderna dell'avventura grafica, con grafica 3D pre-rendered di qualità cinematografica e una colonna sonora memorabile. I puzzle sono ben integrati nella narrazione e l'atmosfera rimane coinvolgente anche oggi, anche se la lentezza delle animazioni e degli spostamenti alla lunga può diventare frustrante. La serie si compone di altri nuovi capitoli, anche se atmosfere e narrazione dei primi due episodi sono ad altri livelli, nonostante la rappresentazione tecnica molto inferiore.

Entrambi i giochi sono disponibili su tutte le piattaforme moderne. Non esistono versioni remastered ufficiali, ma le edizioni digitali includono tutti i miglioramenti di compatibilità necessari.

È ancora possibile godere delle avventure grafiche punta e clicca del passato

I miei giorni di convalescenza si sono trasformati in un viaggio attraverso alcuni dei momenti più alti nella storia del videogioco. Rivedere questi capolavori con occhi diversi, non più quelli dell'adolescente avido di nuove esperienze ma quelli dell'adulto che può apprezzare la raffinatezza narrativa e tecnica, è stata un'esperienza senza dubbio arricchente.

Ogni titolo ha rivelato dettagli e sfumature che erano sfuggiti durante le prime esperienze di gioco, dimostrando come le opere di qualità continuino a offrire nuove prospettive a ogni rilettura, nonostante il comparto tecnico di gran lunga inferiore rispetto ai titoli disponibili comunemente oggi.

La facilità di accesso moderna a questi classici, grazie a piattaforme come GOG e Steam e a progetti come ScummVM, rende possibile preservare e tramandare un patrimonio culturale che altrimenti rischierebbe di perdersi, e la possibilità di scegliere tra versioni originali e remaster permette a ogni giocatore di vivere l'esperienza secondo le proprie preferenze, mantenendo viva la magia di opere che hanno definito un intero genere.

Ho parlato spesso di ScummVM ma è probabile che alcuni dei lettori non sappiano cosa sia: si tratta di una delle soluzioni più affidabili per mantenere in vita le avventure grafiche classiche sui sistemi moderni. Di fatto è un interprete multipiattaforma che permette di far funzionare titoli sviluppati per sistemi operativi obsoleti su Windows, macOS, Linux e numerose altre piattaforme, anche mobile. Il progetto open source supporta centinaia di avventure grafiche, dai classici LucasArts come Monkey Island e Indiana Jones and the Fate of Atlantis, fino ai titoli Sierra, Revolution Software e molti altri sviluppatori. Il sito ufficiale ScummVM offre download gratuiti per tutte le piattaforme supportate, mentre la documentazione completa fornisce guide dettagliate per l'installazione e la configurazione. Per utilizzare ScummVM è necessario possedere i file originali dei giochi, che possono essere ottenuti dalle versioni fisiche, da distribuzioni digitali come GOG, o tramite le collection ufficiali. La pagina di compatibilità elenca tutti i titoli supportati con il relativo stato di funzionamento, mentre il forum della comunità rappresenta un punto di riferimento per risolvere eventuali problematiche tecniche e scoprire configurazioni ottimali per ogni singolo gioco.

Se dovessi scegliere un aspetto positivo di quella caduta in bicicletta - oltre ovviamente al completo recupero della funzionalità della mano, che ancora appare lontano - sarebbe proprio questo ritorno forzato alle origini. Avere il tempo di assaporare con calma ogni dialogo, ogni puzzle, ogni dettaglio grafico senza la fretta che caratterizza la vita quotidiana moderna è stato un privilegio inaspettato. Naturalmente, avrei preferito farlo con tutte e dieci le dita perfettamente funzionanti, ma anche le circostanze più impreviste possono rivelarsi opportunità di riscoperta e approfondimento.

Le avventure grafiche classiche continuano a rappresentare una forma d'arte unica nel panorama videoludico, capace di mischiare elementi come narrazione, enigmistica e direzione artistica in esperienze coinvolgenti e durature, mai anacronistiche secondo me. La loro capacità di adattarsi ai sistemi moderni e di continuare a offrire momenti di puro divertimento e riflessione le rende compagne ideali per qualsiasi momento della vita, che si tratti di una convalescenza forzata o semplicemente della voglia di tornare a quando i videogiochi raccontavano storie indimenticabili con la semplicità di un click del mouse.

13 Commenti
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Doraneko26 Luglio 2025, 09:53 #1
E Myst? Riven?
Comunque avresti dovuto staccare quel che rimaneva del mignolo con un morso e cauterizzare la ferita toccando il catalizzatore di un'auto a benzina di passaggio: avresti rimorchiato un sacco raccontando questa storia e tanto il mignolo non è un dito che ti serve con le ragazze
Silent Bob26 Luglio 2025, 10:00 #2
Originariamente inviato da: Doraneko
E Myst? Riven?

E Discworld?
E Simon the Sorcerer?

sinceramente, ha fatto bene ad elencarne alcune, son tantissime (già io ne ho citate le prime 2 che mi son venute in mente, ma già mentre scrivo ne potevo aggiungere altre), e già giocando a quelle è venuto fuori cmq un buon elenco che ti porta via tantissimo tempo piacevole.

A me personalmente mancano ancora dei titoli, di quelli scritti sopra ancora non ho mai messo mano a Gabriel Knight, non ho ancora mai finito The Dig.
Mancano altri titoli ancora nel mio elenco.
Micene.126 Luglio 2025, 10:03 #3
oh belli questi articoli...ti dovresti rompere ogni tanto qualche falange...scherzo buona guarigione
Qarboz26 Luglio 2025, 10:44 #4
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
L'intervento chirurgico di tre ore e una prognosi di 90 giorni di recupero...



Auguri di pronta guarigione
Doraneko26 Luglio 2025, 11:19 #5
Originariamente inviato da: Silent Bob
E Discworld?
E Simon the Sorcerer?

sinceramente, ha fatto bene ad elencarne alcune, son tantissime (già io ne ho citate le prime 2 che mi son venute in mente, ma già mentre scrivo ne potevo aggiungere altre), e già giocando a quelle è venuto fuori cmq un buon elenco che ti porta via tantissimo tempo piacevole.

A me personalmente mancano ancora dei titoli, di quelli scritti sopra ancora non ho mai messo mano a Gabriel Knight, non ho ancora mai finito The Dig.
Mancano altri titoli ancora nel mio elenco.


Per giocare tutto bisognerebbe avere perennemente 16 anni, perché se hai lavoro e/o famiglia hai il tempo libero dosato col contagocce.
Massimiliano Zocchi26 Luglio 2025, 11:21 #6
Indiana Jones resta il top, non giudico tecnicamente, ma sentimentalmente.
r134826 Luglio 2025, 11:40 #7
Ultimamente c'è anche un ritorno di fiamma del genere, con remake in 3D dei titoli classici degli anni '90.
Inizialmente ero scettico, ma devo ammettere che Myst, Riven ed Amerzone sono veramente ben fatti. Ed a fine anno arriva pure il remake di Syberia!
Sempre rigurdo a Sberia, posso anche raccomandare l'ottimo The World Before.
Silent Bob26 Luglio 2025, 11:56 #8
Originariamente inviato da: Doraneko
Per giocare tutto bisognerebbe avere perennemente 16 anni, perché se hai lavoro e/o famiglia hai il tempo libero dosato col contagocce.


aldilà di questo, c'è da dire che le avventure grafiche dove lasci stai, quindi è questione di memorie, e se segui le guide finisci ovviamente prima, a discapito del divertimento.

Ma non è questo, hai citato 2 titoli, ce ne sono a bizzeffe.
Paganetor26 Luglio 2025, 11:57 #9
in bocca al lupo per il tuo dito!

Per il resto, questo articolo "fa il paio" con l'intervista a Stop Killing Games ( https://gaming.hwupgrade.it/articol...zart_index.html ) e motiva ancora di più la necessità di tenere vivi certi prodotti videoludici.
piwi26 Luglio 2025, 12:01 #10
Mai avuto pazienza ... ! Le uniche finite per me sono state Maniac Mansion (C64), Zak McKraken (Amiga), Simon The Sorcerer IV e Grim Fandango Remastered (PC).

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