Epic Games annuncia la Free Fortnite Cup, con una pioggia di premi anti-Apple
Continua la battaglia tra Epic Games e Apple, con risvolti a dir poco interessanti. Lo sviluppatore del popolare battle royale ha annunciato la #FreeFortnite Cup, dove i giocatori avranno la possibilità di vincere tanti premi: alcuni di questi, però, sono estremamente unici...
di Pasquale Fusco pubblicata il 22 Agosto 2020, alle 11:01 nel canale VideogamesFortniteEpicApple
82 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSembra che questo sia il concetto più ostico a passare... Il telefono non è sbloccato perché uno scassinatore lo apre, è sempre bloccato, come non posso dire che sono entrato in casa tua perché era aperta, solo perché la porta non ha retto ad un cingolato.
E' la volontà di Apple di non consentirtelo quella che conta. Android non richiede uno scassinatore per installare applicazioni fuori da Google Play. Io ho un telefono Android prodotto da LG, quando ho dovuto fare il root (30 secondi dopo averlo tolto dalla scatola) sono andato sul sito di LG, ho chiesto il codice per lo sblocco del boot loader, et voilà, telefono aperto che TECNICAMENTE avrebbe potuto installare qualsiasi cosa. Senza scassinare nulla.
L'esempio di Jolla che ho fornito dimostra come stiano realmente le cose, ma "stranamente" noto che l'hai fatto sparire dai quote, dimostrando tutta la tua "onestà" intellettuale. Ma a questo punto non è certo un problema mio.
A me pare evidente che tu non vorresti un libero mercato, ma un mercato controllato che soffochi il successo di un'azienda.
Il mercato è libero nella misura in cui chiunque possa realizzare una piattaforma mobile e proporlo ai consumatori. Se poi non riesce a vendere la colpa non può essere addebitata a chi, facendo esattamente la stessa cosa, ha invece avuto successo (che non implica essere in posizione dominante).
A te sfugge che avere un browser integrato in un mondo dominato da internet è condizione essenziale per un s.o., e non averlo creerebbe problemi proprio agli utenti che si vorrebbe tutelare. Questo è il nocciolo della questione.
Peraltro tutti gli altri s.o. hanno offerto almeno un browser integrato e l'hanno fatto esattamente per questo motivo: è necessario. Ma l'unica che ha subito la condanna dell'antitrust è stata Microsoft, a causa della sua posizione dominante...
Il punto è proprio questo: le condizioni oggi non sono affatto diverse da allora. Apple non ha cambiato di una virgola le condizioni contrattuali con gli sviluppatori, se non in senso migliorativo per gli sviluppatori.
Inoltre nel mercato mobile sono arrivati altri competitor (Google), che hanno preso la fetta più grande.
E altri competitor sono arrivati con le loro piattaforme (ultima Huawei, ma avevo già citato la ben più piccola Jolla).
L'unica differenza sta nella base software disponibile nelle varie piattaforme. Ma non sono né Apple né Google che realizzano quelle applicazioni.
Le cose non avvengono di colpo, ad un certo punto ci si rende conto che una certa posizione è dannosa per il mercato, e si interviene. Epic ha dato diciamo una piccola spinta perchè questo processo si avviasse.
Poi certo, anche loro lo fanno per "avidità" e visto quanto è andato bene il titolo non rientrano certo in quella fascia di sviluppatori che faticano a far quadrare il bilancio, ma ciò non toglie che la loro battaglia possa essere positiva per tutto il mercato che si muove su quell'ecosistema.
Trovo invece aberrante il modo in cui sei solito difendere queste posizioni di forza all'interno del mercato. Il giorno che non saremo più in regime di libero mercato, la tua argomentazione potrebbe anche diventare ragionevole.
Purtroppo il mercato attuale non è affatto libero finché ci saranno autorità antitrust che condanneranno aziende semplicemente perché hanno avuto successo.
Ribadisco la questione: quella di condannare un'azienda dopo un po' di tempo per il successo che ha avuto è e rimane una mostruosità giuridica, se tale azienda non ha fatto null'altro che continuare col business che ha iniziato.
Non si può essere ieri in regola e oggi criminali soltanto perché un utente ha deciso, motu proprio, di acquistare un prodotto facendo scattare qualche numerino.
Epic, come gli altri che stanno manifestando contro Apple, sono soltanto degli ingordi che hanno sfruttato lo store di Apple per pubblicizzarsi, e adesso vorrebbero mangiare di più a danno di Apple.
Le condizioni le conoscevano. Non gli stanno più bene? Escano dalla piattaforma di Apple, e ne abbraccino un'altra (peraltro lo stesso giochetto l'hanno fatto anche con Google: ma tu guarda la casualità. O se ne facciano una loro, visto che hanno anche i capitali e i mezzi (prodotti di successo) per farlo.
E' la volontà di Apple di non consentirtelo quella che conta. Android non richiede uno scassinatore per installare applicazioni fuori da Google Play. Io ho un telefono Android prodotto da LG, quando ho dovuto fare il root (30 secondi dopo averlo tolto dalla scatola) sono andato sul sito di LG, ho chiesto il codice per lo sblocco del boot loader, et voilà, telefono aperto che TECNICAMENTE avrebbe potuto installare qualsiasi cosa. Senza scassinare nulla.
Forse per LG sarà così, ma che io ricordi altri produttori di telefonini Android non consentono di sbloccare il bootloader, ed è necessario farlo con dei trucchetti.
In ogni caso sarei personalmente favorevole allo sblocco dei bootloader per tutti i dispositivi. A condizione, ovviamente, che ciò non crei problemi al firmware/software/IP dell'azienda (e.s.: se con lo sblocco si può accedere a informazioni riservate, come le chiavi private dell'azienda).
Comunque e anche in queste condizioni francamente non credo che otterresti qualcosa di utile dallo sblocco del bootloader. Apple ha hardware proprietario nelle sue piattaforme, e in futuro sarà sempre più così. E senza driver né documentazione per realizzarli alla fine il tuo dispositivo ex-iOS lo potresti usare soltanto come fermacarte.
Pertanto mi auguro che la prossima richiesta non sarebbe, poi, di costringere le aziende a rilasciare la documentazione dei LORO prodotti...
Rispondo solo a questo, per problemi di tempo.
Non ho ripreso l'esempio di Jolla per un semplice motivo: non è un buon esempio.
Salfish OS non ha alcun successo commerciale e non compete in alcun modo con i due player principali.
Hai un'idea tutta tua di libero mercato, e non corrisponde alla realtà. A te piace un mercato dove i player possono raggiungere posizioni di forza e mantenerle, ed evitare questo è proprio il compito degli enti antitrust. Posizioni di questo tipo affossano il mercato, creano ristagno nell'innovazione e sfavoriscono i clienti finali.
A me non sfugge affatto. Ma a te sfugge che in un mondo dominato dalle app averne una massa critica costituisce una posizione di forza enorme e una altrettanto enorme barriera d'ingresso nel settore. Non basta dire "ti crei il tuo sistema".
Certamente MS è stata sanzionata per la sua posizione dominante, del resto era molto evidente dove volesse andare a parare.
In quel caso però è un problema del singolo produttore che implementa quel sistema operativo, non del sistema operativo, che di per sé non richiede nulla del genere per funzionare. E siccome i modelli di telefoni Android sono letteralmente migliaia il diritto dell'utente non è compresso abbastanza da farne un caso. Alla fine è sempre l'impatto sulla società quello che determina il bisogno di regolamentazione, se io domani produco in cantina uno smartphone in 2 esemplari che spia l'utente mentre si fa la doccia non vengo sanzionato dall'UE, mentre se lo fa Samsung o Apple e ne vende qualche milione le cose cambiano.
Non c'è problema: prenditi pure tutto il tempo che vuoi, e rispondi se e quando vuoi.
Salfish OS non ha alcun successo commerciale e non compete in alcun modo con i due player principali.
E' un'obiezione del tutto irrilevante: si tratta del rischio d'impresa. Non sta scritto da nessuna parte che qualunque azienda che si decida a entrare in un certo mercato debba necessariamente avere successo.
L'importante è che non ci siano barriere all'ingresso, e Jolla non ne ha trovate: ha realizzato la sua piattaforma mobile e l'ha venduta (e continua a vendere, visto che non ha chiuso). Ma NON ha ottenuto risultati utili. Problemi suoi, in ogni caso.
Mi spiace doverti far crollare un sogno, ma la realtà è, invece, proprio quella che ho descritto io.
Infatti se ti documentassi sulla normativa in merito scopriresti che avere una posizione dominante NON è di per sé condizione sufficiente affinché l'autorità antitrust intervenga per riequilibrare il mercato.
L'antitrust interviene se c'è una posizione dominante E delle pratiche scorrette che ne denotino un ABUSO. Punto.
Premesso che Apple NON è in posizione dominante, e quindi manca già la condizione principale per un intervento, potremmo anche limitarci soltanto a disquisire del presunto abuso, visto che è anch'esso necessario per un intervento dell'antitrust.
Abuso che, nel caso in questione, è impossibile da sostenere, visto che Apple opera ESATTAMENTE allo stesso modo, senza soluzione di continuità, da quando ha creato da zero il suo mercato.
Per essere ancora più chiari: non esiste, nello specifico, un momento della storia a partire dal quale Apple abbia messo in atto delle pratiche di concorrenza sleale nei confronti di altre aziende.
Quindi, come vedi, mancano tutte e due le condizioni necessarie.
E quale sarebbe il problema qui? Questa massa critica di app è forse realizzata da Apple (o da Google, visto che sono esattamente nella stessa condizione, per quanto riguarda il caso citato)? Ovviamente no.
Non sono né Apple né Google che realizzano le applicazioni per le loro piattaforme mobile né tanto meno obbligano gli sviluppatori a realizzarle esclusivamente per le loro piattaforme.
E' ovvio che se vuoi realizzare una piattaforma alternativa devi attirare gli sviluppatori, e "casualmente" è proprio quello che sta facendo Huawei con la sua che sta mettendo in piedi di recente, per le vicende che ben conosciamo.
Questo è e rimane il corretto approccio da tenere. L'unico.
Dove? Perché se avere un browser in un s.o. è condizione necessaria (visto che è lo strumento usato principalmente dai consumatori) E gli altri s.o. lo integrano (ovviamente!), che Microsoft fosse in posizione dominante è del tutto irrilevante.
Microsoft ha, giustamente, messo a disposizione dei suoi clienti ciò che per loro era essenziale, ed è l'unica cosa di cui tener conto. Come hanno fatto tutti!
Perdonami, ma qui il problema non è il s.o. a questo punto, ma l'hardware e chi lo produce.
Gli elementi essenziali di uno smartphone sono: l'hardware, il s.o. che ci gira sopra, l'eventuale store per le app, e infine le (necessarie, perché altrimenti sarebbe un oggetto inutile) app.
Ciò di cui parli afferisce esclusivamente al primo: l'hardware. E' nel firmware base dell'hardware che è presente il bootloader, che si occupa poi di avviare il s.o. esistente.
Dunque sarebbe sufficiente che il produttore dell'hardware lo rilasciasse con un bootloader in grado di far girare qualunque s.o..
Il problema di Apple (SE è un problema) è che ha creato un ecosistema unico, che va dall'hardware allo store, inclusa qualche app "di base" (vedi sopra il discorso del browser, ad esempio), e non gliene frega niente di farci girare qualcosa di diverso.
Posizione ampiamente criticabile, sia chiaro, ma del tutto legittima, e a mio avviso non dovrebbe essere passibile di alcuna sanzione.
D'altra parte, e come ti ho già detto, cambierebbe qualcosa se il bootloader dei dispositivi Apple fosse bloccato? Senza driver in grado di sfruttare come si deve l'hardware, tali apparecchi rimarrebbero sostanzialmente inutilizzabili.
E' davvero questo che vuoi? Soltanto la possibilità di poter farci girare sopra qualunque s.o., a prescindere dalla reale utilità? Io francamente non ci farei la guerra per una cosa del genere.
https://www.ilfattoquotidiano.it/20...-utenti/522150/
Microsoft non impediva agli utenti di installare altri browser, ma è stata sanzionata perché il suo era predefinito. Sono certo che con il tuo metro di misura, al tempo, avresti riconosciuto a Microsoft il pieno diritto di rendere predefinito il browser che voleva, purché non ci fossero barriere d'ingresso per gli altri.
Che è esattamente quello che ho scritto. Ho detto che "implementa" quel sistema operativo, non che produce. Lo implementa sul suo hardware, che ha un bootloader bloccato, nel firmware, ma il problema pare non si ponga per ora, vista la grande possibilità di scelta in mano agli utenti. In futuro però non sarei affatto meravigliato nel vedere limitazioni a pratiche di questo tipo, per lo meno in Europa dove c'è attenzione ai diritti degli utenti e non solo a quelli delle imprese.
No, è palese che non sia questo l'obbiettivo, bensì il poter installare o vendere applicazioni senza passare per il filtro, anche censorio, di Apple. Ma ad un obbiettivo ci si può arrivare per tante strade.
Microsoft non impediva agli utenti di installare altri browser, ma è stata sanzionata perché il suo era predefinito. Sono certo che con il tuo metro di misura, al tempo, avresti riconosciuto a Microsoft il pieno diritto di rendere predefinito il browser che voleva, purché non ci fossero barriere d'ingresso per gli altri.
Esattamente: è quello che ho sostenuto già a quei tempi.
In realtà non è l'hardware che implementa quel s.o.. L'hardware non ha responsabilità in ciò. E' soltanto il bootloader, dunque il firmware principale che è installato su quell'hardware, che attualmente è in grado di lanciare soltanto i s.o. di casa Apple. Giusto per precisare.
Come già detto sono favorevole a bootloader "sbloccati" (tanto non riguarda l'hardware, ma una piccola porzione del firmware), a patto che non vengano compromesse le IP dell'azienda. Di questo, eventualmente, ne dovrebbe tenere conto l'Europa.
Mi pare di difficile realizzazione. L'alternativa è quella di passare ad altre piattaforme mobile che hanno meno vincoli. O realizzarne di nuove.
Che è legittimo, ma le cose non hanno preso la via che sostenevi, per cui tienilo a mente quando pensi che non ci siano margini per agire contro abusi che per te non sono tali. Ci sono.
Sofisma, e penso che chi scrive su questo forum abbia ben chiare queste differenze, il punto era che quel firmware in quell'hardware l'ha messo il produttore del telefono, non Google, magari solo in qualche modello destinato a mercati specifici, per cui nel mondo Android il problema dei bootloader bloccati, anche in virtù del fatto che puoi installare app da fonti non certificate sempre e comunque, non ha mai rappresentato, ad oggi, un problema degno di attenzioni istituzionali.
Compromesse da chi? Non possiamo mettere sullo stesso piano aziende e utenti privati. L'azienda se compromette le IP di un concorrente se la vedrà coi giudici, ma l'utente, col suo hardware, per uso personale, deve poter compromettere quello che gli pare e piace.
Visto che è quello che fanno tutti gli altri tranne Apple, non è poi così difficile da realizzare. Del resto Apple non è che vivrà di rendita per sempre. Dopo gli smartphone, cosa c'è nel futuro di Apple? Tutto quello che vende Apple, dai Computer fissi e portatili, la musica, il cloud, le cuffiette cool, le applicazioni, esistono perché esiste l'iPhone. Cosa c'è nel futuro di Apple, dopo l'iPhone? Se c'è qualcosa è il segreto meglio custodito dopo la ricetta della Coca Cola.
Non voglio dire che Apple sia vicina al declino eh? Figuriamoci, ha tanta di quella liquidità in cassa che potrebbe campare 10 anni solo con quella, e ha un parco installato enorme di gente dispostissima a cambiare il vecchio iPhone 6 per un fiammante iPhone 12, ma poi? Non è senza fine questa strada, per cui ad un certo punto è facile che dovrà abbandonare molta della sua arroganza per tenersi strette quote di mercato che oggi sembrano inossidabili.
Sono due cose completamente diverse, per i seguenti motivi:
- Microsoft si trovava in una posizione dominante nel mercato dei PC;
- Microsoft ha introdotto un'innovazione nel suo prodotto, AGGIUNGENDO il browser.
Apple non si trova in nessuna di queste condizioni.
Non è un sofisma, ma una differenza rilevante visto che sono due cose diverse.
L'hardware viene prodotto così com'è, mentre il firmare è una componente software che può essere flashata e, quindi, riprogrammata.
Il bootloader bloccato non ha nulla a che vedere con l'installazione di app: qui stai già superando il livello del firmware e sei a quello del s.o..
In tal caso è legittimo che il produttore si tuteli e non sblocchi alcunché, per tutelare le sue IP.
Visto che per te l'utente dovrebbe poterci fare quello che vuole col suo hardware, può benissimo tentare di compromettere quello che gli pare. Se non ci riesce, però, sono affari suoi: il dispositivo ti è stato venduto così com'è, e tu l'hai comprato accettandone lo status nonché eventuali limiti sulle possibilità di utilizzo.
E quindi vedi che è meglio spostarsi altrove?
Non voglio dire che Apple sia vicina al declino eh? Figuriamoci, ha tanta di quella liquidità in cassa che potrebbe campare 10 anni solo con quella, e ha un parco installato enorme di gente dispostissima a cambiare il vecchio iPhone 6 per un fiammante iPhone 12, ma poi? Non è senza fine questa strada, per cui ad un certo punto è facile che dovrà abbandonare molta della sua arroganza per tenersi strette quote di mercato che oggi sembrano inossidabili.
Chi lo sa. Ma finché Apple darà ai suoi clienti quello che vogliono, non vedo drastici cambiamenti all'orizzonte.
Per la milionesima volta, no, questo è il mondo che sogni tu, quello dove i rapporti sono solo tra privati, chiusi, senza interferenze da parte delle istituzioni. Se tu azienda fai un accordo con me, utente, e io l'accetto, siamo a posto, un patto tra gentiluomini che non s'ha ragione di rompere.
Nel mondo reale funziona un po' diversamente, tra l'enorme potere di una grande azienda e l'utente si interpongono le istituzioni che provano a tutelare un po' l'utente limitando questo potere. L'azienda non fa ciò che vuole, nei contratti non scrivi qualunque cosa purché sia d'accordo chi firma.
Il tuo pensiero liberista è molto chiaro, ed è un pensiero rispettabile come un altro, ma non devi presentarlo come un fatto, bensì come un desiderata, perché nel mondo e in particolare in Europa decide la legge e i giudici quando deve andare come dici tu in questi rapporti, e quando no.
Un comunista per quanto desideri il comunismo non può vivere pensando che attorno a lui il comunismo si sia realizzato, allo stesso modo un liberista non può vivere nella convinzione che il liberismo si sia realizzato, soprattutto se è un liberista europeo.
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