Dipendenza da videogiochi: si discute

Dipendenza da videogiochi: si discute

Il Consiglio sulla Scienza e la Sanità Pubblica dell'Associazione Medica Americana ha divulgato una nuova relazione sui videogiochi. Rimossa la richiesta di includere la dipendenza da videogiochi tra le patologie di disturbo mentale.

di pubblicata il , alle 15:34 nel canale Videogames
 
Nelle scorse settimane, l'Associazione Medica Americana annunciava di essere in procinto di considerare l'opportunità di includere la dipendenza da videogiochi/internet tra le patologie di disturbo mentale. Questo annuncio ha generato una fitta discussione tra gli esperti del settore: l'Associazione Psichiatrica Americana ha dunque richiesto una nuova relazione sul fenomeno agli esperti dell'Associazione Medica Americana.

Questi ultimi, dunque, hanno consegnato la relazione con titolo "Emotional and Behavioral Effects of Video Game and Internet Overuse", la quale segue la relazione consegnata l'anno scorso, intitolata "Emotional and Behavioral Effects, Including Addictive Potential, of Video Games". La nuova relazione si basa su studi governativi, ricerche mediche e sondaggi somministrati dall'Entertainment Software Association (ESA).

Sebbene, l'Associazione riconosca il ruolo potenzialmente positivo dei videogiochi nella società, si dichiara preoccupata riguardo agli effetti dei videogiochi sulla salute. "La predispozione dell'industria dei videogiochi a fornire immagini non appropriate per il pubblico di destinazione può generare disdicevoli effetti, che vanno da sintomi di tipo fisico, come attacchi epilettici e tendiniti, a comportamenti non accettati dalla società, come aggressività e sindromi da sopreccedenza".

La relazione comprende alcuni suggerimenti sulle accortezze da prendere per arginare il fenomeno. Principalmente, andrebbe rivisto il sistema di classificazione e censura ESRB. Inoltre, si richiede un aggiornamento professionale ai medici generici e alle altre istituzioni sanitarie in modo che sappiano valutare correttamente i rischi dell'esposizione ai media.

Sulla critica al sistema di classificazione ESRB, risponde Patricia Vance, presidente dell'istituzione: "Concordiamo con l'Associazione sul fatto che i genitori debbano avere un ruolo attivo nelle scelte dei figli a proposito di videogiochi, ma il loro riferimento al sistema di classificazione ESRB sembra non considerare il fatto che la maggior parte dei genitori sono soddisfatti del sistema e che lo usano con regolarità".

La relazione dell'Associazione Medica Americana differisce in un importante aspetto rispetto alla relazione consegnata lo scorso anno. Viene rimossa, infatti, la richiesta di inserire la dipendenza da videogiochi tra le patologie di disturbo mentale. Dunque, L'Associazione richiede all'Associazione Psichiatrica Americana di considerare questa posizione nella formulazione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, prevista per il 2012 (l'inserimento nel manuale della dipendenza da videogiochi posizionerebbe quest'ultima alla stregua dei tradizionali disturbi mentali).

In definitiva, il dibattito tocca tanti aspetti e tante istituzioni, come probabilmente non era accaduto prima d'ora nel mondo dei videogiochi. È evidente che la rinnovata attenzione delle Associazioni Americane ha posto i riflettori sull'industria videoludica nell'ultimo periodo e, proprio in questo contesto, si iscrivono i casi Manhunt 2 e Resistance: Fall of Man.

58 Commenti
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mestesso28 Giugno 2007, 15:45 #1
Mah mi sfugge questo accanimento contro i videogiochi. Facendo un paragone cinematografico, sarebbe come puntare il dito sui cosiddetti "snuff movie" censurandoli e impedendone la vendita (e sinceramente ritengo tali film più mostruosamente violenti). Cosa che nonostante tutto, riterrei ugualmente sbagliata: se c'è qualcosa che urta la mia sensibilità ma appaga quella di qualcun altro non è giusto che io limiti la liberta di quest'altra persona.
cionci28 Giugno 2007, 15:53 #2
Qui non si parla di censura, ma di dipendenza...e secondo me esiste. L'ho provata sulla mia pelle quando giocavo ad OGame. Quando mi sono accorto che stavo programmando la mia giornata per essere davanti ad un PC quando mi rientrava la flotta, ho detto basta...e meno male.
realista28 Giugno 2007, 15:53 #3
parole sante :P
Maxt7528 Giugno 2007, 15:58 #4
Completamente d'accordo sul fatto che alla lunga possono provocare danni al fisico, tipo tendiniti ecc.. capita anche sul lavoro comunque..
Invece sono in totale disaccordo sullo scaricare le colpe di alcune violenze urbane sui videogiochi.
I vari politicanti e avvocatoni tanto saccenti dovrebbero tranquillamente ammettere che tra noi girano indisturbatamente dei PAZZI DA LEGARE, e ogni tanto qualcuno sclera, vuoi per il caldo, vuoi per i vicini, vuoi perchè Bowser ha rapito la principessa Peach. Ognuno ha i propri motivi.
Puddus28 Giugno 2007, 16:02 #5
Secondo me il problema esiste, ma purtroppo viene trattato da gente che non sa neanche a cosa serve il tasto destro del mouse...
nuclearstrenght28 Giugno 2007, 16:04 #6
io non sono pro censura nè dei videogames nè di cose tremende come gli snuffmovie (qualcuno ha mai beccato i faces of death su internet?)

trovo solo giusto e lungimirante pero' ritenere che bisogna considerare l'effetto che i VG/telenovelas/massmedia spazzatura possono avere su alcuni soggetti è ascrivibile a quello di una patologia...io ne ho viste di cose così...un esempio?

ULTIMA ONLINE HA INTORPIDITO LA MENTE DI UN SACCO DI GENTE IN MANIERA PATOLOGICA!

quindi avere uno psicologo che sappia di questo tipo di problematiche (non un censore che dica: è giusto / è sbagliato) non sarebbe male, ci avrei mandato qualche amico se ce ne fosse stata
la possibilità...poi certo questi qui sono gli stessi che prescrivono psicofarmaci ai bambini per la sindrome da ipertensione...tutto un dire quanto sono affidabili
Terroncello8628 Giugno 2007, 16:06 #7
scusatemi non resisto...CAZZO SI è FUMATO MARIO??? ghghghgh
Chrno28 Giugno 2007, 16:17 #8
se non sai limitarti...è giusto che perisci...si chiama ciclo evolutivo..
se non sai quando è ora di smettere di giocare, o se sei troppo piccolo e la tua famiglia non ti segue...allora questa legge è giusta..
però..continuo a pensare che...lo fanno solo per far notizia e per limitare un mercato che non è mai stato toccato fino a poco tempo fà...mah...che c***o fanno...
LELEK6828 Giugno 2007, 16:18 #9
Avere uno psicologo? Per giocare? Siamo proprio caduti in basso!
Io gioco per divertirmi e non ho bisogno di nessuno che mi dica quando e come farlo! Ovvero grande e vaccinato.
*Pegasus-DVD*28 Giugno 2007, 16:20 #10
loooooooooool

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