Belgio e Hawaii considerano le casse premio alla stregua del gioco d'azzardo
Il ministro della giustizia belga ha dichiarato che "mescolare il gioco d’azzardo e il gaming, specialmente in giovane età, è pericoloso per la salute mentale del bambino”. Gli fa eco il rappresentante di stato hawaiano: Star Wars non dovrebbe incoraggiare i bambini a giocare d'azzardo
di Davide Spotti pubblicata il 23 Novembre 2017, alle 12:01 nel canale VideogamesLa scorsa settimana la Commissione Gaming del Belgio aveva annunciato l'avvio di indagini per valutare se le casse premio utilizzate in titoli come Overwatch o Star Wars: Battlefront II possano considerarsi gioco d’azzardo.
Nella giornata di oggi è arrivata la conferma: secondo le autorità, questo modello economico presenta chiare analogie con il mondo delle scommesse. A tal fine il governo belga ha espresso il desiderio di intavolare un dibattito con l’Unione Europea per discutere di questi temi e prendere dei provvedimenti.
Il ministro della giustizia Koen Green, ha dichiarato che “mescolare il gioco d’azzardo e il gaming, specialmente in giovane età, è pericoloso per la salute mentale del bambino”, poi ha specificato che verranno interpellate le istituzioni europee: “ci vorrà del tempo, ma certamente proveremo a vietare questa pratica”.
Nel frattempo valutazioni molto simili arrivano anche dall’altra parte del mondo, più precisamente dalle istituzioni hawaiane. Come ha spiegato il rappresentate di stato Sean Quinlan, Star Wars: Battlefront II sarebbe stato concepito come una sorta di casino a tema di Star Wars, con l'obiettivo di indurre i giocatori più giovani a spendere inconsapevolmente del denaro.
“Una delle cose che mi disturba di questa pratica, è che precedentemente si trattasse di una strategia legata al mercato del gaming mobile”, dichiara Quinlan. “Adesso si è spostata nel mercato principale. Stiamo parlando di un titolo tripla A pubblicato da uno degli studi di sviluppo più grandi del mondo. E per di più usufruisce della proprietà intellettuale più popolare del pianeta”. Quinlan ha concluso il proprio intervento affermando che Star Wars non dovrebbe incoraggiare i bambini e giocare d’azzardo.
Sull’onda delle polemiche scaturite a causa delle microtransazioni di Star Wars: Battlefront II, in questi giorni DICE ed Electronic Arts ne hanno confermato la sospensione temporanea. Qui sotto l’intervento completo del rappresentante di stato Sean Quinlan.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSta cagata degli acquisti in game deve essere frenata
A prescindere dal gambling questa cosa delle microtransazioni fatte da minorenni forse andrebbe strutturata in modo diverso, sia che siano casse premio, sia che si paghi l'accesso ad una nuova mappa.
tutti i giochi che usciranno con queste modalità non finiranno mai sul mio SSD.
molti MMORPG dell'epoca che presero la strada del free to play si finanziavano vendendo oggetti rari con valuta reale. Questo, non solo sbilanciava il gioco a favore dei più facoltosi, ma innescava, appunto, una spirale di acquisti interminabile per chi iniziava a farlo le prime volte.
Rimpiango i tempi in cui si doveva pagare tutto, ma almeno pagavi una tantum e poi usavi. Oggi è tutto un abbonamento o una microtransazione... uno spargimento di denaro mai visto prima
99 euro per un po' di gemme... e dopo una settimana si e' gia' senza...
molti MMORPG dell'epoca che presero la strada del free to play si finanziavano vendendo oggetti rari con valuta reale. Questo, non solo sbilanciava il gioco a favore dei più facoltosi, ma innescava, appunto, una spirale di acquisti interminabile per chi iniziava a farlo le prime volte.
Rimpiango i tempi in cui si doveva pagare tutto, ma almeno pagavi una tantum e poi usavi. Oggi è tutto un abbonamento o una microtransazione... uno spargimento di denaro mai visto prima
Il problema che i ragazzini che giocano oggi conoscono solo questo tipo di struttura di gioco e quindi per loro è la normalità continuare a pagare (coi soldi di papà per continuare a giocare. Non come "ai nostri tempi" che compravi il gioco, lo pagavi UNA SOLA VOLTA e giocavi quanto ti pare.
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