Battlefield 3, DICE promette: "Nessuna pietà per i cheaters"

Nella versione completa del gioco, sarà più difficile 'imbrogliare'. Ma gli sviluppatori vogliono 'scremare' i giocatori - colpendo i disonesti - fin da ora.
di Stefano Carnevali pubblicata il 10 Ottobre 2011, alle 10:51 nel canale VideogamesBattlefield
63 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCambiano solo le ultime cifre nell'ip dinamico..e poi un modo si trova, magari tracciando la connessione del cheater e impedendo di riconnettersi da quel luogo.
forse perchè le prime cifre identificano classe di indirizzo e host? sai che bello se ad esempio tutti gli utenti con aliceadsl vengono bannati a causa di un cheater?
siamo seri dai basta avere un'infarinatura di reti e protocolli per sapere che quello che dici tu è fantascienza
Buono il fatto che abbiano messo la possibilità di segnalare, ma senza una killcam fatta come si deve è difficile valutare se chi ha ucciso citta o meno.
Si, puoi anche mandare una squadra di guastatori per sfasciarli il computer...
Così sei ancora più sicuro !
Il punto è essere assolutamente certi che stia usando cheat, se uno tira bombe atomiche bhè lo si scopre, ma se uno si fa aiutare ogni tanto da un aimbot ?
Così sei ancora più sicuro !
l'ip dinamico rende appunto impossibili i ban. L'uniche cose fattibili sono il ban dal server (a discrezione di chi lo gestice) o la chiusura dell'account ea. Il resto è, appunto, fantascienza.
Per questo ci pensa Punkbuster!
No, i ban IP sono praticamente inutili, primo perché di solito gli IP sono dinamici e poi perché alcuni provider assegnano più utenze allo stesso IP (es. Fastweb).
In questi casi Punkbuster procede al ban "hardware", ovvero rilevando l'hardware utilizzato (es. numeri di serie di HD, processori e similari) e li banna da tutti i giochi, oppure al ban della GUID, un codice univoco generalmente dipendennte dalla CD-Key del gioco.
Comunque sia per vincere la battaglia contro i cheaters occorrono due cose fundamentali:
[LIST=1]
[*]Organizzazione
È necessario che la comunity si organizzi, stilando un regolamento e delle procedure comuni per gestire i cheater.
L'organizzazione deve servire per l'informazione preventiva. Bisogna spiegare ai giocatori che il cheat è male e che se "cittano" rischiano di essere bannati da tutti i server. Non deve poter esistere la risposta "ma io non lo sapevo" ...
Serve anche per fare in modo che una volta che il cheater è stato individuato non sia bannato solo sul server dove gioca, ma sia bannato da [U]ogni[/U] server.
[*]Tecniche di controllo
Punkbuster da solo non è in grado di rilevare tutti i cheat che girano in rete, ma spesso è possibile programmarlo per aumentare i possibili rilevamenti.
Purtroppo di persone ben preparate ce ne sono poche, ma quando ci sono di solito collaborano con delle comunity come Punksbusted (che non è Punkbuster!). In quella comunity (ma non è l'unica) gli amministratori possono trovare i files con i controlli aggiuntivi, un sistema di collegamento in streaming ai loro server e la Master Ban List (ovvero la ban list dei cheater di tutti i server collegati).[/LIST]
Ai miei tempi io coordinavo la comunity italiana di Ravenshield (un Fps di tanti anni fa) ed ero uno dei membri del comitato europeo di Clanbase. Vi posso assicurare che i cheater avevano vita breve!
Poi purtroppo ci sono quelli che usano solo wallhack, o usano aim assist con precisione bassa ed è impossibile scovarli solo guardando i punteggi... ma d'altra parte non danno neanche troppo fastidio.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".