Bambino spende 1.300 sterline per un gioco: papà costretto a vendere l'auto

Un giovane giocatore ha speso la bellezza di 1.300 sterline in un "innocuo" videogioco mobile. Il bambino ha colto alla sprovvista il papà, del tutto ignaro dell'esistenza delle microtransazioni in-game: per colmare il debito, l'uomo ha dovuto vendere l'auto di famiglia.
di Pasquale Fusco pubblicata il 01 Luglio 2021, alle 17:01 nel canale VideogamesiOSAndroid
164 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa tu negoziante non puoi sapere se il bambino in questione abbia quel denaro in maniera corretta (regali dei nonni?) oppure se li ha presi dal portafoglio dei genitori a loro insaputa (devono metterli sotto chiave???
In ogni caso dato che sei una persona adulta e NON VUOI approfittarti dell'incoscienza di un bambino, eviti di accettare il denaro direttamente da lui.
Io faccio così... per i giochi uso un altro account non associato ad alcun metodo di pagamento (sono sotto Android... su Apple non so dirti).
In generale se metti il metodo di pagamento vale per tutte le APP collegate a quell'account.
Quindi se il cellulare (o l'Ipad) fosse stato del padre, era normale avere le carte collegate.
Molto strano invece che un gioco simile indirizzato anche ad un pubblico di minorenni (Age Rating 4+) permetta di fare acquisti in-app con molta facilità.
Guardatevi le informazioni relative ai pagamenti...
Vi sfido a riconoscerle subito.
APP STORE
Cioè , voglio dire, lo sai cosa stai dando a tuo figlio, pensaci ... ma sei tu che ci devi pensare, non tuo figlio, tantomeno Google.
Leggi sopra.
Se l'iPAD o smartphone è ad uso esclusivo del bambino, sono d'accordo.
Se invece è ad uso promiscuo (padre/madre e figlio) può essere un problema.
Non è un paragone che regge.
Tu parti dal presupposto della consapevolezza.
Io installo un giochino rivolto a dei bambini, non mi immagino che al suo interno si possano acquistare degli oggetti con dei soldi veri.
E non parliamo di qualche euro, ma anche di migliaia di euro.
E sono d'accordo con l'argomentazione di TheAle.
Quindi non dovresti mai far vedere un film a tuo figlio, anche se ha la dicitura "PER TUTTI".
Non puoi pensare che non vi siano contenuti inadatti.
Se vogliamo un mondo in cui i genitori debbano stare attaccati tutto il tempo ai figli, tanto vale chiuderli in una bolla di vetro.
Ripeto... qui si confondono i piani.
UN GIOCO ADATTO A BAMBINI DA 4 ANNI IN SU non ha alcuna ragione di permettere acquisti.
E non può valere la giustificazione che anche un adulto potrebbe giocarci (e pure qui mi porrei qualche domanda).
[SIZE="1"]Si, sono sarcastico[/SIZE]
La colpa non è di Apple, ovviamente. Ma è ridicolo dire che prendono in seria considerazione il problema, e poi si limitino a dire di stare attenti.
una multinazionale deve pesare attentamente ogni singola parola. è palese la colpa sia dell'utente ma tra dire "l'errore è totalmente dell'utente" e "prendiamo in considerazione il problema" è molto più elegante la seconda.
per me la notizia non ha nemmeno senso se il genitore ha registrato i dati biometrici del figlio sul dispositivo.
se domani un bimbo svaligia la macchinetta delle patatine pagando con una carta contactless spero siamo tutti d'accordo la macchinetta non abbia colpe
In un mondo ideale ogni padre e madre avrebbe piacere IN OGNI MOMENTO a stare accanto ai propri pargoli nelle varie fasi della loro crescita.
Purtroppo i genitori sono anche esseri umani che devono lavorare e vivere.
Questo cosa vuol dire?
Che è ridicolo dire sempre la stessa frase in cui se io lascio 1 ora il tablet a mio figlio (è un esempio... dato che sono contrario), allora me ne sto disinteressando o sto delegando ad un oggetto elettronico la sua cura.
Se io installo un gioco adatto alla sua fascia di età, mi aspetto che vi siano stati dei controlli preliminari e ciò che potrebbe rappresentare un pericolo sia stato eliminato a monte.
Ora... se qualcuno riesce a spiegarmi per quale ragione un bambino di 7 anni dovrebbe poter comprare degli oggetti in un giochino per cellulari e non esservi alcun blocco pre-impostato (dubito che un adulto si annoierebbe di inserire una password ad esempio o di dare una conferma ulteriore), allora la discussione potrebbe avere senso.
Il blocco esiste, ma "giustamente" non è nel gioco, bensi nell'uso della Carta stessa. Perchè tu parli del gioco, ma potenzialmente il bambino con in mano il cellulare ha accesso a qualunque cosa che richieda un pagamento. Che sia un'app da acquistare, un acquisto su uno store (Amazon o chi per lui), una microtransazione o qualunque altra cosa.
A quel punto che fai, te la prendi col fatto che tutto l'Universo racchiuso nello smartphone è potenzialmente pericoloso per i propri risparmi?
Qui non ci sono scuse che tengano. La colpa è unicamente del genitore che ha dato libero accesso alla carta di credito al figlio di 7 anni. Perchè è questo quello che è avvenuto. E tu stesso hai ricordato che uno strumento del genere NON può essere usato da un bambino di 7 anni. Se la usa la colpa è di chi glielo ha permesso.
Bastava anche solo una password, o un controllo biometrico, e fine del problema. Per sempre. Tempo per fare una cosa del genere? 30 secondi.
[SIZE="1"]Si, sono sarcastico[/SIZE]
La colpa non è di Apple, ovviamente. Ma è ridicolo dire che prendono in seria considerazione il problema, e poi si limitino a dire di stare attenti.
I giochi PEGI 3/7/14 non vuol dire che siano giocabili solo dai bambini; in realtà la logica è proprio l'opposta, cioè a capire quale sia la minima sotto la quale il gioco NON è adatto.
Continuate ad avere una concezione errata della situazione.
Non esiste il gioco "adatto ai bambini". Esiste il gioco che eventualmente "non" è adatto ai bambini. Un gioco PEGI3 non implica assolutamente che lo giochino bambini di 3-4-5 anni. Anzi, molti giochi con classificazione bassa sono giocati da chi ha ben più di 18 anni. La PEGI (o la ESRB) sono strumenti per capire il tipo di contenuti, cioè se possano essere "disturbanti" (passatemi il termine) per chi ne usufruisce.
La stessa logica della fascia protetta per le trasmissioni televisive o i bollini verde/giallo/rosso. Ma il fatto che un film sia "adatto ai bambini" non vuol dire che lo guardino "solo" i bambini. E questo concetto è ancor più veritiero nel mondo videoludico.
Quindi che si fa: si bloccano gli acquisti all'interno di un'app che potrebbe giocare anche un novantenne, solo perchè chi dovrebbe badare al proprio figlio lo lascia libero di usare la propria carta di credito sulla relativa app? Se vogliamo essere onesti: il cellulare e la carta di credito sono del genitore. Nel momento fornisci libero accesso a tali strumenti a tuo figlio di 7 anni (e NON dovresti farlo), la colpa è solo tua.
Hai visto quanto sia evidente il fatto che si possano fare acquisti in-app?
E' scritto spesso in caratteri minuscoli o alla fine della descrizione.
Perchè non prevedere l'inserimento di una banalissima password prima di confermare l'acquisto?
La perdita di qualche secondo nella digitazione creerebbe un problema esistenziale al giocatore (e parli con uno che gioca da 4 anni ad uno di questi pseudo free P2W... pay to win)?
No, ma si cerca appunto di prendere denaro da qualsiasi fascia... soprattutto da quelle che sono meno inclini ad un pensiero cosciente.
La perdita di qualche secondo nella digitazione creerebbe un problema esistenziale al giocatore (e parli con uno che gioca da 4 anni ad uno di questi pseudo free P2W... pay to win)?
No, ma si cerca appunto di prendere denaro da qualsiasi fascia... soprattutto da quelle che sono meno inclini ad un pensiero cosciente.
che io sappia sui dispositivi apple NON puoi pagare senza password o controllo biometrico quindi, sarò ripetitivo, reputo sia stato registrato il viso o il dito del bimbo
...e ha esortato i genitori a prendere precauzioni.
Proprio ben pesate le parole
Quello che conta è che il bambino avesse accesso alla carta di credito. Quello è l'errore.
I giochi PEGI 3/7/14 non vuol dire che siano giocabili solo dai bambini; in realtà la logica è proprio l'opposta, cioè a capire quale sia la minima sotto la quale il gioco NON è adatto.
Continuate ad avere una concezione errata della situazione.
Come dire che l'entrata in un nigth dove vendono solo alcolici è pegi 3?
Oppure che i concorsi a premi con esborso denaro sono vietati ai minori ma nei pegi3 sono presenti?
Il fatto che non siano illegali quelle classificazioni non li assolve eticamente. Ed eticamente è stato crocifisso il genitore della notizia.
Il blocco esiste, ma "giustamente" non è nel gioco, bensi nell'uso della Carta stessa. Perchè tu parli del gioco, ma potenzialmente il bambino con in mano il cellulare ha accesso a qualunque cosa che richieda un pagamento. Che sia un'app da acquistare, un acquisto su uno store (Amazon o chi per lui), una microtransazione o qualunque altra cosa.
A quel punto che fai, te la prendi col fatto che tutto l'Universo racchiuso nello smartphone è potenzialmente pericoloso per i propri risparmi?
Qui non ci sono scuse che tengano. La colpa è unicamente del genitore che ha dato libero accesso alla carta di credito al figlio di 7 anni. Perchè è questo quello che è avvenuto. E tu stesso hai ricordato che uno strumento del genere NON può essere usato da un bambino di 7 anni. Se la usa la colpa è di chi glielo ha permesso.
Bastava anche solo una password, o un controllo biometrico, e fine del problema. Per sempre. Tempo per fare una cosa del genere? 30 secondi.
Ma io infatti non dico che qualsiasi altro acquisto incauto non sarebbe stata colpa esclusiva del genitore... io mi metto nei suoi panni.
Do il mio cellulare a mio figlio. Gli installo un giochino adatto alla sua età.
Se non mi appaiono avvisi espliciti, probabilmente neanche mi accorgo che sia possibile fare degli acquisti.
Il bambino dal canto suo, vede un oggetto carino, preme un pulsante e lo compra.
Non ha il libero arbitrio di comprendere che quel gesto tanto scontato abbia delle conseguenze nella vita reale.
Ecco perchè sto dicendo che in UN GIOCO rivolto ANCHE ad un pubblico estremamente piccolo (4+ la classificazione USA), non puoi lasciare tanto potere alle piccole manine.
Poi se tuo figlio scarica e compra una app che costa 100 euro, lì è SOLO COLPA TUA.
...e ha esortato i genitori a prendere precauzioni.
Proprio ben pesate le parole
boh mi sembra sensato il tutto, se per te apple poteva pronunciarsi meglio ne prendo atto
Quello che conta è che il bambino avesse accesso alla carta di credito. Quello è l'errore.
tu hai scritto che dovrebbe essere obbligatorio inserire password o controllo biometrico
se il genitore non avesse registrato viso/dito del bimbo non sarebbe successo nulla
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