Antitrust britannica: l'accordo tra Microsoft e Activision potrebbe danneggiare i giocatori
Ancora una pronuncia negativa da parte dell'autorità di antitrust del Regno Unito a proposito dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft per poco meno di 70 miliardi di dollari
di Rosario Grasso pubblicata il 08 Febbraio 2023, alle 15:31 nel canale VideogamesMicrosoftActivisionBlizzard
L'autorità di regolamentazione del Regno Unito ha espresso dubbi significativi sull'accordo tra Microsoft e Activision per l'acquisizione della seconda per poco meno di 70 miliardi di dollari. La Competition and Markets Authority (CMA), ossia l'antitrust britannica, sta indagando da mesi sull'acquisizione e, in un nuovo rapporto, ha affermato che il possesso di Activision da parte di Microsoft "potrebbe danneggiare i giocatori del Regno Unito" e potenzialmente tradursi in "prezzi più alti, minore scelta e minore innovazione".
Non si tratta di una pronuncia definitiva, ma dipinge uno scenario senz'altro molto cupo per Microsoft. Anche la Commissione federale per il commercio degli Stati Uniti e la Commissione Europea, peraltro, hanno dato il via a indagini simili, ed entrambe hanno contestato l'accordo per come è attualmente formulato.
La CMA segnalerà comunque a Microsoft e Activision Blizzard "possibili rimedi" e opzioni per attenuare le sue preoccupazioni, stabilendo una data di scadenza a fine mese affinché modifiche al contratto di acquisizione possano essere messe in atto. La relazione finale della CMA è prevista per il 26 aprile.
Microsoft ha reagito al nuovo rapporto confermando, per l'ennesima volta, che i giochi della serie Call of Duty rimarranno disponibili su tutte le piattaforme, e che in questo novero considera anche le PlayStation. Tutti gli organi regolatori hanno infatti espresso molte perplessità su Call of Duty, sospettando che Microsoft voglia in realtà renderlo un'esclusiva per le console Xbox. Questa serie, infatti, è una delle più vendute in assoluto sui principali mercati e smuove diversi equilibri in seno all'industria.
La CMA ha avviato la sua indagine cinque mesi fa e ha analizzato più di 3 milioni di documenti interni sia di Microsoft che di Activision. Ha anche somministrato un sondaggio ai giocatori del Regno Unito e raccolto testimonianze dei produttori, degli esponenti dei rivali di Microsoft e dei fornitori di servizi inerenti il mondo del cloud gaming. A proposito di quest'ultimo, la CMA afferma che il poter gestire Activision rafforzerebbe la "posizione di forza" di Microsoft nel settore e "ridurrebbe sostanzialmente la concorrenza". Si riferisce al fatto che Microsoft potrebbe rendere disponibili i titoli Activision sul suo servizio Xbox Game Pass a prezzi molto concorrenziali, e con grande disponibilità per i giocatori a prescindere dalla piattaforma che possiedono, svantaggiando gli altri produttori di console. Il suo controllo sul sistema operativo Windows, inoltre, comprometterebbe ulteriormente le possibilità dei rivali di operare nel cloud gaming.
"Ci impegniamo a offrire soluzioni efficaci e facilmente applicabili che rispondano alle preoccupazioni della CMA", ha dichiarato Rima Alaily, vice consigliere generale di Microsoft in una dichiarazione rilasciata a Eurogamer. "Il nostro impegno a garantire la presenza di Call of Duty sulle piattaforme di Sony e Nintendo, e su Steam, preserva i vantaggi dell'accordo per i giocatori e per gli sviluppatori e aumenta la concorrenza nel mercato".
"La forte concorrenza tra Xbox e PlayStation ha definito il mercato dei giochi per console negli ultimi 20 anni", ha scritto Martin Coleman, principale responsabile dell'indagine della CMA. "Nuovi entusiasmanti sviluppi nel cloud gaming stanno offrendo ai giocatori ancora più scelta e il nostro compito è assicurarci che i giocatori del Regno Unito non siano intrappolati nel fuoco incrociato degli accordi globali che, nel tempo, potrebbero danneggiare la concorrenza e comportare prezzi più alti, meno scelte o meno innovazione".
Difficile determinare se le mosse di Microsoft potrebbero compromettere la concorrenza e rappresentare un peggioramento per i giocatori. Quel che è certo è che si tratterebbe di un'acquisizione che cambierebbe il mondo dei videogiochi per così come lo conosciamo, e che ha generato anche le reazioni di Google e di NVIDIA.
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDite a quel vecchio impotente di Joe di fare na chiacchierata con l'indo-inglese che dirige lo stato inglese ora.
No Activision e no ARM = No F35 e vedrai che la smettono.
Hanno pagato ? Bene ! Che gli venga dato ciò che gli spetta !
Cina e India non hanno anche loro da dire qualcosa?
E San Marino e il Vaticano?
Benissimo,per me può andare così ma vorrei una indagine seria del periodo di PlayStation 2 vs Dreamcast,mi ricordo che uscirono articoli che denigravano Dreamcast in favore di PS2 e guarda caso ,in un trafiletto piccolo piccolo ,si leggeva: si ringrazia Sony computer entertainment Europa per la stesura dell'articolo.
Mi ricordo che si era arrivati al punto di chiamare il Dreamcast di Microsoft.
Ora non sono proprio un hater visto che ho posseduto PS1 , PSP e attualmente ho una PS Vita ma devo dire che dal punto di vista di etica aziendale,Sony è piuttosto scorretta,molto scorretta.
A giudicare dai commenti fin troppi...
Change my mind. (se ne hai le prove... qui ci ha già provato un troll proMS 10 anni fa ed ancora non ha finito di togliersi la merda di dosso....)
solo perché non ho tempo da perdere e nemmeno mi interessa distribuire perle a dei fanboy refrattari a qualsiasi cosa non alimenti il loro essere fanboy.
A giudicare dai commenti fin troppi...
Visto e considerato che l'[U]autorità di antitrust del Regno Unito ha stabilito che il Cloud Gaming è dannoso per i consumatori anglosassoni perché richiede una consolle molto costosa[/U], ritengo che tutti noi ne sappiamo più di loro a riguardo.
O forse l'età e l'esperienza mi rendono tale agli occhi di _giovani_ _ignoranti_ (in senso letterale per entrambi i termini).
Vabbé.. me ne faccio una ragione.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".