Alone in the Dark protetto da SecuROM

Atari rivela che il sistema di protezione anti-pirateria SecuROM è presente in Alone in the Dark, mentre 2K Games modifica il funzionamento di SecuROM per BioShock.
di Rosario Grasso pubblicata il 21 Giugno 2008, alle 08:52 nel canale VideogamesAtari2K Games
92 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer quanto riguarda il discorso pc almeno, non credo che 40/50 euro siano poi cosi una ladrata, perchè è la stessa gente che ne spende 250 per la scheda video, (quella si perchè non si può copiare), certo se uno è abituato a rubare può essere tanto anche 30 euro e anche 20...non so...i titoli per console allora dovrebbero stare sempre e cmq sugli scaffali a prendere polvere visto il prezzo fuori da ogni logica di 65/75 euro cadauno
No è vero: la legge ti dà il permesso di farti la copia di backup, però nel contempo vieta esplicitamente di aggirare eventuali meccanismi di protezione anticopia. Conclusione: puoi farti la copia di sicurezza di software che non ha protezioni anticopia. Qui alcuni brani di un'analisi interessante sul tema:
Per l'audio-video:
Per il software:
Tratto da qui.
Ah beh certo ora chi non ha Internet è un disperato...
Se hai Internet sei in, altrimenti sei out!
A parte questa perla un gioco off-line non ha NESSUN motivo di richiedere Internet: è questo il punto centrale della questione. Arrivi persino a dire che ti fa piacere che implementino certe protezioni assurde per proteggere le opere di ingegno dai pirati brutti e cattivi? Sarebbe persino condivisibile se la realtà non dimostrasse, da anni, che quello che dici è semplicemente falso! Qualsiasi protezione viene infranta in un modo o nell'altro: queste servono solo a rendere problematica la vita agli utenti paganti e basta!
Io ho il diritto di giocare ad un gioco senza essere costretto ad inserire ogni volta il cd, effettuare l'autenticazione online o sa dio che altro senza essere definito pigro da nessuno. Se a te piace subire passivamente gli abusi di queste protezioni anticopia fai pure, ma ci sono molte altre persone a cui questo non sta bene. La risposta è il boicottaggio comunque e non certo il cracking.
Le crack sono eseguibili modificati.
Però, a quanto pare, per loro scrivere qualche riga in più di codice è troppo difficile.
Ma non è questione di non volersi sbattere... il punto è "conviene?" e la risposta è "assolutamente NO!".
Per quanto i programmatori siano bravi, fare anche una versione OGL richiede tempi di sviluppo e testing che qualche mese lo portano via. Per cosa? Vendere 1000 copie in più?
Che poi se fossero i programmatori a decidere potrebbero pure sbattersi per passione propria... ma chi comanda è il capo e il publisher quindi c'è poco da fare.
Comunque anche per questo motivo delle protezioni ho smesso ci comprare giochi per PC (proprio non li gioco, nemmeno li scarico, non ne vale la pena sbattersi per titoli buggatissimi ecc...), mentre da quando ho una PS2 (DUE si, non 3
Per PC spero rimarranno i MMORPG, se prendono piede su console senza mouse e tastiera verranno invevitabilmente semplificati all'inverosimile
Dei bei MMORPG possono essere la salvezza del PC, zero pirateria e creando delle comunità attirano in poco tempo molta gente (=soldi). Certo è che non escono tutti i giorni e il successo di un titolo non è così prevedibile soprattutto a fronte degli immensi investimenti.
Ciau!
Per quanto i programmatori siano bravi, fare anche una versione OGL richiede tempi di sviluppo e testing che qualche mese lo portano via. Per cosa? Vendere 1000 copie in più?
Che poi se fossero i programmatori a decidere potrebbero pure sbattersi per passione propria... ma chi comanda è il capo e il publisher quindi c'è poco da fare.
Se tutti cominciassero a portare i loro giochi in opengl e creare un launcher per gnu\linux sicuramente si avrebbero più di 1000 copie in più...
Dato che molte persone, nell'80% dei casi, non installano una distro gnu\linux perchè non ci sono giochi.
Certo, c'è wine, però un client nativo sarebbe una soluzione più pulita ..
La legge è iniqua, è vero, ed è stata probabilmente scritta sotto la dettatura della lobby delle software house. Ti faccio però notare che le software house esistono grazie ai soldi che ricevono dai consumatori: senza i nostri soldi nemmeno esisterebbero. Mi sembra chiaro chi ha (avrebbe) il coltello della parte del manico. Qualsiasi persona di buon senso concluderebbe che è opportuno boicottare tutti quei giochi che contengono protezioni draconiane al loro interno, ma invece il consumatore medio, incapace di resistere all'hype di alcuni titoli videoludici, risolve il problema violando la legge e crackando. Facendo così, paradossalmente, legittima ulteriormente l'utilizzo delle protezioni anticopia.
Le crack sono eseguibili modificati.
Vero, ma solo a livello teorico.
Per esempio, allo stesso modo è reato videoregistrare un programma o un film trasmesso alla TV...
A ben guardare però, pagando un canone tipo Sky, io sto pagando ANCHE i "diritti d'autore" e a quel punto io ho PAGATO COMUNQUE per vedere un film, che magari non ho avuto il tempo di guardare perché non ero a casa all'orario giusto...
E Sky offre agli abbonati anche decoder che includono Registratori su HDD integrati, quindi sarebbe un istigazione a delinquere oppure è la legge che a ben guardare non sta in piedi, piena di contraddizioni come è?
Nel caso dei videogame la cosa è ancora più confusa: per IL-2 non conosco nessuno (e gioco on-line insieme a diverse migliaia di altri utenti) che non abbia installato il Crack per il programma, disponibile per altro nella sezione DL della maggior parte dei siti degli squadroni virtuali dedicati al gioco; eppure nella struttura stessa dal gioco esistono diversi livelli di "checkRuntime" che renderebbero estremamente semplice bloccare le copie non perfettamente conformi dopo l'installazione. Per altre cose viene fatto continuamente, quindi perché non per l'eseguibile?
Esistono da anni programmi che abilitano le svastiche in coda per gli aerei tedeschi, e che sono a loro volta un "Alterazione del software originale" ma fin tanto che non collidono con altre leggi interne a un paese (tipo la Germania) nessuno ha mai mosso un dito in proposito.
Il produttore se ne frega pur avendo imposto un blocco sul CD e fa finta di non vedere.
E non ne riceve danni tra l'altro, perché dal 2003, IL-2 pur ripubblicato innumerevoli volte con minime variazioni e aggiunte poco significative, continua a vendere benissimo, spesso a quegli stessi che già avevano acquistato (come me) le precedenti versioni.
La gente compra un gioco che ha cinque anni, che per di più non richiede neppure le versioni più recente perché esistono patch che lo aggiornano gratuitamente, e Hyperlobby esplode ogni singolo giorno sul canale Forgotten Battles".
Chi ha tentato di introduttore sistemi di protezione invasive (vedi l'immondo Starforce) è stato sommerso dalle proteste dei clienti, inferociti, e i giochi che propongono quel sistema di blocco sono lentamente scomparsi.
I siti che ospitano Warez vengono perseguiti con determinazione in tutto il mondo, ma quelli che offrono solo semplici rimozioni dei blocchi CD (tipo Gamecopyworld) vivono tranquilli da anni senza che nessuno li abbia mai denunciati o oscurati.
La realtà è che ai produttori sta benissimo così: ci sono giochi e ci sono giochini, ci sono programmi che vendono per le proprie qualità intrinseche e comunque per anni (basta pensare a Civilization, flight simulator o ai Sims), magari aiutati da un riposizionamento del prezzo che ha senso se la reperibilità non viene azzerata; e poi ci sono i programmucoli da poco che hanno un ciclo di vita massimo che va dai tre ai sei mesi e per i quali le protezioni sortiscono l'effetto desiderato, che è quello "ritardare" un po' l'arrivo sulla rete delle copie pirata, quel tanto che consente alle software house di incassare la cifra prefissata.
Ecco la ragione dell'hype promozionale al lancio di giochi come Bioshock, Crysis, GTAIV o i vari MGS addirittura in TV e con leaking ad hoc dilazionati per mesi prima della pubblicazione, che invogliano il possibile giocatore ad averlo SUBITO, anche se poi, cercandolo dopo sei mesi dal lancio ci si imbarca in un impresa da collezionisti guardando sugli scaffali.
Ecco anche la ragione vera della preferenza delle consolle al PC da parte degli sviluppatori. Senza giochi nuovi sono solo soprammobili e per questa ragione è nel loro pieno interesse promuovere software di durata risibile (ormai bastano 18-20 ore per terminare il gioco tipo per consolle contro le 60-80 di una decina di anni fa), graficamente sfavillante e molto ben pubblicizzato ma con poco o nulla sotto il vestito, spesso solo la riedizione di una riedizione di giochi di successo passati, pure nel nome.
Le leggi anti pirateria nel modo dei videogame sono simili alle "Grida Manzoniane" che minacciavano pene draconiane ai trasgressori ma che tutti ignoravano tranquillamente, spietate e durissime ma che a ben vedere non tengono neppure conto di quello che prevedono i diritti d'uso del software stesso.
In pratica un buon avvocato sarebbe in grado di demolire in cinque minuti le pretese del produttore in tutti quei casi che non costituissero palese violazione del copyright e furto di proprietà intellettuale altrui, e le software house ne sono pienamente al corrente (I loro avvocati non sono stupidi e consiglieranno di lasciar perdere).
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