16 anni, giro d'affari milionario rivendendo PS5 e Xbox Series X: il magico mondo dei bagarini

Un ragazzo di 16 anni racconta al Wall Street Journal come nel 2020 abbia mosso beni, tra cui PS5, Xbox di nuova generazione e tanto altro ancora, per oltre 1,7 milioni di dollari intascando più di 110 mila dollari. È il magico mondo, o la piaga secondo alcuni, dei bagarini.
di Manolo De Agostini pubblicata il 02 Luglio 2021, alle 16:03 nel canale VideogamesSonyMicrosoftPlaystationXbox
129 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPrima di tutto ci dovrà pagare delle tasse, e nell'articolo questo non è chiaro (profitto de che).
Deve fornire una garanzia, quindi probabilmente già sul post vendita rischia di perderci.
Ha fatto un buon lavoro da commerciante ma con un profitto relativamente basso dal mio punto di vista.
Ha mosso tanti soldi e poco più! ma non ha fatto nulla di illegale... sarà illegale quando non offrirà la garanzia e se ha fatto tutto "in nero"
Ora prima di tutto non conosciamo (e questo vale per tutti gli scalpers:
1° Ha usato bot o sistemi non legali per accaparrarsi i prodotti? Se si, andrebbe punito per illecito, se no nessuno può dire nulla.
2° ha preso accordi con produttori o distributore (da non confondere con rivenditori e negozianti) per aver priorità sul prodotto? Se si è illegale"cartello" se no, nessuno può dire nulla.
Poi ci sono molti punti in realtà ma noi non conosciamo nulla.
Sicuramente una cosa è che se un commerciante acquista "ad esempio direttamente da Nvidia ai prezzi al pubblico" per finire le scorte per poter fare il prezzo che si vuole dovrebbe essere illegale, perché se è legale con questo deve essere legale per tutto compreso i biglietti dei concerti e spettacoli.
Se compra al dettaglio da un negoziante come chiunque altro allora non gli si può dire niente, si sbatte per trovarle come fanno tutti quelli che comprano al prezzo di listino, quelli che comprano da lui non hanno voglia di faticare e pagano quindi un intermediario che gli procura la merce.
Ad ogni modo con la diffusione attuale del commercio online le filiere commerciali si sono accorciate e servono sempre meno intermediari fra la produzione e il consumo. Nel commercio al dettaglio tramite negozi fisici è impensabile eliminare gli intermediari.
L'esistenza dello scalper è paradossale perché anziché sfruttare il canale commerciale online per accorciare la filiera e rendere più efficiente il commercio, riducendo i costi, fa l'esatto opposto: aggiunge un ulteriore livello di intermediazione totalmente superfluo al solo scopo di gonfiare il prezzo.
Il tal prodotto che è già arrivato sullo "scaffale" online per essere acquistato dal consumatore viene fatto sparire istantaneamente dallo scalper, tramite i bot, e il consumatore se vuole entrare in possesso del bene ha solo due opzioni: o utilizza gli stessi metodi e strumenti dello scalper, assurdo e impraticabile per la grande maggioranza dei consumatori, oppure accetta il sovrapprezzo arbitrario (e in genere l'acquisto in nero con tutti i relativi svantaggi).
L'esistenza dello scalper è paradossale perché anziché sfruttare il canale commerciale online per accorciare la filiera e rendere più efficiente il commercio, riducendo i costi, fa l'esatto opposto: aggiunge un ulteriore livello di intermediazione totalmente superfluo al solo scopo di gonfiare il prezzo.
Il tal prodotto che è già arrivato sullo "scaffale" online per essere acquistato dal consumatore viene fatto sparire istantaneamente dallo scalper, tramite i bot, e il consumatore se vuole entrare in possesso del bene ha solo due opzioni: o utilizza gli stessi metodi e strumenti dello scalper, assurdo e impraticabile per la grande maggioranza dei consumatori, oppure accetta il sovrapprezzo arbitrario (e in genere l'acquisto in nero con tutti i relativi svantaggi).
Terza opzione: non lo acquista! Punto!
L'esistenza degli scalper è colpa delle persone che acquistano a prezzi maggiorati. Punto!
Drogati di tecnologia. Così come allo stesso modo circolano gli stupefacenti. Colpa dei consumatori che ne fanno (ab)uso.
Stop!
Tutti gli altri discorsi sono solo "chiacchere e distintivo"
Il commerciante è un imprenditore che fornisce un servizio appunto commerciale, che è parte indispensabile (anche se oggi meno che in passato) della filiera che porta le merci dalle fabbriche dei produtori fino alle case dei consumatori. Il commerciante acquista le merci direttamente dai produttori, o da importatori o grandi distributori, con prezzi scontati rispetto a quelli al consumo, e le rivende al dettaglio, occupandosi spesso di parte della logistica, dei servizi di vendita e assistenza alla vendita (incluse le garanzie al consumatore e i rapporti con lo stesso), di una parte del marketing, ecc.
Lo scalper, o in altro contesto il bagarino, è un soggetto pseudo-imprenditoriale che acquista sistematicamente merci che sono già arrivate alla vendita al dettaglio, cercando di farne incetta, per poi rivenderle a prezzi molto superiori ai normali prezzi al dettaglio. L'attività dello scalper è totalmente parassitaria in quanto non aggiunge alcun servizio o valore, si limita a inserire un passaggio di mano totalmente inutile e dannoso, speculando su determinate merci nei periodi in cui la domanda supera l'offerta e alcuni consumatori sono disposti a farsi "taglieggiare" pagando un bene molto più del suo normale valore di mercato.
Ovviamente negli scenari in cui la domanda è molto eccedente l'offerta, anche i commercianti tendono a operare speculativamente alzando i loro margini (basta vedere cosa è successo con alcuni prodotti nell'emergenza covid), ma questo non autorizza a dire che gli scalper siano commercianti. Sono puri e semplici parassiti.
grazie per il link; io sono un povero ignorante e la chiamo borsa nera.
però ero rimasto a quando si trattava di beni di prima necessità.
però sai che c'è? tutto sommato hai ragione circa i parassiti. è lo stesso ragionamento che faccio anch'io sull'intera catena distributiva quando posso comprare articoli direttamente dallo spaccio del produttore.
perchè diamine devo pagare tutte quelle zecche che si interpongono? che vadano a trovarsi un lavoro vero.
"Che provi..."
"Vilipesi"
Esattamente
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