Destiny 2: La Regina dei Sussurri, tre Guardiani contro Savathûn - Recensione

Destiny 2: La Regina dei Sussurri, tre Guardiani contro Savathûn - Recensione

Dopo una lunga attesa, ci siamo finalmente avventurati nel Tronomondo di Savathûn, tetra dimora dell'astuta antagonista di Destiny 2: La Regina dei Sussurri. L'ultima espansione dello sparatutto targato Bungie ci ha sorpresi con la migliore campagna mai realizzata dal team di Bellevue, e non solo. Ve ne parliamo nella nostra Recensione, scritta da un autentico Fireteam.

di , Rosario Grasso, Vittorio Manti pubblicato il nel canale Videogames
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La Regina dei Sussurri rappresenta il punto di approdo di un lavoro durato oltre un decennio, nonché l'apice narrativo dello sfaccettato universo meticolosamente assemblato da Bungie. L'ultima grande espansione di Destiny 2 vede antagonista Savathûn, la Megera Regina.

Arriviamo all'agognato scontro con la dea dell'Alveare, la stessa che ha trascorso gli ultimi anni a tessere la sua tela di inganni con l'obiettivo di soggiogare i Guardiani e la loro invidiata Luce. Per il team di Bellevue non c'è occasione migliore per mettere sul campo una campagna innovativa, forse la migliore mai concepita per lo Shared World Shooter. Eppure, The Witch Queen non si limita a raccontare una storia ricca di colpi di scena: grandi novità sono riservate al gameplay, con il rework delle sottoclassi da Vuoto, un inedito sistema di crafting delle armi, un nuovo archetipo da aggiungere al già variegato arsenale dei Guardiani e molto, molto altro.

Sin dalle prime battute di questa avventura abbiamo avuto l'impressione che, con La Regina dei Sussurri, Bungie abbia messo davvero molta carne al fuoco. Ci siamo presi il tempo necessario per sviscerare la campagna ed esplorare gli anfratti del Tronomondo con l'intento di svelarne tutti i segreti - o, quantomeno, la maggior parte. Così, abbiamo deciso di parlarvi di questo add-on attraverso le esperienze di un autentico trio di Guardiani: un Titano (Pasquale), un Cacciatore (Vittorio) e uno Stregone (Rosario). Sono i punti di vista di tre diverse classi, ma anche di tre differenti tipologie di giocatore, le stesse che con ogni probabilità si troveranno ad affrontare le variegate sfide proposte da La Regina dei Sussurri. Parliamo dunque di un aficionado, un utente che gioca ininterrottamente a Destiny da diversi anni (Pasquale), di un ex veterano che ha ripreso da poco la sua avventura (Vittorio) e di un neofita dello Shared World Shooter (Rosario).

The Witch Queen: la migliore campagna di Destiny 2

La storia de La Regina dei Sussurri inizia poco dopo gli eventi della Stagione dei Perduti, al termine della quale Mara Sov libera Savathûn dal suo verme. Il rituale si è concluso con la cattura del famiglio larvale e con l'inaspettata fuga della Megera Regina, che ha ingannato la sovrana degli Insonni e i Guardiani stessi. Su ordine dell'Avanguardia, ci dirigiamo su Marte per raggiungere Ikora Rey e indagare sulle ultime attività dei Cabal, che sembrano intenzionati ad attaccare un misterioso oggetto apparso nei cieli del Pianeta Rosso: è la colossale nave di Savathûn.

Saliti a bordo dell'astronave, i Guardiani fanno una terribile scoperta. I soldati dell'Alveare brandiscono la Luce, lo stesso potere paracausale da cui abbiamo tratto la forza per combattere coloro che minacciano l'umanità. Non solo, ma i nostri storici nemici sono persino affiancati dagli stessi Spettri che hanno permesso ai protettori dell'Ultima Città di tornare in vita innumerevoli volte. Non ci sono dubbi, è stata Savathûn a conferire tali poteri ai suoi cavalieri, ma con quale stratagemma sarebbe riuscita a impossessarsi della Luce? Qual è la verità?

In seguito al primissimo scontro con Savathûn, i Guardiani vengono catapultati nel suo Tronomondo, dimora della dea dell'Alveare e della sua Covata Lucente. Qui avranno luogo le indagini che porteranno il giocatore a unire tutti i puntini e a risolvere, così, l'ennesimo mistero che si annida nelle putrescenti paludi di questa regione. Sarà anche, e soprattutto, il teatro della campagna de La Regina dei Sussurri, la quale prende le distanze dalle più stringate storyline delle precedenti espansioni proponendo un'avventura gargantuesca. Non ci riferiamo solo all'apprezzata longevità, ma anche alla varietà delle missioni che compongono la questline principale e alle ingegnose meccaniche con cui Bungie spinge i giocatori a usare il cervello, oltre alla mera forza bruta. Viene così introdotta la modalità Leggendaria, ideata per i veterani di Destiny che, spesso e volentieri, si sono lamentati della difficoltà irrisoria della campagna: ora quest'ultima può essere affrontata con un livello di sfida superiore e ricompenserà i Guardiani più audaci con il doppio del loot e un pool di equipaggiamenti esclusivi.

L'impegnativa campagna di quest'espansione invoglia i giocatori a sperimentare le novità del gameplay, primo fra tutti il sistema di crafting. Quest'ultimo passa per la Reliquia, un misterioso monumento situato nell'Enclave su Marte: entrando in contatto con la Reliquia, i Guardiani ottengono la capacità di forgiare e riforgiare nuove armi da utilizzare in battaglia. Tra queste troviamo le ultime bocche da fuoco che è possibile ottenere esplorando il Tronomondo, ma ci sono anche armamentari provenienti dalle precedenti stagioni di Destiny 2 e qualche piccola sorpresa. Vengono inoltre introdotti i Falcioni, nuovo archetipo 'ibrido' che unisce il meglio delle armi melee con quello dei fucili: impugnando uno dei Falcioni disponibili nel gioco - ne troviamo alcuni Leggendari e tre Esotici, uno per classe - manterremo la visuale in soggettiva per sparare ai nemici con un colpo al plasma o, in alternativa, colpirli con una devastante combinazione di fendenti.

Il Titano (Pasquale)

Difficile identificare il vero punto di forza della campagna de La Regina dei Sussurri. Posso però dire con certezza che Bungie è riuscita a superarsi su ogni possibile fronte, dal comparto artistico a quello narrativo, passando per la caratterizzazione dei suoi personaggi.

Il Tronomondo si è rivelato un'autentica sorpresa, un'ambientazione tanto contorta nell'aspetto quanto ammaliante. Ci si perde molto volentieri nei corridoi dell'imponente palazzo della Megera Regina, di chiara ispirazione gotica, un complesso architettonico che non avrebbe nulla da invidiare alla memorabile Astrocorazzata di Oryx. Altrettanto piacevole si è dimostrata l'esplorazione della palude che circonda il palazzo, un luogo sì desolante, ma sorprendentemente ricco di misteri e segreti che non aspettano altro che di essere rivelati. "Orrifica bellezza", queste sono le parole che utilizzerei per descrivere il singolare contrasto creato da Bungie per dar vita al Tronomondo di Savathûn, forse uno dei punti più alti toccati dalla software house.

Sin dalla (corposa) missione introduttiva della nuova storyline avevo il sentore che, a questo giro, avrei finalmente messo le mani su una delle migliori campagne di Destiny 2; in verità, quello che non avevo previsto è che sarebbe stata la migliore campagna in assoluto.

In primis, Bungie è riuscita nella difficile impresa di imprimere all'azione un ritmo ben cadenzato, mettendo in difficoltà il giocatore il più delle volte, ma concedendogli anche qualche minuto per riprendere il fiato e godersi le meraviglie offerte dal setting. Indescrivibile la soddisfazione provata dopo aver completato la campagna in modalità Leggendaria, ardua in solitaria e semplicemente folgorante in cooperativa. In merito alla trama, una scrittura brillante accompagna un paio di colpo di scena che possono finalmente essere definiti tali: sono eventi sconcertanti, almeno per chi, come il sottoscritto, segue gli eventi di questa serie da più di qualche anno. Si ha inoltre l'impressione che, finalmente, gli sceneggiatori abbiano attinto a piene mani alla mastodontica lore che rende Destiny una delle opere sci-fi più originali di questo secolo.

Non delude le aspettative il personaggio che dà il nome all'add-on in questione. Savathûn, la Regina dei Sussurri, è l'antagonista che i fan del franchise hanno imparato a temere anni fa, quando su Titano i Guardiani hanno interrotto un rituale di evocazione che avrebbe riportato la Sorella delle Forme nel nostro mondo. Quella misteriosa figura si è ora materializzata davanti ai nostri occhi, rivelando tutta la sua potenza e, soprattutto, la sua rinomata astuzia. Savathûn è una stratega, una manipolatrice, una vera e propria maestra dell'inganno, talenti che esibirà in diverse occasioni ai danni dei Guardiani, gli stessi che accoglierà nella sua splendente dimora come "onorevoli ospiti". Quello di The Witch Queen è un villain di grande spessore, le cui azioni e decisioni sono ben lontane dall'essere definite prevedibili o scontate. Insomma, come il fratello Oryx, la carismatica Savathûn resterà impressa nei ricordi di tutti gli appassionati di Destiny.

Lo Stregone (Rosario)

La campagna di La Regina dei Sussurri è decisamente sfidante, intensa e piena di colpi di scena. È evidente lo sforzo di Bungie di innalzare il livello di difficoltà rispetto ai precedenti contenuti di Destiny 2 e non solo per la presenza di un numero decisamente importante di nemici da affrontare. Poggiando le basi su un motore grafico in grado di muovere tantissimi personaggi contemporaneamente senza perdita di prestazioni, La Regina dei Sussurri riesce a offrire un'azione incessante, senza tempi morti e quasi sempre adrenalinica.

Oltre alla presenza così nutrita di nemici, bisogna sottolineare la necessità di risolvere enigmi e puzzle, spesso anche nel cuore dell'azione, secondo meccanismi simili a quelli che gli appassionati di Destiny 2 hanno avuto modo di sperimentare nei raid. Solamente affrontando gli avversari nel giusto ordine, sbloccando alcuni meccanismi e interpretando correttamente le parti di platforming, infatti, sarà possibile andare avanti in certi livelli della campagna. Come sempre, poi, sarà una corsa a incrementare sempre più il Potere, e certe missioni non saranno affrontabili da soli se prima non si sarà opportunamente rimpinguato il Potere del Guardiano giocando agli innumerevoli contenuti alternativi alla campagna che oggi Destiny 2 mette a disposizione.

Dal punto di vista narrativo/cinematografico, invece, è una storia meno efficace di quanto ci si potesse aspettare, al netto dell'affascinante figura della Megera Regina, che diventerà un simbolo di questa fase di Destiny 2. L'immaginario del titolo di Bungie è così tanto complesso che vivere solo la storia della campagna non vi darà tutte le risposte di cui avrete bisogno, con il risultato che alcuni momenti dell'avventura vi sembreranno sconclusionati. Bisogna avere una conoscenza ferrata della lore per poter contestualizzare tutto nella maniera opportuna. Rispetto al passato, tuttavia, Bungie non richiede più ai giocatori di leggere log in-game per poter unire i puntini, mettendo tutti i contenuti della storia nella parte cinematografica della campagna. A tutto questo, si uniscono sequenze cinematografiche stimolanti, con giochi di inquadrature e uso della colonna sonora che ricordano le produzioni cinematografiche meglio riuscite dell'ultima generazione.

La storia va a toccare un punto nodale dell'immaginario di Destiny 2, che sta particolarmente a cuore degli appassionati di lunga data. La Megera Regina Savathûn ha rubato la Luce e adesso può disporre di cavalieri portatori di Luce, ovvero con le stesse capacità dei Guardiani, i personaggi interpretati dai giocatori. Durante la storia, il giocatore sarà portato in giro per l'universo con lo scopo di scoprire come Savathûn sia entrata in possesso della Luce e qual è il suo rapporto con il Viaggiatore, colui che nell'immaginario di Destiny è l'ultimo superstite della razza più antica e saggia dell'universo. I doni del Viaggiatore hanno permesso all'umanità di sopravvivere alle varie catastrofi a cui è andata incontro, ma nessuno esattamente sa chi sia e quali siano i suoi veri scopi.

Se da una parte è vero che il nuovo esercito di Savathûn dotato della Luce, la Covata Lucente, non può essere considerato come una specie del tutto nuova, come lo sono stati i Corrotti o gli Infami, è altrettanto vero che i nuovi avversari dei Guardiani presentano caratteristiche così dirompenti che portano il giocatore ad affrontarli secondo modalità specifiche come era capitato con le specie del tutto nuove. Alcuni tra i guerrieri più importanti dell'Alveare, infatti, si caratterizzano per le sottoclassi Arco, Vuoto e Solare tipiche dei Guardiani, così come di alcuni loro poteri.

Il Tronomondo, la nuova area aperta introdotta dall'espansione, presenta al tempo stesso un level design interessante, con zone che differiscono tra di loro in maniera sostanziale dal punto di vista cromatico e artistico. Dalle paludi del Miasma si passa allo sfavillante castello della Megera Regina senza soluzione di continuità. Non è una mappa grandissima, ma sono tante le attività da svolgere, sotto l'incitamento del simpatico spettro Fynch, con trenta livelli di Reputazione da scalare portando a compimento le sue missioni. Niente che i giocatori di Destiny 2 non conoscano, ma una serie di taglie da svolgere nel Tronomondo per ottenere le ricompense migliori, aumentare il Potere il più velocemente possibile e accedere alle missioni con le ricompense più significative.

Il Cacciatore (Vittorio)

Avendo iniziato a giocare a Destiny dal day one del primo capitolo, ho sempre avuto una relazione contrastante con le varie campagne che si sono succedute. Un po' perché mi sono innamorato di Destiny per il gameplay, per le differenze di feeling che si percepiscono cambiando armi o personaggi, per l’attenzione che dedico al creare una build ottimizzata e quindi all'infinito, o per meglio dire indefinito, grinding che questo comporta. Il primo obiettivo con il lancio di una nuova espansione è sempre stato raggiungere più velocemente possibile il power cap e in passato la campagna, che iniziava e finiva in poche ore, diventava solo uno degli strumenti per alzare più velocemente possibile il livello di potere.

L'altro elemento contrastante legato alle campagne è che in passato o aggiungevano poco alla lore oppure si creavano delle incongruenze fra quanto emergeva dalla campagna e la narrazione più articolata che si scopriva mano a mano che si sbloccavano i vari trionfi.

Con La Regina dei Sussurri cambia tutto. Oltre alla già menzionata ambientazine, un altro elemento che è 'rivoluzionario' per una campagna di Destiny 2 è la struttura stessa delle varie missioni. In passato c'era poca, pochissima sfida, ma soprattutto la linearità delle missioni rasentava la banalità. Oggi ci troviamo di fronte a delle attività molto simili a un assalto, con una difficoltà ben calibrata per mettere in difficoltà i guardiani che la affrontano. È necessario scegliere build e armi giuste, valutare la situazione e definire di volta in volta la tattica migliore per affrontarla. Non solo, vengono inserite delle dinamiche più simili a un raid che a un 'semplice' assalto. Senza svelare nulla, non basta sopravvivere e trovare il modo di eliminare i nemici che Savathûn di volta in volta ci mette contro, dobbiamo anche essere in grado di affrontare le illusioni che la Regina dei Sussuri ci mette costantemente di fronte.

Un altro dettaglio che mi ha impressionato (positivamente) è il ruolo che i principali comprimari del cast giocano in questa campagna. Soprattutto Ikora e Zavala vengono caratterizzati in modo molto efficace, proponendosi con una personalità decisamente più sfaccettata rispetto al passato. Il nostro Guardiano e tutti gli altri eroi sono uniti nell'affrontare Savathûn: non ci sono dubbi sulla necessità di sconfiggerla, ma il modo con cui farlo non è necessariamente condiviso e quello che verrà rivelato nel corso della campagna metterà a dura prova la coesione del gruppo.

Questa è la terza major expansion di Destiny 2 da quando Bungie è diventata indipendente da Activision, dopo Ombre dal Profondo e Oltre la Luce. La sensazione dopo le prime tre settimane di gioco è che Bungie abbia finalmente chiuso il cerchio con la campagna, trovando il giusto equilibrio fra lore, gameplay e sfida. Speriamo che questa strada venga seguita anche in futuro e confidiamo che l'acquisizione da parte di Sony non minerà l'autonomia creativa dello studio.

Vuoto 3.0: le nuove sottoclassi spiegate dai Guardiani

Una delle principali novità introdotte da La Regina dei Sussurri coincide con il rework delle sottoclassi da Vuoto. Con il recente debutto delle prime sottoclassi dell'Oscurità, quelle legate alla Luce sono state 'trascurate' dai giocatori che hanno preferito imbracciare la Stasi e ottenere gli importanti vantaggi conferiti da questo nuovo potere. Ebbene, il Vuoto riceve lo stesso trattamento che Bungie aveva riservato per la formidabile Stasi, inaugurando un vero e proprio processo di trasformazione che, nel giro di qualche anno, abbraccerà tutte le sottoclassi.

In The Witch Queen, i Titani, i Cacciatori e gli Stregoni che selezioneranno una sottoclasse da Vuoto avranno accesso immediato a un apparato di personalizzazione inedito, che rimpiazza il tradizionale skill tree per offrire una più ampia libertà di scelta per quel che concerne i perk.

Le Nature e i Frammenti introdotti con la già menzionata Stasi tornano nel sistema del Vuoto 3.0 per conferire ai Guardiani nuove abilità da portare in battaglia: nel caso del Cacciatore, ad esempio, troviamo l'Imboscata del braccheggiatore, grazie alla quale i giocatori potranno schiantarsi al suolo, indebolendo i nemici all'istante e rendendo invisibili gli alleati nelle vicinanze. Questa è solo una delle grandi novità brevettate da Bungie, che passano inoltre per le Super, riprogettate per essere ancora più letali nelle varie attività PvE e anche in quelle competitive (PvP).

Il Titano (Pasquale)

Il caro vecchio Titano trae enormi vantaggi dal rework delle sottoclassi da Vuoto. Quello che è stato rinominato dalla stessa Bungie come 'Vuoto 3.0' migliora alcune delle caratteristiche più apprezzate di questa classe, ma apporta anche un paio di cambiamenti che rendono il Titano ancora più affidabile nelle impegnative attività PvE. Parliamo dunque delle modifiche riguardanti le Super abilità e gli attacchi melee, ma scopriamo anche le nuove Nature da Vuoto.

Che sia per un'Incursione o per un Cala la Notte Gran Maestro, la famigerata 'bolla' del Titano si è sempre rivelata una garanzia. Questa Super riceve una modifica apparentemente piccola, che tuttavia migliora sensibilmente l'efficienza del Titano difensore nelle attività endgame di Destiny 2: con il Vuoto 3.0, Guardia dell'alba si attiva quasi istantaneamente, 'bypassando' un pezzo di animazione che precedeva la creazione della bolla. In aggiunta, questa Super riceve anche un tempo di recupero più rapido, conferendo ai Titani una maggiore reattività.

Quando vestiamo i panni del coriaceo Titano assumiamo il controllo di un autentico tank, tanto potente in fase difensiva quanto devastante in attacco. Ecco dunque che Scudo della Sentinella si rivela ancora una volta la scelta migliore per farsi strada tra i nemici abbattendoli a colpi di scudo, colpi che possono qui guadagnare l'effetto Volatilità, a patto di equipaggiare la Natura più adatta - ci arriveremo tra poco. Si attacca e ci si continua a difendere, grazie alla possibilità di ottenere una protezione aggiuntiva dopo ogni uccisione effettuata con lo Scudo travolgente, abilità corpo a corpo che farà sentire i Titani dei veri Captain America: per ogni uccisione effettuata con un singolo colpo di scudo otteniamo una determinata quantità di sovrascudo, evidenziata sulla barra della salute.

A disposizione del Titano ci sono tre diverse Nature tra cui scegliere. Demolizione controllata aggiunge il suddetto effetto di Volatilità ai danni inflitti con un'abilità da Vuoto o con una qualsiasi detonazione causata da questo elemento. Bastione è invece legata all'utilizzo della Barricata - che, tra parentesi, è stata aggiornata con una nuova animazione - e genera un'altra protezione aggiuntiva per il giocatore e per i suoi alleati, bonus che potrà essere esteso in base al numero di Guardiani riparati dietro lo scudo. Baluardo offensivo, infine, riduce i tempi di recupero delle granate e incrementa il danno dell'abilità corpo a corpo quando ci si trova all'interno della bolla di Guardia dell'alba o, in alternativa, dopo aver ottenuto un sovrascudo.

Come per le altre due classi di Destiny, un buon Titano saprà scegliere la giusta combinazione di Nature e Frammenti per migliorare il suor rendimento in battaglia. A tal proposito, uno dei nuovi Frammenti introdotti con il Vuoto 3.0 dona a questa classe (e a quella del Cacciatore) un potere che, almeno fino a qualche giorno fa, era riservato ai soli Stregoni: parliamo di Divoramento, buff che innesca il ripristino immediato della salute. Mi riferisco a Eco dell'Inedia, il quale ci permette di attivare l'effetto di Divoramento raccogliendo le Sfere di Potere sul campo di battaglia. Nulla di più semplice. In combinazione con le nuove mod dedicate alla generazione delle suddette Sfere, ho potuto creare un'intrigante build basata sull'accumulo di Cariche di Luce - che conferiscono ulteriori bonus aggiuntivi - e sul Divoramento. Sebbene si tratti di un primo esperimento, questa formula si è rivelata molto efficiente negli Assalti e nelle numerose attività PvE.

Lo Stregone (Rosario)

Con il rinnovato sistema del Vuoto 3.0, lo Stregone è stato ulteriormente potenziato nella sua natura di 'mago spaziale', focalizzandosi sulla capacità di generare danni consistenti. Come per le altre classi, le nuove Nature consentono di potenziare le Super e di infliggere danni extra. Le Nature determinano non solo la sovrapposizione di poteri unici rispetto alle abilità, ma anche quanti slot Frammento, un altro dei nuovi elementi della struttura Vuoto 3.0, ha un Guardiano.

I frammenti consentono la messa a punto delle statistiche del Guardiano. Ad esempio, Eco del Salasso fa in modo che i colpi di grazia corpo a corpo diano inizio alla rigenerazione della salute per sé stessi e gli alleati nelle vicinanze. Eco dell'Espulsione, invece, fa in modo che o colpi di grazia con le abilità da Vuoto facciano esplodere i bersagli. Il giocatore di Destiny 2 con meno esperienza deve riconoscere tutte queste circostanze di gioco, capire quali procedure ottengono i potenziamenti e combinare il tutto nella maniera opportuna quando si trova sul campo di battaglia.

Per quanto riguarda le Super, Bomba Nova Vortice è stata completamente cambiata. Bomba Nova attira adesso tutti i nemici circostanti nel suo punto di impatto, danneggiandoli e rendendoli facili bersagli per una squadra di Guardiani. Distorsione Nova, invece, ha ricevuto miglioramenti minori e guadagna più danno con le nuove Nature e i Frammenti: questa Super scatena un'eruzione mortale del Vuoto. Con il potenziamento Bomba Nova Cataclisma, infine, il dardo si frammenta in bombe più piccole per causare danni su vari obiettivi.

Non solo nuove Super per lo Stregone ma anche nuove abilità da mischia. Singolarità Tascabile scaglia in avanti una sfera di energia del vuoto che esplode all'impatto con il primo nemico che incontra, sottraendogli punti vitali e rendendolo volatile. La nuova abilità melee, in realtà, si rivela molto efficace anche sulla media distanza, ed è preziosa soprattutto nei momenti in cui si ricaricano le armi o si hanno pochi proiettili.

Il sistema Vuoto 3.0 introduce sei nuovi buff e debuff che vengono utilizzati nel nuovo sistema quando si scelgono le varie Nature. Fra queste troviamo Indebolimento, il bersaglio viene rallentato e subisce danni maggiori; Divoramento, il Guardiano viene riportato alla piena salute e gli viene concessa l’energia della granata; e Invisibilità, con il bersaglio che scompare alla lista. Per quanto riguarda le granate, invece, abbiamo Granata Vortice e Granata Dispersiva, la prima crea un vortice che attira i bersagli al suo interno; mentre la seconda si divide in molteplici sub-proiettili generando esplosioni in un'ampia area. Ci sono altre granate da Vuoto con effetti ancora più avanzati che si sbloccano sulla Torre, recandosi da Ikora Rey - lo stesso vale per i nuovi Frammenti.

In questo modo, Vuoto 3.0 offre a tutte le classi una più ampia gamma di personalizzazione, consentendo ai giocatori di determinare con precisione il funzionamento del proprio Guardiano. Ci sono tantissimi tipi di combinazioni di abilità ed effetti in Destiny 2, che si abilitano dinamicamente sul campo di battaglia e che vanno supportati con la giusta build. Solo incastonando le varie opzioni nella maniera opportuna si riesce a massimizzare l'efficacia del Guardiano e a configurarlo in funzione delle sfide alle quali lo si vuole sottoporre. Il giocatore novizio è spaesato di fronte a questa moltitudine di combinazioni possibili e di possibilità di potenziamento, al punto che è pressoché impossibile iniziare senza prima consultare una buona guida.

Il Cacciatore (Vittorio)

Prima de La Regina dei Sussurri il Cacciatore era da molti considerato il personaggio più forte di Destiny 2. Per chi, come me, si concentra sulle attività PvE del gioco, proprio la build da Vuoto costruita intorno al casco esotico Pegno del Gravitone garantiva invisibilità costante, rendendo il Cacciatore perfetto per le attività endgame, con la possibilità di rianimare i propri compagni praticamente in ogni condizione. Nei primissimi giorni dopo il lancio del nuovo DLC, con il nuovo Vuoto 3.0 un po' tutti si sono concentrati nel creare build di questa sottoclasse e sembrava che le potenzialità di Stregone e Titano fossero decisamente superiori. È bastato poco però per rendersi conto che il Vuoto 3.0 apre nuove possibilità per il nostro Cacciatore e in rete hanno iniziato a spuntare build molto interessanti, che garantiscono sia la possibilità di infliggere danni elevati, ma allo stesso tempo mantenere l’invisibilità e la capacità di sopravvivere.

Oltre ai già menzionati debuff, Soppressione si è rivelato particolarmente efficace nei panni del Cacciatore. Infliggendo danni da Soppressione a un nemico, quest'ultimo non potrà attivare alcuna abilità o modalità di movimento finché questo effetto persiste. Cosa più importante, i combattenti 'soppressi' non posso sparare con le armi. Sfruttando anche l'Invisibilità e gli effetti di Indebolimento associati alla Faretra di Moebius - nuova Super abilità, devastante in fase di danno - il Cacciatore guadagna incredibili vantaggi da sfruttare nelle attività più impegnative del gioco.

Il meccanismo di funzionamento del Vuoto 3.0 è molto simile a quello della stasi con la possibilità di selezionare Nature e Frammenti che interagiscono con le abilità, con le armi e fra loro. Con la giusta build il cacciatore può applicare diversi debuff con continuità e ottenere ulteriori benefici quando questi effetti sono attivi. In merito alle Nature, nella mia personale build ho puntato su Esecutore Elegante, che mi permette di diventare invisibile dopo aver eliminato un nemico afflitto da un debuff, e su Schivata e Fuga, che mi offre un'ulteriore fonte di Invisibilità.

Con i Frammenti le possibilità di incastro si moltiplicano, ma anche in questo caso ho fatto una selezione più accurata. Avendo quattro slot a disposizione, ho scelto Eco del Danneggiamento e Eco dei Resti per migliorare gli effetti delle granate, che ottengono anche il debugg Indebolimento - in cambio di un piccolo malus sulla Disciplina; ho completato la build con Eco della Persistenza, che estende la durata dei benefici da Vuoto, ed Eco dell'Espulsione, che innesca delle potenti esplosioni in seguito a ogni eliminazione effettuata con abilità da Vuoto.

Parlando di 'incastri', anche le mod del nuovo Artefatto si rivelano estremamente utili. Flusso Volatile, ad esempio, ci permette di applicare l'effetto di Volatilità ai proiettili: dopo aver subito ulteriori danni, i bersagli colpiti dalla nostra arma esploderanno generando una detonazione da Vuoto. Fonte di Potenza può essere un'altra valida opzione per chi punterà alla generazione delle sorgenti elementali, dalle quali si potrà ricavare un bonus al danno inflitto dalle armi dello stesso elemento della sottoclasse utilizzata.

Fondamentale per il buon funzionamento della build è chiaramente avere un'arma da vuoto efficace e, a giudicare dai recenti trend, quella che va per la maggiore ne La Regina dei Sussurri sembra essere la mitraglietta Reteincanalante, ma qualsiasi arma da Vuoto permette di ottenere degli ottimi risultati. Il modo ideale di utilizzare la build è di iniziare uno scontro schivando, così da diventare invisibili e, soprattutto, generare una sorgente elementale che fa diventare volatili i colpi della SMG. Essendo applicato il debuff, grazie alla natura Esecutore Elegante ogni uccisione dei nemici ci renderà nuovamente invisibili e si crea la possibilità, grazie alla mod Armamenti Elementali che è il perfetto complemento della build, di generare ulteriori sorgenti per prolungare l'effetto di Volatilità dei proiettili. Nei momenti in cui non riusciamo a generare sorgenti elementali, possiamo usare la granata per ottenere comunque l’invisibilità dopo l'uccisione, grazie a Eco del Danneggiamento, oppure lanciare la nostra Super nei momenti di combattimento più intenso.

La Promessa del Discepolo: la nuova Incursione

ATTENZIONE: seguono spoiler sulle principali dinamiche della nuova Incursione (La Promessa del Discepolo) e, in particolare, sull'entità dell'avversario finale.

I fan degli MMORPG conoscono l'importanza dell'endgame per un titolo di questo particolare genere videoludico. Destiny 2 non sarà a tutti gli effetti un MMO, ma nello sparatutto di Bungie le attività più impegnative non richiedono solo precisione e prontezza di riflessi, ma anche lucidità, strategia e pazienza, proprio come avviene in esponenti più iconici della categoria appena menzionata. Nel caso specifico delle Incursioni (o Raid, se vogliamo) gli aspiranti partecipanti devono comunicare con i propri compagni, costantemente, e coordinarsi al meglio per risolvere enigmi ambientali e affrontare battaglie al cardiopalma. Il minimo errore può essere fatale.

Sia chiaro, la priorità coincide sempre con il divertimento e questo vale anche per i Raid di Destiny. Dobbiamo ammettere di esserci divertiti davvero tanto in Promessa del Discepolo (Vow of the Disciple), Incursione che trasporta i Guardiani nella Piramide sommersa che troviamo nel Tronomondo di Savathun. Un luogo intriso di mistero in cui dimora un potente nemico, Rhulk, colui che si presenta ai suoi ospiti come il discepolo del Testimone. Sin dalle prime battute percepiamo la pericolosità del nostro avversario, così come l'inconfondibile fascino: Rhulk è un antagonista sfaccettato, quasi quanto la stessa Savathûn, ma è soprattutto una figura tragica, un personaggio profondamente segnato dai drammatici eventi che caratterizzano le sue singolari origini.

Bungie sa quanto sia importante Rhulk per la lore di Destiny ed è altrettanto consapevole della grandezza del setting che ha realizzato per questa Incursione. In barba alle tradizioni, lo sviluppatore ha dunque permesso a tutti i giocatori dell'FPS di esplorare la Piramide sommersa che ospita gli eventi del Raid, o quantomeno parte dei suoi anfratti, popolandoli di Infami da eliminare e di audio log che raccontano la storia del discepolo e del suo pianeta natale, Lubrae, i cui abitanti sono stati spazzati via da un terribile cataclisma - fatta eccezione per Rhulk, a quanto pare. La missione 'Conservazione' rappresenta così un'ottima opportunità per i novizi che vogliono assaporare il brivido dei Raid di Destiny e ricevere, magari, un piccolo assaggio dei già citati puzzle - o anche solo per lasciarsi trasportare dallo storytelling fantascientifico.

Come nella più recente Cripta di Pietrafonda (Oltre la Luce), Promessa del Discepolo presenta sezioni labirintiche e meccaniche cervellotiche, che possono mettere a dura prova anche il giocatore più navigato. Troviamo anche 'encounter' molto dinamici, persino caotici, che richiamano alla mente le corse del Giardino della Salvezza (Ombre dal Profondo) e gli scontri più concitati di Ultimo Desiderio (I Rinnegati); quest'ultimo è stato preso come esempio per un paio di puzzle segreti che porteranno allo sblocco di ricompense aggiuntive. Ora più che mai è richiesta la stretta collaborazione con i propri compagni, poiché ogni membro del Fireteam occuperà un ruolo importante ai fini del completamento del Raid - insomma, nessuno se ne starà con le mani in mano.

Focalizzandoci sugli enigmi, anche questa volta dobbiamo riconoscere l'invidiabile ingegno dei designer di Bungie. La principale meccanica di questa Incursione sfiderà le capacità mnemoniche e comunicative dei giocatori: troviamo una vasta raccolta di simboli unici, i Glifi, che appariranno in tutte le fasi del Raid per consentire agli sfidanti di farsi strada fino alla Capovolta, dove avrà luogo lo scontro finale. I Glifi vanno identificati, memorizzati e segnalati ai compagni di squadra per innescare determinate azioni, quali possono essere il sovraccarico di un manufatto, lo sblocco di una porta o il semplice avanzamento nell'encounter. Dovendo assegnare un nome specifico, il rischio di confondersi e fallire ripetutamente le sfide è consistente, ma basterà un po' di pratica e una chiara comunicazione con il team per familiarizzare con questa meccanica.

Dopo aver attraversato le principali stanze ed eliminato un nemico molto ostico, giungeremo all'Esibizione, l'ulitmo ostacolo che ci separa dallo scontro con Rhulk. Si tratta, a nostro parere, della fase più ostica e intricata dell'intera Incursione: sfruttando la meccanica dei Glifi e tre diversi manufatti, tutti provenienti da missioni e attività ben note ai veterani del gioco, dovremo farci strada tra orde di nemici e, simultaneamente, risolvere ulteriori puzzle per accedere alle stanze successive. Introducendo un meccanismo di rotazione per i manufatti, Bungie 'costringe' ogni singolo membro della squadra ad utilizzare queste reliquie all'interno dell'encounter. Sarà una vera e propria staffetta, una corsa sfiancante dove ogni secondo è prezioso e, ripetendo quanto scritto poco fa, in cui il più piccolo errore di calcolo può condurre l'intero Fireteam al fallimento.

Giunti all'agognata resa dei conti con Rhulk, per un istante abbiamo avuto l'impressione di essere stati catapultati in uno dei punitivi GdR di FromSoftware. Dopo l'immancabile meccanica basata sulla raccolta dei Glifi, inneschiamo la fase di danno in cui scateneremo il nostro arsenale contro il boss finale. Non avevamo previsto, tuttavia, che il nostro avversario ci avrebbe tormentati per l'intera durata dello scontro, sfinendoci con movimenti repentini e devastanti attacchi ravvicinati in un'area relativamente ristretta. Siamo ben lontani dalla classica boss fight dei precedenti Raid di Destiny 2, in cui il nemico di turno resta 'imbambolato' in un punto dell'arena in attesa di farsi bombardare dai Guardiani. Con Rhulk, Bungie incita i giocatori ad adottare una strategia più aggressiva e, al tempo stesso, li invita a un'azione attenta e ragionata, dove precisione e tempismo continuano a essere la priorità assoluta. Occhio alla scelta dell'equipaggiamento, ma anche all'utilizzo delle Super, fondamentali per infliggere danni sufficienti al boss.

Sconfitto Rhulk, siamo stati ricompensati con armature nuove di zecca, ispirate nell'estetica allo stesso nemico che abbiamo affrontato con tanta fatica. Per le bocche da fuoco è stato invece scelto il tema della Piramide sommersa, con forme geometriche ben definite ed elementi meccanici in continuo movimento. Al di là dell'eccezionale stile artistico, alcune di queste armi si sono rivelate particolarmente efficienti nelle attività PvE e PvP del gioco: Insidia, ad esempio, è uno dei pochi fucili a impulsi del gioco che ci permette di sparare una raffica di quattro proiettili, a dir poco letale nelle partite competitive e altrettanto distruttiva negli scontri con l'IA. Nel pool di ricompense dell'endgame troviamo anche un altro Falcione leggendario, Rovina di Lubrae.

Destiny 2: La Regina dei Sussurri - Conclusioni

Prima di tirare le somme e scoprire le opinioni finali dei nostri recensori, ricordiamo che l'espansione La Regina dei Sussurri può essere acquistata da tutti i possessori di una copia di Destiny 2 per console (PS5, Xbox Series X|S, PS4, Xbox One) e PC (Steam). Il prezzo consigliato parte da 39,99 euro per la versione base dell'add-on e da 79,99 euro per l'Edizione Deluxe, che include una nuova arma Esotica (Osteo Striga) - con il relativo Catalizzatore -, un esclusivo Astore e l'accesso alle quattro Stagioni che verranno rilasciate nel corso del 2022.

Il Titano (Pasquale)

Non ho mai fatto segreto della mia grande passione per Destiny e per la sua stratificata lore, passione che mi ha spinto ad approfondire la conoscenza di questo sconfinato universo e dei suoi emblematici personaggi. Detto questo, il primo incontro con Savathûn è stato per me un momento molto importante, del resto parliamo di una figura che, per anni e anni, è stata oggetto di miti e leggende, ma anche di teorie inerenti al suo ruolo negli eventi più catastrofici che hanno segnato la storia dell'umanità e quella di razze ben più antiche della nostra. Vedere per la prima volta su schermo questo personaggio e (ri)scoprirne le origini attraverso una delle migliori campagne mai realizzate da Bungie è, agli occhi di un fan, a dir poco appagante.

Tornando sulla splendida ambientazione de La Regina dei Sussurri, avrò trascorso almeno una dozzina di ore a sfrecciare tra le paludi del Tronomondo a bordo del mio Astore e ad esplorare le strutture che compongono la candida reggia di Savathûn. Non si può non restare a bocca aperta ammirando i paesaggi dipinti dagli artisti di Bungie, veri maestri dell'arte videoludica, ai quali vanno i miei applausi per essere riusciti a superarsi ancora una volta. Certo, resta da vedere come verrà sfruttato questo setting nei mesi a venire, quando la (sorprendente) Stagione dei Rinati cederà il posto alle prossime season contenutistiche per continuare la narrazione di Destiny 2.

Tra le novità appena introdotte, il crafting delle armi è a mio parere il punto più debole di questo add-on. L'entusiasmo per un inedito sistema di progressione legato alle bocche da fuoco, che non coincida necessariamente con i già noti Catalizzatori delle più ricercate armi Esotiche, ha ben presto ceduto il posto alla frustrazione, quella scaturita dalla necessità di piegarsi ancora una volta alle dure leggi del grinding: per poter forgiare una buona arma, e sbloccarne i tratti più interessanti, serviranno dozzine di ore e migliaia di uccisioni, accumulabili solo attraverso il ripetuto completamento delle attività - che, se non altro, sono ora più variegate del solito. Inoltre, il costo di queste 'forgiature' è eccessivamente elevato e non riesce a invogliare il giocatore a sperimentare, non quanto riesce a farlo il sistema del Vuoto 3.0 con le sue personalizzazioni, almeno.

Mettendo da parte le delusioni, e confidando nel supporto post-lancio di Bungie, ho ritrovato la gioia e lo stupore nella nuova Incursione de La Regina dei Sussurri. Promesso del Discepolo mi ha sorpreso, maltrattato e infine conquistato. Ho varcato le soglie della Piramide sommersa nelle prime ore del lancio del Raid, quelle che coincidono con la temuta Contest Mode, che aumenta in maniera considerevole il livello di difficoltà dell'intera missione. Da un lato, scoprire per la prima volta le originali meccaniche del Raid, sviscerarle e studiarne il funzionamento è stata un'esperienza irripetibile, ma è stato anche logorante, al punto da cedere alla stanchezza e arrendersi all'idea di dover ritentare il giorno successivo. Alla fine, io e i miei compagni siamo riusciti ad abbattere Rhulk e tutta la fatica spesa fino a quel fatidico momento è stata generosamente ripagata.

Tra batoste inobliabili e gioie indescrivibili, la mia avventura con La Regina dei Sussurri si è confermata la mia preferita in assoluto per quel che concerne Destiny 2, gioco che, come tanti altri fan di questo franchise, ho amato e odiato nel corso degli anni.

Lo Stregone (Rosario)

Devo ammettere di non essere mai stato un grande cultore di Destiny. La sua natura frammentaria, la struttura di gioco basata sul farming praticamente infinito e quelle che ritenevo delle meccaniche di firing scadenti mi hanno sempre tenuto alla larga dal dedicargli molto tempo. Dopo che Pasquale e Vittorio mi hanno invitato a provare la nuova espansione (ho iniziato qualche settimana prima dell'arrivo di La Regina dei Sussurri) però mi sono sforzato a provarlo con maggiore attenzione e devo dire che ho trovato nel titolo di Bungie tanti stimoli e un tipo di soddisfazione che non riscontravo da tempo con un videogioco.

Destiny 2 è un gioco che offre modalità di gameplay molto differenti tra di loro, tutte racchiuse in un unico prodotto. Ci sono una cospicua parte PvP, tanto PvE e anche un'adrenalinica modalità PvPvE (Azzardo) dove non si tira il fiato neanche per un istante. La campacità di gestire tantissime unità a schermo senza perdita di prestazioni e ampi mondi aperti con sovrapposizioni cromatiche suggestive che incarnano efficacemente lo scenario fantasy che Bungie qui vuole proporre rendono Destiny 2 affascinante e stimolante.

Anche il firing è interessante, dove la gestione di certe armi non è per niente semplice e dove le armi cambiano in comportamento non solo sulla base della tipologia di cui fanno parte, ma anche in virtù dei perk che vi si installano, migliorando progressivamente in efficacia. Destiny 2 è un gioco che pone ai giocatori una sfida ardua nei combattimenti e nelle meccaniche di movimento in generale, dove sovente si fa ricorso alle guide online per scoprire come superare un ostacolo o per capire i meccanismi di gioco più contorti.

Destiny 2 ha una serie di sfide che si rinnovano settimanalmente e che il giocatore appassionato che vuole accrescere il proprio Potere completerà puntualmente. Questa è la meccanica di gioco al cuore dell'esperienza, che si disvela soprattutto all'endgame, capace di aumentare la longevità praticamente all'infinito, unitamente alla natura da Game as a Service (GaaS) di Destiny 2. Parliamo di un titolo che si rinnova costantemente e che sfida i giocatori in modi sempre diversi, con le Stagioni che resettano in parte la progressione e le espansioni come La Regina dei Sussurri che rappresentano per tutti un modo ottimale per cominciare.

Destiny 2 è anche molto complesso. Dovrete apprendere come funziona il suo meccanismo di Potere e come concorrono i vari pezzi di equipaggiamento, capire come progredire il più velocemente possibile, studiare tutte le modalità di gioco (build e armi che funzionano in PvE potrebbero non essere così validi in PvP), conoscere tutti i vari meandri delle mappe di gioco per andare alla ricerca di armi e armature esotiche, e gestire il sistema di movimento. Anche saltare non è così immediato, e le tre classi a disposizione potrebbero differire leggermente nel salto.

La Regina dei Sussurri offre ulteriori opportunità di progressione che si sposano bene con l'interesse del giocatore più appassionato a sbloccare, sbloccare e sbloccare. Adesso anche le armi si possono livellare, mentre il nuovo Manufatto stagionale permette di ottenere mod molto potenti, che aumentano gli effetti delle armi. C'è anche un nuovo sistema per forgiare le armi, a patto di ottenerne il relativo ricordo (progetto). Quando otterremo delle armi bordate in rosso sarà possibile aumentarne il livello e, a ogni nuovo livello conseguito, estrarre i perk da utilizzare nel sistema di crafting per sbloccare tratti migliorati per le nuovi armi forgiate.

Le armi e le loro modifiche sono molto importanti in Destiny 2: con un numero così elevato di minacce da affrontare, o con bossi dai tantissimi punti vitali, bisogna essere massimamente efficienti. Questo è possibile solo aumentando opportunamente il Potere e applicando le mod adatte alle armi, per esaltarne alcuni aspetti. I giocatori di Destiny 2 sanno che mettere insieme le build è nient'affatto che semplice, anche per via delle tante limitazioni che il sistema pone (solo un'arma esotica può essere equipaggiata e solo un pezzo di equipaggiamento esotico).

L'altra grossa novità rappresentata dalla nuova sottoclasse del Vuoto è altrettanto interessante, perché permette al giocatore di ottenere dal proprio Guardiano proprio ciò che desidera. Le Nature, in particolare, sono molto importanti perché vanno a determinare poteri unici sovrapposti rispetto alle abilità e anche il numero di slot Frammento, a loro volta utilissimi per rifinire le statistiche del Guardiano.

Dal punto di vista tecnico Destiny 2 non è eccezionale per definizione della grafica, ma va considerato il numero di unità che muove contemporaneamente e la dimensioni degli spazi aperti. Credo che nessun altro shooter possa vantare un numero così alto di avversari da affrontare per i giocatori, il tutto senza perdita di prestazioni su PC, dove con una configurazione anche non recentissima si riesce a giocare tranquillamente a 60fps. Artisticamente, poi, i mondi di Destiny 2 sono affascinanti, soprattutto nella misura in cui mischiano colorazioni opposte e suggestive sul piano del fantasy. L'unica perplessità è la presenza, su PC, di eccessivo aliasing (che tra le altre cose impedisce di ammirare il design delle varie armature al meglio del loro potenziale), il quale curiosamente non è invece così marcato sulle versioni per console next-gen.

In definitiva, La Regina dei Sussurri, pur non introducendo nuove fazioni, sottoclassi e tutto sommato senza rivoluzionare l'impalcatura di gioco, è sicuramente uno dei migliori contenuti di espansione di sempre per Destiny 2. La campagna è molto più stimolante e sfidante rispetto alle precedenti, mentre le tante opzioni di progressione terranno i giocatori incollati per decine di ore in un'esperienza altamente coinvolgente. Con tantissime tipologie di gioco incorporate in un unico prodotto e attività che si rinnovano settimanalmente, Destiny 2 con La Regina dei Sussurri si conferma ora uno dei migliori titoli online disponibili sul mercato.

Il Cacciatore (Vittorio)

Giocare a La Regina dei Sussurri per me è stato come incontrare una vecchia amica dopo due anni in cui non ci si vedeva più per colpa di un brutto litigio.

Ho provato quella strana sensazione di ricordare solo quello che mi univa all'amica perduta, la felicità di rivederla che offusca i motivi effimeri che ci avevano allontanato. Destiny 2 non si può solo amare, si crea per forza un rapporto di odio/amore, perché il tempo da dedicare è tanto, a volte troppo, e incastrare le sessioni di gioco con la vita reale diventa difficile. Però se un equilibrio si riesce a trovare poi si viene ripagati da un’esperienza videoludica per certi tratti unica, ancora oggi a tanti anni di distanza dal lancio del primo Destiny.

Concordo su quanto disse anni fa DeeJ, lo storico community manager di Destiny che ha lasciato Bungie nel 2020 e che ho avuto la fortuna di incontrare di persona anni fa all'E3 di Los Angeles, quando disse che il vero valore di Destiny è nelle persone che si incontrano e nelle esperienze di gioco che si condividono. Per questa affermazione venne molto criticato dalla community perché sembrava una scusa per non risolvere alcuni problemi del gioco, e in parte fu anche così, ma è altrettanto vero che Bungie è riuscita negli anni a creare un luogo virtuale, una sorta di metaverso ante litteram, fantascientifico, con le sue regole e degli elementi molto caratterizzanti, che fanno "sentire a casa" ogni volta che si entra nel gioco.

In questi due anni di assenza il gioco è cambiato, il theorycrafting dietro la creazione delle build è diventato molto più articolato, cosa che per un fan di Diablo III come me è solo un vantaggio. Costruire una build efficace è molto più stimolante e cambiare build significa anche adattare il proprio stile di gioco per sfruttare al massimo il potenziale di quella build. Il nuovo 'modello' delle classi lanciato con la Stasi vede oggi un'evoluzione notevole con il Vuoto 3.0 e garantisce una certa longevità anche alle altre due classi, quando anche queste saranno aggiornate.

Avendo saltato diverse stagioni non posso non sottolineare un elemento che rende il ritorno un po' ostico, ossia ottenere alcune mod facilmente accessibili in passato, che oggi possono essere acquistate solo da Ada o da Banshee-44. Almeno con il lancio del nuovo DLC la rotazione delle mod giornaliere rende il recupero delle mod perdute leggermente più facile, ma diventa necessario fare molta attenzione alle mod vendute quotidianamente per non perdere quella necessaria per completare la build. Ritengo questa soluzione un po' miope da parte di Bungie, perché se è vero che dei vantaggi chi ha sempre giocato deve averli, d'altro canto è anche salutare per tutta la community che nuovi player possano aggiungersi, o che vecchi veterani, come me, possano tornare a giocare senza troppi traumi. Ci sono già tante armi non più ottenibili e molte quest da recuperare senza dover star dietro a un elemento completamente randomico e senza alcun tipo di sfida, ma allo stesso tempo fondamentale per essere competitivi.

Il presente e il futuro di Destiny 2 sembrano indirizzati sulla strada giusta e la Regina dei Sussurri mi ha fatto rientrare nel vortice, almeno fino alla prossima litigata con l'amica del cuore.

1 Commenti
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paoloff18 Marzo 2022, 11:27 #1

sabàtòn

ma è sabàtòn del signore dei tarzanelli!!!

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