Battlestar Galactica Deadlock è il Total War dello spazio
Battlestar Galactica Deadlock è un gioco rivolto agli appassionati di strategia, recentemente arricchito da una serie di nuove espansioni. Ecco la nostra disamina completa dopo decine di ore di gioco
di Rosario Grasso pubblicato il 02 Gennaio 2019 nel canale VideogamesSlitherine
76 Commenti
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Neanche se fosse un RPG con centinaia di righe di dialoghi da leggere, è un semplice strategico con quache frase qua e la e una terminologia militaresca abbastanza spartana e facile da capire.
Quando ero piccolo... (non è una citazione di Elio e le Storie Tese ), ai tempi di MS-DOS, il 99% dei giochi era solo in Inglese, e si giocava e ci si divertiva lo stesso, col dizionario di Inglese affianco alla tastiera, e mentre giocavi imparavi anche l'Inglese.
Adesso ci si lamenta se il gioco ha solo i testi in Italiano ma non l'audio, se invece manca l'Italiano apriti cielo, pensavo che col tempo si fosse diventati più ferrati con l'Inglese, invece sembra di essere tornati indietro come i gamberi.
e se ipoteticamente cominciassero a fare lo stesso discorso per film e libri?
Direste ancora che, chissenefrega, se non sapete l'inglese siete ignoranti?
Io come altri ce la caviamo bene con l'Inglese
Ciononostante apprezzeremo il poter scegliere l'Italiano
Detto questo la chiudo qui
La lamentela non è nata dal fatto che manchi l'italiano, ma dal fatto che un sito Italiano ne pubblichi una recensione senza nemmeno riportare la cosa!
Poi il tutto come sempre è sfociato nella solita "guerra di religione" tra gli esterofili convinti e i patriottici convinti.
Neanche se fosse un RPG con centinaia di righe di dialoghi da leggere, è un semplice strategico con quache frase qua e la e una terminologia militaresca abbastanza spartana e facile da capire.
Quando ero piccolo... (non è una citazione di Elio e le Storie Tese ), ai tempi di MS-DOS, il 99% dei giochi era solo in Inglese, e si giocava e ci si divertiva lo stesso, col dizionario di Inglese affianco alla tastiera, e mentre giocavi imparavi anche l'Inglese.
Adesso ci si lamenta se il gioco ha solo i testi in Italiano ma non l'audio, se invece manca l'Italiano apriti cielo, pensavo che col tempo si fosse diventati più ferrati con l'Inglese, invece sembra di essere tornati indietro come i gamberi.
Ai tempi del dos anch'io avevo giochi in inglese ma con manuale in italiano. Oggi che la traduzione di un manuale è in percentuale un,infinitesimale parte del costo di allora se manca è solo per menefreghismo. E al diavolo la scusa dei costi.
Immagino che questa frase fosse in risposta più a me che alla persona che hai citato.
Da studioso di linguistica posso dirti che in generale le lingue certamente mutano ma non necessariamente tendono a semplificarsi; anzi proprio il fatto che una lingua si diffonda causa dei mutamenti locali (che possono essere anche semplificazioni) che sono deleteri rispetto alla generale comprensibilità. L'inglese è infatti probabilmente la peggiore, perché essendo ancora la lingua più o meno ufficiale di https://en.wikipedia.org/wiki/English-speaking_world"][U]una buona parte del mondo[/U][/URL], ha preso, come dicevo prima, vie decisamente diverse a seconda del luogo. Lo stesso è successo alle lingue che "sono andate in giro": pensa al francese, allo spagnolo o al portoghese.
Il fatto poi che l'impero britannico abbia perso le colonie e che queste abbiano mantenuto la lingua non ha relazione con la - sempre presunta - semplicità dell'inglese. Gli inglesi che sono diventati "Americani" non parlavano altre lingue, e ovviamente dopo l'indipendenza non avrebbero mai potuto cambiare; lo stesso vale per gli ex "dominion", in cui le colonie sono state invase (Australia, Nuova Zelanda, etc.). Anche in India e Sud Africa, nonostante l'inglese non abbia mai soppiantato le lingue locali, è stato presente per secoli, e nel momento in cui c'è stata l'indipendenza, era già ampiamente diffuso e usato come lingua franca.
Purtroppo da quello che ho visto qui di ragazzetti - come età - ce ne sono ben pochi, è solo di testa che rimangono tali.
A meno che non si parli di casi estremi, tipo il tok pisin, ma anche lì a certe costruzioni (es. bilong yu) ci si arriva con un minimo di logica.
Ma è un problema di tutte le lingue, pure di quelle che non "girano". Un amico romeno di Bucarest mi ha raccontato che una volta aveva incontrato un romeno di un'altra zona - credo Cluj - e che non riusciva a capire una parola di quello che diceva.
E alla fine c'è sempre il Simple English.
Ci credo che non capiva una parola, Cluj si trova in Transilvania, dove metà della popolazione parla Ungherese, se non parlava Ungherese magari parlava Rumeno con forte accento Ungherese o come lo parlerebbe uno non di madrelingua Rumena.
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