Madden NFL 17: in attesa di Fifa, ecco il football americano
Per quanto in Italia la serie Madden non goda di grande attenzione, essa è uno dei principali fiori all’occhiello della line-up di EA. Negli States, infatti, il football sposta gli equilibri come la Serie A di calcio fa dalle nostre parti: con la sua stagione breve e intensa - che fa di ogni partita una finale - lo sport della palla ovale tiene incollati ai teleschermi milioni di Americani.
di Stefano Carnevali pubblicato il 12 Settembre 2016 nel canale VideogamesElectronic Arts
Ground Game sugli scudi
La principale ‘svolta’ di Madden 17 è rappresentata dal netto miglioramento del gioco ‘a terra’, le corse.
Tradizionalmente il running game del football vive un complesso di inferiorità rispetto al passing game: nell’immaginario collettivo, infatti, è il passaggio lungo, preciso e spettacolare del quarterback la vera essenza del football. Per quanto questa analisi possa senza dubbio essere superficiale, non si può certo negare che i passaggi - con i loro ampi guadagni, i rischi maggiori e una più immediata possibilità di lettura - siano lo strumento d’offesa prediletto anche da buona parte degli appassionati.
Nell’immaginario collettivo è il passaggio lungo, preciso e spettacolare del quarterback la vera essenza del footballMadden, tradizionalmente, non sfuggiva a questa superficialità: il gioco di corse troppo spesso veniva relegato ad “alternativa sicura, per piccoli progressi garantiti”, in virtù di un’efficacia complessiva ridotta.
Il running game, infatti, risultava troppo poco leggibile e limitatamente gestibile: in molte occasioni, se la difesa sceglieva con cura lo schema da opporre alla corsa, il RB finiva immancabilmente per essere ‘asfaltato’ dagli avversari. Adesso le cose sono cambiate. E molto.
Anzitutto, già prima dello snap, è possibile vedere (grazie alla colorazione delle zone di campo, tramite le grafiche) dove la linea difensiva avversaria sia più debole: tramite gli audibles si potrà così indirizzare la corsa verso il ventre molle degli opponenti.
Ma non finisce qui: l’arsenale di mosse a disposizione dei corridori è stato ampliato e reso più variabile e soprattutto più efficace.
Abbiamo finte, salti e ‘cariche a testa bassa’ che possono essere eseguite (a seconda del trigger tenuto premuto) sia ‘di fino’, sia ad alta velocità. Naturalmente, applicando questi modificatori, si avranno maggior controllo e maggior rapidità, ma diminuirà anche la saldezza della presa sul pallone, accrescendo così il rischio del fumble.
Durante l’azione, poi, a seconda delle varie situazioni, sulla testa del ricevitore, potranno comparire dei tasti da premere immediatamente: tramite questi QTE si potranno applicare stiff arm, sfondamenti, finte dell’ultimo minuto… rendendo così possibile il proseguimento della corsa.
Menzione d’onore anche per la linea d’attacco e per tutti i giocatori deputati a ‘coprire’ l’avanzata del RB: finalmente c’è la sensazione che la squadra d’attacco agisca coralmente e con precisione. Finalmente screen pass e corse laterali hanno una ragguardevole possibilità di successo, anche ampio.