Questo ennesimo remake di Doom è la cosa più assurda che vedrai oggi
Un classico del gaming reinterpretato in chiave culturale: Doom: The Gallery Experience trasforma il celebre sparatutto in un'insolita visita museale virtuale, offrendo un'esperienza unica che fonde arte, tecnologia e umorismo.
di Nino Grasso pubblicata il 09 Gennaio 2025, alle 12:01 nel canale VideogamesLo sparatutto classico di id Software non smette mai di sorprendere, e l'ultima novità arriva da un'inaspettata reinterpretazione. Doom è stato reinventato in una versione che nessuno si sarebbe mai aspettato: una galleria d'arte virtuale. Filippo Meozzi e Liam Stone hanno creato Doom: The Gallery Experience, un browser game gratuito che trasforma l'FPS in un'esperienza museale interattiva.
La premessa è semplice: il giocatore controlla una versione "intellettuale" del protagonista del videogioco completa di occhiali, mentre esplora sale d'arte al posto dei corridoi infernali dell'originale. Al posto di demoni e mostri, i visitatori si trovano di fronte a capolavori della storia dell'arte, e invece di armi da fuoco impugnano un bicchiere di vino. La colonna sonora heavy metal è stata sostituita da rilassanti melodie classiche, creando un'atmosfera surreale che contrasta brillantemente con l'estetica pixelata tipica di Doom.
Un nuovo remake di Doom lo trasforma in un'esperienza museale
Doom: The Gallery Experience ha davvero legami con il mondo dell'arte reale: ogni opera esposta nel gioco è collegata alla pagina corrispondente sul sito web del Metropolitan Museum of Art, offrendo ai giocatori l'opportunità di approfondire la propria conoscenza artistica mentre esplorano l'ambiente virtuale. Il tutto mantenendo alcuni elementi tipici di Doom, reinterpretati in chiave artistica: ad esempio, i pacchetti medici sono stati sostituiti da antipasti sparsi per la galleria, che il giocatore può raccogliere per riempire un "misuratore di formaggio".
I giocatori possono anche raccogliere denaro virtuale per acquistare souvenir dal negozio di articoli da regalo. Nonostante l'apparente semplicità, lo sviluppo di Doom: The Gallery Experience ha richiesto un notevole impegno tecnico, con gli sviluppatori che hanno optato per l'utilizzo di Construct 3 invece del motore originale di Doom, dedicando numerose ore allo studio delle varie versioni del gioco originale per ricreare fedelmente la sensazione di movimento e il design dell'interfaccia.
Filippo Meozzi, uno degli sviluppatori, ha attinto alla sua esperienza personale nel mondo dell'arte per infondere autenticità e umorismo nel gioco: "Lavoro nel settore dell'arte come assistente di un artista", ha spiegato Meozzi in un'intervista. "Ho abbastanza familiarità con il processo di apertura delle gallerie e una sorta di incubo che è andare nelle gallerie e vivere questi intellettuali, bere vino, [dire] frasi pompose l'uno all'altro".
La contrapposizione tra l'ambiente raffinato di una galleria d'arte e l'estetica grezza e violenta di Doom crea un contrasto affascinante che è al centro dell'appeal di questo gioco. È un commento ironico sulla percezione dell'arte e sulla cultura delle gallerie, reso ancora più efficace dall'utilizzo di un medium videoludico spesso associato a contenuti violenti. Doom: The Gallery Experience è disponibile gratuitamente su piattaforme come itch.io. Per essere giocato non necessita di download o installazioni, permettendo ai giocatori di immergersi subito in questa insolita esperienza artistica.
4 Commenti
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