Life is Strange: quando il capolavoro non è annunciato
L’opera di Dontnod contrassegna un altro passaggio nel percorso di emancipazione dei videogiochi come forma espressiva a tutto tondo. In questo editoriale ripercorriamo alcuni temi che hanno avuto una rilevanza semantica centrale. Innanzitutto l’importanza del contenuto, le attribuzioni di significato e la funzione sociale che possono scaturire da un’opera interattiva. Ma anche l’evoluzione psicologica dei personaggi, la valenza del libero arbitrio estrapolata dai dialoghi e la scelta di sfruttare la pubblicazione episodica. Ovviamente vi suggeriamo di aver già completato il gioco prima di leggere questo pezzo.
di Davide Spotti pubblicato il 08 Febbraio 2016 nel canale VideogamesKoch MediaSquare Enix
26 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA me il gioco è piaciuto ma non credo abbia tutto questo spessore narrativo da poter essere elevato a capolavoro. E' una teen story ben scritta, con bei personaggi e i temi vengono trattati anche abbastanza bene in maniere tutto sommato meno banali di quanto ci si potrebbe aspettare da prodotti per questo target di audience. Però non mi sognerei i dare del "complessato" a chi invece non è piaciuto. La tua è un esasperazione tanto quanto la critica aspra a cui ti riferisci.
non sei molto sveglio eh?
Per manifestare le proprie opinioni su film, libri, giochi non bisogna per forza essere onniscenti, e non siamo mica in Corea del nord quindi se non ti sta bene passa oltre o prova a rispettare il prossimo anche da dietro una tastiera..
Guarda, a te possono anche piacere i libri di moccia e le profonde analisi sull'adolescenza di film come Twilight (e da quello che scrivi magari è così ma io sono altrettanto libero di dire che hai gusti pietosi e risibli.
Esaltare così tanto un gioco come Life is Strange è indice di profonda inesperienza o gusti orrendi. O entrambe le cose.
E non ho problemi a dire certe cose anche al di là della tastiera. Se uno compra album dei One Direction, è sempre e comunque uno che non ci capisce o che ha gusti orrendi.
Vabbè potevi dirlo subito che avevi 13 anni, facevi outing ed era morta lì
non potevi chiudere meglio di così.
Non so quale post hai letto per affermare ciò, mai ho dato del capolavoro a questo gioco, anzi..(basta leggere quel che ho scritto due post fa), e meno che meno ho dato del complessato a nessuno, nello stesso post ho infatti specificato che i gusti sono gusti, quindi escluso questi casi mi sono riferito nello specifico a quegli altri in cui ho "letto" atteggiamenti "cugini" di quelli che Life is Strange evidenzia e denuncia. Tant'è
E' troppo facile giudicare dopo aver visto un trailer/gameplay o aver letto una recensione
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