Recensione Halo 5: il Capo di nuovo pronto a salvare l'umanità e Xbox One

Recensione Halo 5: il Capo di nuovo pronto a salvare l'umanità e Xbox One

Ecco a voi la nostra recensione e le nostre impressioni su Halo 5 Guardians, il nuovo sparatutto della famosissima serie prima Bungie e ora 343 Industries che porta Master Chief nella nuova generazione.

di pubblicato il nel canale Videogames
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Mondo, narrazione e il Capo

L’Universo non è un posto sicuro né ospitale. La volontà e la necessità di espansione hanno portato gli umani a contatto con altre razze evolute, con credi religiosi ostili, con parassiti letali, con forze creatrici gelose del proprio sapere. La sopravvivenza dell’uomo è stata pagata a carissimo prezzo ed è stata possibile soprattutto grazie agli sforzi di alcuni super-soldati - gli Spartan -, tra cui si è distinto un vero e proprio eroe: Master Chief.

La saga di Halo ha trattato le gesta di Chief, attorno a cui ha magistralmente costruito la ricca vicenda di un Universo complesso e articolato. L’efficacia e la coerenza narrativa della serie sono spesso state sollecitate, ma hanno sempre saputo conservarsi, rendendo ancora più coinvolgente e interessante il solido shooter di Bungie/343 Industries. Halo, infatti, non è solo un gioco divertente e profondo: è anche una storia coinvolgente ed emozionante, da vivere e conoscere fino in fondo. Il quinto capitolo della saga andrà ulteriormente a fondo delle questioni legate ai Precursori, ci consentirà di assistere agli sviluppi (o alla deriva) dell’alleanza Covenant e, soprattutto, ci aggiornerà sul rapporto tra Chief e la perduta IA Cortana.

Quest’ultima - apparentemente sopravvissuta - apparirà come una nuova minaccia per l’umanità: è infatti in grado di manovrare i Protettori (enormi macchinari bellici dalle sembianze umanoidi o animali, simili per intenderci ai Metal Gear di Kojimiana memoria) e sta letteralmente mettendo a ferro e fuoco le più remote colonie umane (dove i Protettori erano stati nascosti). Chief - complici alcune visoni -, correrà alla ricerca della IA amica, accompagnato dalla propria squadra di Spartan (Blue) e ignorando gli ordini del Comando USNC. Lo Spartan Locke e la squadra Osiris, invece, rimarranno fedeli alla fazione governativa, cercando di bloccare i disertori così come i piani di Cortana.

Pur mantenendosi su standard elevati, la storia risulterà meno fluida di quella meravigliosamente coerente dei primi tre capitoli della saga. Per quanto narrazione e coinvolgimento si attestino sui livelli abituali dettati dalla saga, vanno segnalate delle particolarità di questo Halo 5: anzitutto si perde quasi totalmente l’epicità garantita dalla missione in solitaria tipica della ‘carriera’ di Chief: lo Spartan per antonomasia, infatti ha sempre rappresentato l’eroe che affronta da solo interi mondi ostili, eserciti di nemici e che si carica sulle spalle tutto il destino dell’umanità. La struttura ‘a squadre’, in qualche modo, ridimensiona il mito di Chief e ha sicuramente meno presa sulle emozioni del giocatore.

Questa dinamica è acuita dalla scelta di rendere Chief meno centrale rispetto a Locke: è infatti con la squadra Osiris che trascorreremo più tempo. La Blue e Chief, per quanto centrali, non saranno il cuore di Halo 5.

 
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