Recensione Halo 5: il Capo di nuovo pronto a salvare l'umanità e Xbox One
Ecco a voi la nostra recensione e le nostre impressioni su Halo 5 Guardians, il nuovo sparatutto della famosissima serie prima Bungie e ora 343 Industries che porta Master Chief nella nuova generazione.
di Stefano Carnevali pubblicato il 26 Ottobre 2015 nel canale VideogamesMicrosoftXbox
Nemici, ritmo ed idee
Fiore all’occhiello della serie è sempre stata l’IA nemica. Non tanto per quanto riguarda il comportamento dei singoli avversari, quanto per la sua capacità di coordinare i movimenti di gruppo delle ‘ondate’ rivali.
Il picco di qualità, in questo senso, era stato toccato in Halo 3, dove le manovre dei Covenant risultavano convincenti e quasi sempre coerenti con le forze in campo. Non è stato del tutto così in Halo 4 e anche questo Halo 5, in questo senso, pecca un po’.
Intendiamoci: i nemici sfruttano bene le proprie rispettive caratteristiche e sembrano avere anche una buona consapevolezza della conformazione dello scenario. Manca, però, quasi del tutto, una coordinazione tra i loro movimenti.
Il ritmo di gioco è frenetico e adrenalinico ma, quel che conta maggiormente, è che Halo 5 offra uno modello di shooter divertente e gratificante.
Piacevole anche la decisione di inserire sessioni di esplorazione e dialogo, anche se si sarebbe potuto fare qualcosa di meglio per rendere queste fasi un po’ meno banali.
Se c’è qualcosa che impressiona sempre e comunque, in Guardians, sono le cut-scene: queste, tecnicamente, sono davvero notevoli e fanno meravigliare anche in termini di dinamismo e ‘regia’. Tante volte l’esaltazione per le azioni compiute dagli Spartan in questi momenti sarà tale che si sentirà la mancanza di una qualsivoglia interattività in grado di renderci maggiormente partecipi di queste fasi. QTE, why not?