Recensione Forza 6, per chi vive di motori

Recensione Forza 6, per chi vive di motori

Turn 10 Studios supera i limiti della sua precedente simulazione di guida, che imponeva fin troppe frizioni all'avanzamento nella carriera per dare spazio alle micro-transazioni e agli acquisti in-app. Forza 6, infatti, non presenta al suo interno micro-transazioni e fa un notevole balzo in avanti sul piano tecnico, con il passaggio ai 60fps. Ma il modello di guida è rimasto pressoché invariato e le novità concrete sono molto poche.

di pubblicato il nel canale Videogames
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460 vetture nella versione di base

Un altro motivo di acredine con Forza Motorsport 5 riguardava poi la scarsa presenza di vetture nella versione di base del gioco. Turn 10 e Microsoft avevano messo in piedi un piano di espansioni fin troppo aggressivo, e questo ovviamente scontentò i fan, anche perché Forza 5 in questo modo non poteva competere con altri titoli più completi da questo punto di vista. Ma anche questo problema risulta superato adesso, grazie alla presenza di ben 460 vetture dettagliate in versione Forzavista.

Abbiamo auto di tutti i tipi: si passa da vetture storiche a vetture a ruote scoperte, ma anche auto per i rally, SUV, sportive, compatte e così via, con ogni tipo di trazione oltretutto. Potremo infatti gustare l'euforia di guidare una Toyota 2000GT del 1969 così come la Ferrari 312T2 di Formula 1 guidata da Lauda, ma anche le mitiche Shelby Cobra degli anni '60, la più moderna Aston Martin Vanquish, le ultime Lamborghini, la già mitica Ford GT 2017, tanto per citarne alcune. Detto questo, bisogna anche aggiungere che non si tratta di un elenco completamente esaustivo, come era capitato con qualche versione del passato di Gran Turismo (anche se lì c'era la differenza tra vetture premium e non, che erano meno dettagliate delle prime). Ad esempio, mi era venuta voglia di provare una vecchissima Fiat 128 o la più recente Peugeot RCZ, ma entrambe mancano dal roster iniziale di Forza 6.

Quel che c'è da rimarcare, invece, è come ciascuna vettura si contraddistingua per un modello di guida assolutamente individuale. Anche nel caso di vetture teoricamente simili, ad esempio che condividono il basso peso e la trazione posteriore, saremo in grado di percepire delle differenze alla guida. Variazioni che subentreranno anche in caso di installazione di potenziamenti e dopo la messa a punto.

I potenziamenti, ovviamente, rimangono una delle cose più divertenti per tutti gli appassionati di meccanica e di tuning delle auto, e vanno a determinare la classificazione dell'auto contrassegnata, come da tradizione in Forza, da una lettera e da un numero. Nella categoria dei potenziamenti al motore possiamo andare a modificare i singoli pezzi per quanto riguarda il filtro dell'aria, il sistema carburante, l'accesione, la marmitta, l'albero a camme, le valvole, la cilindrata, il doppio turbo, l'intercooler, l'olio e il raffreddamento, il volano.

Nella sezione piattaforma e maneggevolezza, invece, troviamo le voci: freni, molle e smorzatori, barre antirollio anteriori e posteriori, rinforzo telaio e roll-bar, riduzione del peso. In quanto a trasmissione: frizione, trasmissione, albero di trasmissione e differenziale. Proseguendo c'è anche gomme e cerchioni con mescola gomme, larghezza gomme anteriori e posteriori, stile cerchioni, dimensione cerchioni anteriori e posteriori. Mentre in aerodinamica e aspetto si può modificare la forma del paraurti e installare o rimuovere l'alettone per ottenere vantaggi in stabilità e aerodinamica.

Con la messa a punto, invece, si possono migliorare le prestazioni dell'auto in funzione del tipo di superficie e del circuito da affrontare, intervenendo su pressione delle gomme, rapporti del cambio, allineamento delle ruote, configurazione delle sospensioni, freni, deportanza e differenziale. Tutte queste modifiche incidono direttamente sul comportamento dell'auto in pista, e questo si può verificare richiamando il menù contestuale tramite la freccia direzionale. Questo, infatti, durante la performance fornisce dati sulle forze a cui la vettura è sottoposta, sullo stato degli pneumatici, sui trasferimenti di peso, sui giri del motore e molto altro ancora. Grazie a questa enorme base numerica, Forza, come i suoi predecessori, anche se può risultare esagerato in certi aspetti, rimane in ogni momento basato sulla fisica dinamica. Insomma, è più o meno il contrario di quello che, invece, succede in F1 di Codemasters.

 
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