Act of Aggression: il ritorno all'epoca d'oro degli RTS
Chi ha amato i grandi RTS del passato, e in particolare Command & Conquer: Generals, sta leggendo la recensione giusta. Act of Aggression evolve la struttura alla base del genere in fatto di ampiezza delle mappe di gioco, grazie alla tecnologia Iriszoom, e in fatto di personalizzazione di unità ed edifici.
di Rosario Grasso pubblicato il 03 Settembre 2015 nel canale VideogamesHalifaxSteam
Chimera, Cartello e US Army
Act of Aggression offre anche la possibilità di giocare in single player nella modalità campagna. Se per il multiplayer abbiamo tre fazioni a disposizione: Cartello, Chimera e Stati Uniti, nel single player troviamo due campagne, legate alle prime due fazioni appena citate.
Sebbene la parte single player sia un modo per introdurre al giocatore le meccaniche da sfruttare per imbastire tattiche realmente efficaci, lo sviluppatore si è preoccupato di dare ritmo alla storia, costruendo una narrativa che potremmo definire come una sorta di narrativa alla Call of Duty declinata nel contesto da RTS.
Alla base della storia di Act of Aggression troviamo un tracollo finanziario, conosciuto come Shanghai Crash, verificatosi nel 2019. L'instabilità economica cinese trascina nella crisi anche gli Stati Uniti, fino a generare una situazione anche peggiore di quella della famosa crisi del 1929. Ad approfittare di questa situazione è il Cartello, un'organizzazione segreta che ha deciso di prendere il controllo nei paesi più fragili e quindi maggiormente attraibili con proclami popolusti. Ad opporsi al Cartello troviamo Chimera, una task-force allestita dai paesi membri delle Nazioni Unite e appoggiata dall'esercito degli Stati Uniti. Quest'ultimo, d'altra parte, rispetto alle altre due fazioni è rimasto arretrato sul piano tecnologico, cosa che non gli impedisce di indagare sul tracollo finanziario per capire se sia stato guidato dall'esterno, con precisi scopi di speculazione.
Venendo ai fatti veri e propri, si parte da un colpo di stato che minaccia gli Stati Uniti, perpetrato in Messico dal Cartello, e si seguono le vicende dalla prospettiva dei Chimera (ma una volta completata la prima campagna, si può rigiocare il tutto dal punto di vista del Cartello). Il leader della rivoluzione, tale Escobedo, viene subito fermato e assicurato al tribunale internazionale dell'Aia. Ci sarà proprio una battaglia davanti alla sede del tribunale e tra le viuzze della cittadina olandese. Una battaglia che per intensità e spettacolarità ricorda proprio certe missioni di Call of Duty. Delle forze sconosciute uccidono Escobedo e tengono in ostaggio alcuni giudici, che vanno liberati per scoprire chi ci sia dietro questo attacco.
Si scoprirà che un'organizzazione cinese dalle dubbie finalità sta organizzando un attacco su scala globale, e questo spingerà gli Stati Uniti a entrare in conflitto. La campagna single player garantisce un buon livello di sfida anche per il giocatore più abile perché gestendo male le risorse e le unità a disposizione si finisce facilmente in situazioni di stallo, che richiederanno di caricare il precedente salvataggio.
Mentre in multiplayer, insomma, al giocatore viene concessa una libertà immensa nella gestione delle risorse a disposizione e nella personalizzazione dell'esercito, in single player si deve essere più precisi. Le missioni sono studiate in modo da spingere il giocatore a prendere decisioni accurate in condizioni precarie, in certi casi gestendo fino all'ultimo granello di risorse a disposizione e, magari, distruggendo l'edificio bersaglio con l'ultima unità sopravvissuta.
Il ritmo della narrazione è poi interessante, visto che al giocatore non viene concesso neanche un attimo per rifiatare. Si potrebbe discutere sulla colonna sonora, che invece si rivela incredibilmente ripetitiva e alla fine poco a tema rispetto alla storia narrata. Ma di fronte al livello di attenzione che contraddistingue il resto possiamo anche chiudere un occhio (o meglio un orecchio?) su questo.
Quanto alle tre fazioni, il Cartello si concentra sulle operazioni stealth. Si tratta di una fazione di milizia privata, dotata degli ultimi prototipi militari. Fragile e costosa, ma allo stesso tempo stealth e potente, questa fazione è in assoluto la più difficile da padroneggiare.
L'esercito statunitense è invece una forza bruta di veterani. Ogni soldato può essere potenziato e ricoprire un ruolo specifico sul campo di battaglia, ottenendo armamentario personalizzato sulla base dello stadio di ricerca raggiunto. Tra le forze armate statunitensi ritroviamo la riproduzione di alcune unità effettivamente esistenti, come i già citati Comanche, ma anche i carro armati Abrams, gli Hummer, i blindati APC e i giganteschi Osprey per il trasporto delle truppe.
Ma è la fazione Chimera quella dotata delle migliori e più avanzate tecnologie militari. I soldati fra i suoi ranghi possono essere potenziati in specifici ruoli. Il giocatore può decidere di rinunciare alla progressione e di avere soldati poco efficaci in una moltitudine di attività, o se disporre di soldati molto validi in precisi task.