Forza Horizon 2: un arcade di guida con i controfiocchi per Xbox One
Questa volta il Festival Horizon sbarca in Europa, dividendosi tra l’Italia e il sud della Francia. PlayGround Games si conferma un team capace e dotato della giusta esperienza per ripresentare sul mercato un titolo arcade di ottimo livello, seppur in una formula ormai consolidata. Tra le principali novità spicca l’introduzione dei Drivatar in chiave open world, un comparto online rivisto e spiccatamente orientato alle dinamiche social, senza dimenticare le variazioni climatiche in tempo reale.
di Davide Spotti pubblicato il 26 Settembre 2014 nel canale VideogamesXboxMicrosoft
Drivatar open world
Una delle principali novità di Forza Horizon 2 consiste nell’introduzione all’interno del gioco dei Drivatar, che hanno fatto il loro esordio con Forza Motorsport 5 lo scorso autunno. Chi ha giocato quest’ultimo titolo saprà che questo nuovo espediente consente di replicare negli avversari gestiti dall’IA i comportamenti degli utenti che compongono la community di gioco, inclusi i propri amici, replicandone lo stile di guida e l’atteggiamento in pista. L’ulteriore passo in avanti in questo caso è costituito dalla presenza di queste entità sia nel corso degli eventi di gara che durante le prolungate sessioni free roaming ed esplorative. Capiterà così di incontrare utenti tranquilli, che guidano rispettando gli spazi, mentre altri non si faranno scrupoli a prendervi a proverbialmente a sportellate e a tenere comportamenti spericolati in ogni situazione.
Questa struttura ha avuto ovvi influssi anche sulle dinamiche testa a testa e sulla natura degli avversari che si fronteggiano nel gioco. Sotto il primo punto di vista è infatti possibile avvicinarsi ad un Drivatar mentre ci si trova in modalità free roaming e decidere di sfidarlo ad una gara di velocità su un percorso di breve durata. Ogni Drivatar è dotato delle proprie abilità, è pertanto possibile scegliere con cura il proprio avversario, in base al tipo di macchina che sta guidando e all’esperienza che viene indicata quando ci si affianca al suo veicolo. Forza Horizon 2 però non si limiterà a inserire i Drivatar dei soli utenti presenti nel gioco, ma consentirà di gareggiare anche contro coloro che hanno precedentemente giocato a Forza Motorsport 5. E’ quindi possibile incontrare gli alter ego di giocatori facenti parte della propria lista amici, che tuttavia non hanno ancora avuto modo di provare questo titolo. Per quanto concerne la natura degli avversari, non sono più presenti i leader di categoria del precedente capitolo. I vari Darius Flyint, Ali Howard e Zaki Malik non sono infatti stati inseriti in questa edizione del Festival dedicata al Vecchio Continente e la scelta operata da PlayGround è abbastanza evidente, considerando che non si sarebbero integrati a dovere con i Drivatar e la struttura spiccatamente social che pervade il gioco.
Il modello di guida replica sostanzialmente le medesime caratteristiche già apprezzate in precedenza e si evidenzia per immediatezza, semplicità e pulizia. Ancora una volta PlayGround ha deciso di privilegiare il senso di velocità, mettendo a punto un sistema di controllo che offre il meglio di sé nel momento in cui si affrontano le curve a grande velocità, mollando l’acceleratore per brevi tratti e facendo un uso limitato del freno. L’introduzione delle modifiche in tempo reale delle condizioni meteo permette ai giocatori di sperimentare situazioni variabili dell’asfalto, sia nel corso dell’esperienza free roaming che durante la disputa degli eventi. Tra gli effetti introdotti dagli sviluppatori sono presenti sia la pioggia che la nebbia, che si avvicendano all’alternanza del ciclo luce e giorno, già presente nel precedente capitolo. In questi frangenti il modello di guida subisce alcuni cambiamenti, si percepisce infatti una minore aderenza sull’asfalto e anche i Drivatar si dimostrano mediamente più cauti nel loro stile di guida.
Nella precedente edizione era già stato svolto un esteso lavoro di campionatura dei terreni, che aveva permesso di proporre ben 65 varianti diverse. In Forza Horizon 2 la strada assume una valenza relativa, è infatti stato introdotto un approccio completamente nuovo ai percorsi off road, che rende la mappa utilizzabile a 360°, con qualsiasi vettura, anche quando ci si trova in pista. Non mancano nemmeno alcune folli gare, interamente dedicate al fuoripista, che permettono di attraversare campi e vigneti alla massima velocità anche a bordo delle auto sportive più performanti.
Il numero di competizioni disponibili è stato ulteriormente ampliato, abbiamo infatti a disposizione 168 campionati e un totale di oltre 700 eventi, mentre sarà necessario completarne vittoriosamente quindici per poter poi ottenere l’accesso alla fase finale del Festival. Dal menù è possibile scegliere tra cinque differenti livelli di difficoltà, che spaziano dalla modalità per principianti fino al livello Folle, dove la complessità nel fronteggiare i Drivatar sarà massima e verrà contestualmente disattivata qualsiasi forma di aiuto. Le impostazioni sono comunque limitate, pur collocandosi sopra la media per un titolo arcade. E’ infatti possibile eliminare il controllo di trazione e di stabilità, inserire l’usura simulativa delle gomme ed eliminare l’opzione di riavvolgimento in caso di incidente. Infine, come da tradizione per l’intera serie, comune a Forza Motosport, la scelta di impostare un livello di sfida più elevato consente di incamerare poi una percentuale bonus di crediti, fino ad oltre il 128%.
Grazie alle proprie prestazioni è anche possibile raccogliere una serie di punti abilità che vengono denominati Vantaggi. Aprendo l’apposito menù si possono quindi sbloccare capacità supplementari, che permetteranno di ottenere premi e punti esperienza extra in determinate condizioni, ad esempio durante una gara testa a testa. A onor del vero la griglia avrebbe potuto essere un po’ più ramificata e varia di quanto non si riveli proseguendo nella carriera single-player.